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Nine Inch Nails - Wikipedia

Nine Inch Nails

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

Nine Inch Nails
I Nine Inch Nails in un concerto del 2005.
I Nine Inch Nails in un concerto del 2005.
Nazionalità Stati Uniti
Genere Industrial metal
Periodo attività 1988 - in attività
Etichetta {{{Etichetta}}}
Album pubblicati 8
Studio 5
Live 1
Raccolte 2
Sito ufficiale nin.com
Si invita a seguire lo schema del Progetto Musica

I Nine Inch Nails sono un gruppo industrial metal statunitense, formatosi nel 1988 a Cleveland (Ohio) per iniziativa di Trent Reznor.

Il nome della band (che significa letteralmente "chiodi da nove pollici") è stato scelto da Reznor tra i 200 a lui proposti, perché la sua abbreviazione NIN gli ricordava nel logo ufficiale la tipografia di Tibor Kalman sulla copertina di Remain In Light, noto album dei Talking Heads.

La musica dei NIN è un ibrido di metal ed elettronica, a volte attorniato da reminiscenze pop rock e new wave. Tra i loro ispiratori citano i Ministry, gli Skinny Puppy e i Depeche Mode. A loro volta, i NIN hanno fortemente influenzato lo stile musicale di Marilyn Manson (lanciato dallo stesso Reznor, con la sua etichetta Nothing Records).

Indice

[modifica] Storia del gruppo

[modifica] Gli inizi

Trent Reznor nasce il 17 maggio 1965 a Mercer, Pennsylvania. Precoce pianista (a 6 anni eseguiva Mozart alla perfezione), trascorre un'infanzia relativamente tranquilla con i nonni, e impara presto a suonare anche la tuba, il sassofono e il pianoforte. In seguito comincia ad interessarsi al rock e all'heavy metal. In tarda adolescenza, Reznor si trasferisce a Cleveland: qui conosce il batterista Chris Vrenna, che con lui inizierà a collaborare nei futuri Nine Inch Nails. In quel periodo inizia la sua passione per l'industrial metal e la new wave.

Il primo impegno di Reznor è da tastierista negli Innocents. Una volta lasciato il gruppo, nel 1988 mette in piedi i Nine Inch Nails, con l'aiuto di Chris Vrenna e del chitarrista Richard Patrick.

Nel 1989 i NIN pubblicano Pretty Hate Machine per conto della casa discografica TVT. Ufficialmente il disco è firmato dal solo Trent Reznor, mentre Vrenna e Patrick rivestono i ruoli di comprimari. Le 10 canzoni per molti rappresentano veri e propri manifesti dell'industrial metal, e mescolano effetti di batteria elettronica, campionamenti di canti tribali africani, giri slap di basso, riff di chitarra metal e perfino parentesi rap. Ispiratori del debutto dei NIN, oltre a quelli precedentemente citati, sono Clive Barker, Jane's Addiction, Prince, Public Enemy, This Mortal Coil, Success (nomi che appaiono anche sul booklet del disco). I testi parlano di quanto l'amore possa sconvolgere e mettere in profonda crisi la psiche umana, se si escludono Head Like a Hole (diretto contro il materialismo, e l'ossessione per il denaro e i frutti che ne derivano), Terrible Lie (sul rapporto fra Trent e Dio), e Down in It (incentrato sul tema della depressione psichica). Miglior brano del disco è generalmente considerato Something I Can Never Have, in cui la malinconia della voce di Reznor è accompagnata da note scandite al pianoforte.

[modifica] Primi successi

Dopo la partecipazione al Lollapalooza nel 1991, un anno dopo Reznor, Vrenna e Partick registrato sotto il nome di Nine Inch Nails l'EP Broken, musicalmente molto più aggressivo di Pretty Hate Machine. Le 6 tracce (oltre a due bonus track, cover rispettivamente di Adam Ant Physical e Suck) spaziano da un industrial ispirato dai Ministry (Wish, Gave Up) all'elettronica (Happiness in Slavery). Nel disco collabora anche Martin Atkins, batterista dei Ministry.

