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Gianfredo Camesi - Wikipedia

Gianfredo Camesi

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

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Gianfredo Camesi, nato il 24 marzo 1940 a Cevio, Canton Ticino, è uno dei più rinomati artisti-pittori-scultori svizzeri.

Gianfredo Camesi a Menzonio il 08.07.2005
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Gianfredo Camesi a Menzonio il 08.07.2005

Autodidatta, non fa parte di alcun genere dell'arte contemporanea. Cercando il "principio della Vita", lui, crea la sua propria lingua artistica utilizzando soprattutto la materia proposta dalla natura o dal suo ambiente.

«Objet-Action-Résultat-Devenir, Action quattro elementi: «Fuoco, Terra, Acqua, Aria» » «Transmutation Forme de Terre» «Spazio Misura del Tempo» «Cosmogonie 0-1-0 - Teatro dei Segni» «Alchimie de la Vision - Archeologia del Pensiero» «Cosmogonie Terrestre» «La profondità è alla superficie lo specchio dell'infinito, l'espressione della Vacuité cosmica»… Questi sono alcuni titoli e scritti dell’artista che mostrano il suo percorso.
La sua arte non è solo visuale: è filosofica e forma un ensemble coerente.

La sua arte è riconosciuta molto presto: riceve molte borse federali svizzere delle Belle Arti e è designato «ambasciatore» dell’arte svizzera all'estero.
La sua produzione è impressionante tanto in quantità che in qualità: ricerca sempre la perfezione sia nel contenuto che nella forma.

Guarda e attraversa il mondo. Si interroga e ci dà a vedere la sua visione: "L’Universo è in noi, il Mondo è il suo Specchio" proclama Gianfredo Camesi.

Per questa ragione sperimenta senza interruzione, fino ai minimi dettagli, ogni cycle di sua opera.

Indice

[modifica] La sua opera

[modifica] Elenco cronologico

Λ Sommario [< titolo] [Visibile negli spazi pubblici >]
I diversi cycles della sua opera: andare direttamente à [[#cycle1 ]] la gioventù, gli anni '60 | gli anni '70 (Dimensione Unica) | les grands ensembles, dagli anni '80 ai giorni nostri |
Les débuts
Λ
«D’après les Maîtres Classiques» 1957-1958 dipinti, studi e disegni a Locarno.
«D’après Nature» 1958-1962 dipinti, studi e disegni. Linguaggio - Forma - Materia a Locarno e Ginevra.
«Pittura Semantica» 1962-1963 dipinti e disegni a Ginevra.
«Espressione Libera» 1963-1964 dipinti e disegni.
La gioventù, gli anni '60
Λ
«Spazio Abitato» 1964-1965 pittura elementare.
détermination d'espace, 1969. Freccia in legno. La freccia determina un luogo nello spazio-tempo: "Il Punto Vitale". Tale "Punto Vitale" può essere spostato a piacere per determinare altri luoghi con questo stesso "oggetto-freccia".
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détermination d'espace, 1969. Freccia in legno. La freccia determina un luogo nello spazio-tempo: "Il Punto Vitale". Tale "Punto Vitale" può essere spostato a piacere per determinare altri luoghi con questo stesso "oggetto-freccia".
«Spazio Abitato» 1965-1966 reliefs, disegni e studi.
«Spazio Abitato – Meccanismo spaziale» 1966-1967 sculture – oggetti, legno, metallo a Ginevra.
«Spazio Totale» 1967-1968 Point Structure, Espace Structures, Structure Espace – sculture, metallo e plexiglas a Ginevra.
«Punto Vitale» 1968-1969 Détermination d’Espace, Spazio Vitale – oggetti e environnements fil à plomb e scritti teorici a Ginevra.
«Conditionnement d'Espace» 1969 Indication-Situation-Tension – oggetti e environnements freccia-freccia e corde e scritti teorici a Ginevra.
«Visualisierte Denkprozesse» 1969-1970 oggetti e environnements materiali, outils divers e scritti teorici.
«Oggetto – Action – Résultat - Devenir»   Action-Identification-Elementi
«Fuoco, Terra, Acqua, Aria»
1970-1971 foto e fotomontaggi, collages, disegni e frottages di erba e terra.   «Transmutation Forme de Terre».
«Transmutation Forme de Terre» 1971-1972 sculture-oggetti, dipinti e disegni.
Gli anni '70 (Dimensione Unica)
Λ
«Dimensione Unica» 1971 Identificazione Spazio-Tempo-Paesaggio-Autoritratto.
«Dimensione Unica» Materia Forma du Vide 1972 sculture legno-metallo, dipinti, collages, fotomontaggi e scritti teorici.
«Dimensione Unica» Transmutation Forme de Terre
Cosmogonie Paysage

