Web - Amazon

We provide Linux to the World


We support WINRAR [What is this] - [Download .exe file(s) for Windows]

CLASSICISTRANIERI HOME PAGE - YOUTUBE CHANNEL
SITEMAP
Audiobooks by Valerio Di Stefano: Single Download - Complete Download [TAR] [WIM] [ZIP] [RAR] - Alphabetical Download  [TAR] [WIM] [ZIP] [RAR] - Download Instructions

Make a donation: IBAN: IT36M0708677020000000008016 - BIC/SWIFT:  ICRAITRRU60 - VALERIO DI STEFANO or
Privacy Policy Cookie Policy Terms and Conditions
Meccanismo di Antikythera - Wikipedia

Meccanismo di Antikythera

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

Frammento principale del meccanismo
Ingrandisci
Frammento principale del meccanismo

Il meccanismo di Antikythera, noto anche come macchina di Anticitera (in greco: O μηχανισμός των Αντικυθήρων - O mēchanismós tōn Antikythērōn) è il più antico calcolatore meccanico di cui la storia abbia memoria. Si tratta di un complesso planetario, mosso da ruote dentate, che serviva per calcolare il sorgere del sole, le fasi lunari, i movimenti dei 5 pianeti allora conosciuti, gli equinozi, i mesi e i giorni della settimana.

Indice

[modifica] La scoperta

Il meccanismo fu ritrovato nel 1900 grazie alla segnalazione di un gruppo di pescatori di spugne che, persa la rotta a causa di una tempesta, erano stati costretti a rifugiarsi sull'isoletta rocciosa di Antikythira (Andikithira o, secondo la grafia inglese, Antikythera), situata a nord-est di Creta.

Al largo dell'isola, alla profondità di circa 43 metri, scoprirono il relitto di un'enorme nave affondata, risalente all'87 a.C. e adibita al trasporto di statue in bronzo e marmo.

[modifica] Le prime analisi

Schema del meccanismo di Antikytera
Ingrandisci
Schema del meccanismo di Antikytera

Il 17 maggio 1902 l'archeologo Spyridon Stais, esaminando i reperti recuperati dal relitto, notò che un blocco di pietra aveva un ingranaggio inglobato all'interno. Con un più approfondito esame si scoprì che quella che era sembrata inizialmente una pietra era in realtà un meccanismo fortemente incrostato e corroso, di cui erano sopravvissute tre parti principali e decine di frammenti minori.

Si trattava di un'intera serie di ruote dentate, ricoperte di scritte, facenti parte di un elaborato meccanismo ad orologeria.

La macchina era delle dimensioni di circa 30 cm per 15 cm, dello spessore di un libro, costruita in bronzo e originariamente montata in una cornice in legno. Era ricoperta da oltre 2.000 caratteri di scrittura, dei quali circa il 95% è stato decifrato (il testo completo dell'iscrizione non è ancora stato pubblicato).

Il meccanismo è attualmente esposto nella collezione di bronzi del Museo archeologico nazionale di Atene, assieme alla sua ricostruzione.

[modifica] Riflessioni

Alcuni archeologi sostennero che il meccanismo era troppo complesso per appartenere al relitto ed alcuni esperti dissero che i resti del meccanismo potevano essere fatti risalire ad un planetario o a un astrolabio. Le polemiche si susseguirono per lungo tempo ma la questione rimase irrisolta.

Immagine ai raggi X del meccanismo
Ingrandisci
Immagine ai raggi X del meccanismo

Solo nel 1951 i dubbi sul misterioso meccanismo cominciarono ad essere svelati. Quell'anno infatti il professor Derek Price cominciò a studiare il congegno, esaminando minuziosamente ogni ruota ed ogni pezzo e riuscendo, dopo circa vent'anni di ricerca, a scoprirne il funzionamento originario.

[modifica] La funzione e il funzionamento

Il meccanismo risultò essere un antichissimo calcolatore per il calendario solare e lunare, le cui ruote dentate potevano riprodurre il rapporto di 254:19 necessario a ricostruire il moto della Luna in rapporto al Sole (la Luna compie 254 rivoluzioni siderali ogni 19 anni solari).