Nel 1994 passano dalla TVT alla Interscope Records, per cui incidono The Downward Spiral, universalmente ritenuto il disco più riuscito dei Nine Inch Nails e di tutto il genere industrial metal. Si tratta di un concept album incentrato sulle difficoltà (di cui il titolo è metafora) che l'uomo incontra sul finire della propria vita, e che lo conducono a volte a soluzioni drastiche come il suicidio. Tali tematiche sono particolarmente approfondite in Mr. Self Destruct, che si distingue anche per l'alternanza di riff di chitarra, colpi di drum machine e giri di basso melodico. Degna di nota è inoltre Piggy, caratterizzata da una prima parte ad andamento jazz e una seconda scandita da batterie a doppio pedale. Nella tracklist ci sono anche la ballata acustica Hurt[1] e un brano parzialmente rappato, Ruiner. Dal disco furono estratti come singoli Closer e March Of The Pigs.

Nello stesso anno, Reznor e Vrenna (affiancati dal chitarrista Finck, dal bassista Lohner al basso e dal tastierista Woolley) partono in tour con l'allora esordiente Marilyn Manson. Poi la nuova line-up dei NIN incide la colonna sonora del film Born To Kill (Burn e la cover di Dead Souls dei Joy Division ) e il nuovo disco di remix Further Down The Spiral.

Nel 1995 i NIN iniziano un altro tour, assieme al nuovo tastierista Charlie Clouser e a David Bowie. In seguito iniziano un triennio di pausa creativa interrotto solo dall'incisione di Driver Down e di The Perfect Drug (nella colonna sonora di Strade Perdute, di David Lynch).

[modifica] The Fragile, And All That Could Have Been, Things Falling Apart

The Fragile, immesso sul mercato nel 1999, è un doppio album comprendente 23 canzoni. Il primo disco è meno influenzato dall'elettronica, e dà più spazio alle chitarre elettriche, usate frequentemente in modo non convenzionale: ciò è dimostrato dall'intro di chitarra acustica di Somewhat Damaged, dei riff shoegaze (rifacentisi ai My Bloody Valentine) di The Day The World Went Away, e dall'arpeggio di matrice country della base di Where is Everybody. Inoltre le batterie sono in gran parte suonate dal vivo, e registrate da Steve Albini. Notevoli sono ritenute anche la title track, La Mer (accompagnata da pianoforte, contrabbasso e batteria jazz con un cantato femminile in francese), e The Great Below. Nel secondo disco, aperto da The Way Out Is Through, sono da evienziare Starfuckers Inc. (che prende in giro l'intero mondo dello spettacolo), dalle chitarre pesanti e dalle ritmiche sincopate, e I'm Looking Forward To Joining You.

Nel tour successivo, i NIN partono con il nuovo batterista Jerome Dillon. Incidono il primo album live And All That Could Have Been, accompagnato da un altro disco di inediti strumentali, un inedito con testo vero e proprio ("And All That Could Have Been") e rifacimenti acustici di alcuni primi brani, esegutiti con pianoforte, batteria, chitarra acustica, e-bow. Poi viene pubblicato Things Falling Apart, che contiene i remix dei brani di The Fragile.

[modifica] Eventi recenti

Dopo aver composto Deep (nella colonna sonora del film Tomb Raider), nel 2001 i Nine Inch Nails rientrano in pausa, e Reznor si trova alle prese con alcuni problemi personali.

Nel 2005 il gruppo di Cleveland fa uscire With Teeth. C'è un certo ritorno alla forma canzone rispetto a The Fragile, vi sono collaborazioni di alcuni batteristi (tra cui Dave Grohl, che ha lavorato con Nirvana, Foo Fighters, Queens Of The Stone Age, Probot) e le melodie si accentuano, ad esempio nel primo singolo The Hand That Feeds. Tra le canzoni che più si fanno notare, si possono citare la title track, All The Love In The World, Only, Beside You in Time e Right Where It Belongs.

[modifica] Curiosità

[modifica] Formazione

[modifica] Discografia

[modifica] Studio

  1. Pretty Hate Machine (1989)
  2. The Downward Spiral (1994)
  3. The Fragile (1999)
  4. With Teeth (2005)

[modifica] EP

  1. Broken (1992)

[modifica] Voci correlate

[modifica] Note

  1. Una cover di questa canzone, cantata da Johnny Cash, fa da colonna sonora ad una recente réclame per la Nike.

[modifica] Collegamenti esterni

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