Oleaceae
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Oleaceae | |||||||||||||||
Ligustrum vulgare |
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Classificazione scientifica | |||||||||||||||
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Generi | |||||||||||||||
La famiglia delle Oleacee (Oleaceae) comprende da 400 a 900 specie (secondo gli autori) per lo più legnose (alberi, arbusti, liane). I fiori sono ermafroditi o talvolta unisessuali.
Indice |
[modifica] Caratteristiche
Le foglie delle Oleacee sono tipicamente opposte, spesso semplici, talvolta imparipennate.
I fiori sono regolari, composti di quattro petali e quattro sepali (con l'eccezione del gelsomino). I petali sono parzialmente riuniti in un tubo, a volte molto breve (corolla simpetala). L'ovario è supero. È una particolarità dei fiori delle Oleacee possedere solamente due stami.
In molte specie i fiori sono raccolti in infiorescenze ascellari o terminali.
Le Oleacee producono frutti in forma di drupa (Olea), bacca (Jasminum), capsula (Forsythia) o samara (Fraxinus). Mentre l'aspetto dei frutti è molto variabile, il numero di semi è costante: potenzialmente due, che spesso si riducono a uno solo per aborto sistematico del secondo seme (p.es. nelle olive).
[modifica] Distribuzione
Le Oleacee sono presenti in tutti e cinque i continenti.
Tra le Oleacee spontanee in Italia si annoverano Fraxinus ornus (nei boschi mediterranei e submediterranei), Fraxinus angustifolia var. oxycarpa (nei boschi ripali), Olea europaea var. sylvestris (olivastro), Phillyrea latifolia e Phillyrea angustifolia (specie arbustive tipiche della macchia mediterranea) e altre minori, tra cui la rara Fontanesia.
[modifica] Importanza economica
La famiglia delle Oleacee comprende piante di grande interesse economico, la più famosa delle quali è l’olivo (Olea europaea subsp. europaea), originario del bacino del Mar Mediterraneo, di grande importanza alimentare per i frutti (olive) e per l'olio che se ne estrae.
L'olivo è marginalmente utilizzato anche per il suo legno. Assai più importante, da questo punto di vista, è il frassino (Fraxinus).
Il frassino è utilizzato anche per l'industria alimentare, specificamente per l'estrazione della manna.
Molte oleacee sono utilizzate per scopi ornamentali. Le più note sono il gelsomino (Jasminum), la forsizia (Forsythia), il lillà (Syringa) e il ligustro (Ligustrum) - a cui si aggiungono Chionanthus, Osmanthus, Phillyrea e altre. Il frassino è usato come albero in parchi, giardini e alberature stradali.
[modifica] Sistematica
Tradizionalmente (p.es. nel sistema Cronquist) le Oleacee vengono inserite nell'ordine delle Scrophulariales. Secondo l'interpretazione filogenetica dell'Angiosperm Phylogeny Group, quest'ordine non ha validità e le Oleacee vengono collocate nell'ordine delle Lamiales.
Qualche studioso ha anche proposto di costituire un ordine separato, le Oleales, comprendente solo questa famiglia.
Sempre secondo la classificazione APG, le Oleacee si dividono in cinque tribù, delle quali una, le Oleae, riunisce circa i tre quarti dei generi.
Le altre tribù sono le Fontanesieae (con il solo genere Fontanesia), le Forsythieae, le Myxopyreae e le Jasmineae.
[modifica] Generi
Le Oleacee comprendono da 24 a 28 generi, secondo gli autori, di cui è possibile scorrere l'elenco nella voce appositamente dedicata.
Qui menzioniamo solo i seguenti:
- Chionanthus, uno dei generi più ricchi di specie, è rappresentato in tutti i continenti esclusa l'Europa;
- Fontanesia, è una rarità della flora italiana, presente solo in Sicilia;
- Forsythia (Forsizia) comprende arbusti molto apprezzati per scopi ornamentali;
- Fraxinus (Frassino) comprende numerose specie di alberi a diffusione circumboreale, importanti componenti delle foreste dei climi temperati;
- Jasminum (Gelsomino) è il genere più ricco di specie della famiglia (circa 200), spontaneo in Asia, Africa, Australia ed è molto apprezzato come rampicante ornamentale per i fiori intensamente profumati;
- Ligustrum (Ligustro) è spontaneo in Europa, Asia, America e Australia e largamente impiegato per ornamento;
- Olea è il genere che ha dato il nome alla famiglia; oltre all'Olivo propriamente detto (Olea europaea) comprende numerose specie selvatiche della flora dell'Asia meridionale (soprattutto India) e altre della flora spontanea della regione mediterranea, del Sudafrica e dell'Oceania;
- Phillyrea (Fillirea) è un importante componente della macchia mediterranea;
- Syringa (Lillà) è spontaneo nelle regioni temperate d'Europa e d'Asia ed è usato per scopi ornamentali anche in climi freddi.