suite di disegni, mine de plomb e frottages su legno e pietra.
oggetti e environnements legno e pietra a Menzonio.
«Dimensione Unica» Transmutation Forme de Terre 1973 suite di acquerelli, frottages di erba e terra, oggetti in legno e pietra a Menzonio.
«Dimensione Unica» Transmutation Forme de Terre
Spazio Misura del Tempo
1974 suite di acquerelli, disegni, foto, collages materiali diversi, reliefs a Blankenstein.
«Dimensione Unica» Transmutation Forme de Terre,
Cosmogonie Paysage
1975 pittura, acquerelli, disegni, reliefs, oggetti legno – pietra – metallo e materiali diversi - oggetti trovati a Bages.
«Dimensione Unica» Transmutation Forme de Terre
Materia - Spazio – Azione - Tempo
1975-1976 dipinti e disegni.
«Dimensione Unica» Transmutation Forme de Terre
Spazio Misura del Tempo
1977-1978 suite d’action pittura – scrittura: olio su tela, olio su carta, fusains e scritti teorici. Suite de collages, reliefs: legno, carta, giornali, disegni, dipinti e materiali diversi.
«Dimensione Unica» Transmutation Forme de Terre
Spazio Misura del Tempo «Cosmogonie»
1978-1979 formation, suite d’action pittura – scrittura.
I grandi ensembles, dagli anni '80 ai giorni nostri
Λ
«COSMOGONIE 0 – 1 – 0 Teatro dei Segni» 1977-1980 décriture. Legno e carta, collages a tecnica mista a Menzonio e Fontenay-aux-Roses.
«Il Corpo Interiore» «Décriture» «Cosmographie» 1980-1981 azione, pittura, materia: olio su tela, carta, oggetti a Parigi.
«Oggetti Testimoni» 1982 paesaggi, ritratti a Perugia.
«Corpo - Materia - Ritratto» 1983
«Visibile - Invisibile» 1984
«Alchimia della Visione - Archeologia del Pensiero» 1984-1986 composizioni granito, legno, vetro, pietra e colore a Menzonio.
«Alchimia della Visione - Archeologia del Pensiero» in deposito nell'atelier di Menzonio 1985.
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«Alchimia della Visione - Archeologia del Pensiero» in deposito nell'atelier di Menzonio 1985.
«Spazio Courbe» 1986 a Parigi.
«Lambda» 1987 acrilico e craie su tela; acrilico e olio su legno a Parigi.
«Lambda» – Spazio Psico-Biodinamico»
installation: acciaio e tecnica mista a Tokyo.
«Lambda» – Spazio-Luogo dell'Incontro» 1989
«Cosmogonie Terrestre» 1990 Espressione dell’Unità, Azione – Corpo - Segno, Il Gesto della Memoria.
«Forma di Luce»
olio su tela a Parigi
«Pittura-Ritratto»
specchio e olio su tela a Parigi
«Terrestre» 1991 humus, frottages e pittura a Menzonio.
«Transfiguration» 1992-1993 materiali diversi, olio su tela a Menzonio.
«Vacuité» 1994-1997
«Vacuité Terrestre» 1998 a Vienna.
«Chemin del Corpo» 1976-2003 (Action olio su tela) a Cologne.
Λ

[modifica] Visibile negli spazi pubblici

Λ Sommario [< Elenco cronologico] [Visibile nei musei e nelle collezioni >]

Molte realizzazioni su commande o su concorso sono state create da Gianfredo Camesi e sono visibili in Svizzera.

En plein air o all'interno. Per una scuola, una banca o una chiesa. Oggetto di culto, fontana, opera d’arte o segnaletica: il suo intervento dialoga con il luogo in cui si trova e lo mette in risalto.
La Cappella «Oratorio della Beata Vergine» a Menzonio, il suo paese natale, abrite l'opera che ha creato qui nel 1984-1986: «ALCHIMIA DELLA VISIONE – ARCHEOLOGIA DEL PENSIERO - Genesi di un'opera».


  • Locarno, cappella della Maison des Jeunes: Chemin de croix (plexiglas e metallo cromato). 1970.
  • Langendorf, [1] chiesa cattolica del centro ecumenico: Ensemble degli oggetti di culto (metallo cromato, plexiglas, legno, béton). 1972.
  • Muttenz [2] Complesso polivalente «Mittenza»: Scultura (Béton, metallo émaillé policromo, luce). 1973.
  • Losanna, [3] Scuola Politecnica Federale (EPFL-Ecublens): Scultura - environnement «Polarisation Cosmogonique» (albero, béton, pietre). 1980.