L'estrema complessità del congegno era inoltre dovuta al fatto che tale rapporto veniva riprodotto tramite l'utilizzo di una ventina di ruote dentate e di un differenziale, un meccanismo che permetteva di ottenere una rotazione di velocità pari alla somma o alla differenza di due rotazioni date. Il suo scopo era quello di mostrare, oltre ai mesi lunari siderali, anche le lunazioni, ottenute dalla sottrazione del moto solare al moto lunare siderale.

Sulla base della sua ricerca, Price concluse che, contrariamente a quanto si era creduto in precedenza, in Grecia intorno all'epoca di Cristo esisteva effettivamente una tradizione di alta tecnologia.

[modifica] Un meccanismo d'epoca

Ricostruzione del meccanismo
Ingrandisci
Ricostruzione del meccanismo

Il meccanismo di Antikythera, nonostante non trovi pari sino alla realizzazione dei primi calendari meccanici successivi al 1050 d.C., rimane comunque perfettamente integrato nelle conoscenze del periodo tardo ellenistico: vi sono rappresentati solo i cinque pianeti visibili ad occhio nudo ed il materiale usato è un metallo facilmente lavorabile.

Ad Alessandria d'Egitto infatti durante l'ellenismo operarono molti studiosi che si dedicarono anche ad aspetti tecnologici realizzando macchine come quella a vapore di Erone. A Siracusa inoltre già dal 213 a.C. Cicerone cita la presenza di una macchina circolare costruita da Archimede con la quale si rappresentavano i movimenti del Sole, dei pianeti e della Luna, nonché delle sue fasi e delle eclissi. Tuttavia l'unicità del meccanismo di Antikytera risiede nel fatto che è l'unico congegno progettato in quel periodo arrivato sino ai giorni nostri e non rimasto nel limbo delle semplici "curiosità".

Il meccanismo di Antikythera è a volte citato tra i casi di OOPArt (Out of place artifacts), i cosiddetti manufatti "fuori dal tempo".

[modifica] Bibliografia

  • The Mechanization of the World Picture: Pythagoras to Newton, Oxford (1961), E. J. Dijksterhuis
  • The Antikythera Mechanism, a Calendar Computer from Ca 80 B.C. (1974), Derek De Solla Price
  • La rivoluzione dimenticata, Feltrinelli (1996), Lucio Russo
  • Antichi astronauti, Avverbi (1998), William H.Stiebing Jr.
  • "Antikythera e i regoli calcolatori", Giovanni Pastore, s.e. (2006)

[modifica] Voci correlate

[modifica] Altri progetti

[modifica] Collegamenti esterni

Our "Network":

Project Gutenberg
https://gutenberg.classicistranieri.com

Encyclopaedia Britannica 1911
https://encyclopaediabritannica.classicistranieri.com

Librivox Audiobooks
https://librivox.classicistranieri.com

Linux Distributions
https://old.classicistranieri.com

Magnatune (MP3 Music)
https://magnatune.classicistranieri.com

Static Wikipedia (June 2008)
https://wikipedia.classicistranieri.com

Static Wikipedia (March 2008)
https://wikipedia2007.classicistranieri.com/mar2008/

Static Wikipedia (2007)
https://wikipedia2007.classicistranieri.com

Static Wikipedia (2006)
https://wikipedia2006.classicistranieri.com

Liber Liber
https://liberliber.classicistranieri.com

ZIM Files for Kiwix
https://zim.classicistranieri.com


Other Websites:

Bach - Goldberg Variations
https://www.goldbergvariations.org

Lazarillo de Tormes
https://www.lazarillodetormes.org

Madame Bovary
https://www.madamebovary.org

Il Fu Mattia Pascal
https://www.mattiapascal.it

The Voice in the Desert
https://www.thevoiceinthedesert.org

Confessione d'un amore fascista
https://www.amorefascista.it

Malinverno
https://www.malinverno.org

Debito formativo
https://www.debitoformativo.it

Adina Spire
https://www.adinaspire.com