Legio I Italica
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La Legio I Italica fu costituita da Nerone il 20 settembre del 67 d.C., per un'ipotetica spedizione alle Portas Caspias (attuale passo di Chawar, fra i monti delle antiche regioni dell'Armenia e della Media) e la definì "Phalanx Alexandri Magni": furono chiamati a farne parte italici alti almeno sei piedi (1,76 metri circa). Tramontata la fantomatica spedizione, l'unità venne inviata nelle Gallie per contrastare la rivolta di Vindice. Pose il suo castrum a Lugdunum (Lione) e, alla morte del suo fondatore, mutò la propria denominazione in quella definitiva di Legio I Italica. Patteggiò apertamente per Vitellio e per lui si batté a Betriacum contro le legioni fedeli a Otone. Sconfitta successivamente dai fedeli di Vespasiano nella seconda battaglia di Bedriaco in cui affrontò la Legio XXI Rapax, fu inviata a far parte dell'esercito mesico, ponendo la sua base nella Mesia inferiore, a Durostrorum (Silistra, Bulgaria). Combatté su quei confini nelle guerre di Domiziano e, con Traiano, partecipò alla conquista della Dacia. Adriano la trasferì in quella che fu la sua ultima sede: Novae, la moderna Svistov in Bulgaria, mentre una parte dei suoi effettivi venne probabilmente dislocata a Troesmis (Romania). Per Marco Aurelio difese i confini contro Quadi e Marcomanni e con Settimio Severo si spostò in oriente per battersi con i Parti. Alcuni suoi reparti in età dioclezianea e costantiniana formarono legioni comitatensi, mentre il resto dell'unità costituì una legione di limitanei, che continuò a gravitare a Novae.
Alcuni legati [plur di legatus] (comandanti):
- L. Annio Gallo sotto Traiano;
- L. Novio Crispino al tempo di Antonino Pio;
- M. Fabio Magno, nel periodo compreso tra gli imperatori Commodo e Settimio Severo;
- L. Mario Massimo nell'anno 193.
[modifica] Collegamenti esterni
- Legio I Italica: gruppo di ricostruzione storica
- Articolo su Livius.org [ing]