  • Neuchâtel, Università, facoltà di Lettere: Scultura - environnement «Anamorphose». Formation - Transformation (pietra, granito, béton, metallo). 1985.

Lauréat d'un concours per artisti lanciato al momento della costruzione du bâtiment questo progetto è stato pensato e realizzato dall'inizio per integrarsi perfettamente dans la cour formata par les différents corps bâtis.

Il blocco di granito pieno poi fractionné che si apre progressivamente simboleggia l'evoluzione dello studente che, attraverso lo studio delle Lettere e l'esperienza teorica, affina i suoi mezzi di conoscenza e rinnova la sua comprensione del mondo. Percorso verso la conoscenza.


  • La Neuveville, [4] Maison «Mon Repos»: Scultura - Installation «LAMBDA», Polarisation (ferro, acciaio inossidabile). 1989

  • Bad Ragaz, Stazione thermale e Grand-Hôtel: Scultura – Fontana (granito, béton). 1990.
    Scultura fontana a Bad Ragaz
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    Scultura fontana a Bad Ragaz



  • Ginevra, [5] biblioteca Municipale della Città: Scultura – environnement, puits di luce «Spirale - Labirinto» (alluminio thermolaqué, specchio). 1991.
Spirale - Labirinto. Biblioteca della Città, Ginevra.
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Spirale - Labirinto. Biblioteca della Città, Ginevra.
Spazio scrittura del tempo
Nella cattedrale di Chartres, il labirinto au sol del XIII secolo è un passaggio obbligato del corpo, simbolo del cammino verso la spiritualità.
Nella biblioteca della città il labirinto è posto au plafond come elemento che, par le vide des passages en miroir, capte l'évènement du corps en tant que parcours del sapere.
Il gioco delle scale donnant sur le vide dei quattro piani è sottolineato, ad ogni piano, da un anneau di colore:
  • blu: Cielo
  • giallo: Sole
  • verde: Vita
  • rosso: Terra
Così si crea un ritmo di colori che possono essere attribuiti alle diverse sezioni della biblioteca.
Il labirinto du plafond diventa il simbolo della Conoscenza en tant que cheminement che unisce i movimenti ascendenti e discendenti delle scale d'accesso.
Il visitatore è, in quel momento, parte attiva e integrante di tutta la composizione.
Λ
Riproduzione del testo esplicativo di Gianfredo Camesi posto nella hall della biblioteca.


  • Delémont, [6] nouvelle imprimerie du «Démocrate»: Scultura sur plan d'eau «Terrestre» (granito e specchio). 1992.
  • Bellinzona, Opera nell’atrio della banca «Credito Svizzero». 1994

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Questa chiesa è stata costruita nel 1525, sovrapposto l'antico luogo di culto (VI secolo). Dans le cadre del suo restauro, all'inizio del 1990 e dopo 3 anni di lavori ritrova la luce naturale per gli stucchi di origine.

Via Crucis
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Via Crucis
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Ambone
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Ambone

Crea la Via Crucis sospesa au dessus de la nef centrale, l'ensemble degli oggetti di culto (ambone, altare, seggi) e anche, all'esterno davanti alla facciata, oggetti simboleggiano il sacro: «Il Cielo e la Terra».


  • Chiasso, Opera nell’ingresso e atrio della banca «Credito Svizzero». 1996
  • Moudon, Scuola cantonale d’agricoltura Le quattro stagioni. 1996
  • Cureglia, Casa Rusca: «Vacuité». 1997
  • Brè, Place de: «Vacuité». 1999
  • Brontallo, chiesa parrocchiale: Chemin de croix. 2000

[modifica] Visibile nei musei e nelle collezioni

Λ Sommario [< Visibile negli spazi pubblici] [Scritti >]
Delle opere di Gianfredo Camesi si trovano nelle collezioni dei musei seguenti:
  • Aarau, Kunstmuseum. Svizzera
  • Amsterdam, Stedelijkmuseum. Olanda
  • Forth Worth / Texas, Museum of Modem Art. USA
  • Ginevra, Museo d'arte e storia. Svizzera
  • Losanna, Museo delle Belle Arti. Svizzera
  • Lugano, Museo cantonale. Svizzera
  • Parigi, Fondazione Arte Contemporanea. Francia
  • Schaffhouse, Museum zur Allerheiligen. Svizzera
  • Tokyo, Meguro Museum of Art. Giappone
  • Zurigo, Kunsthaus. Svizzera


Delle opere di Gianfredo Camesi si trovano nelle collezioni pubbliche e private seguenti:
  • Banca del Gothard (Lugano e Zurigo)
  • Banca Bär (Zurigo)
  • Unione de Banque Suisse, UBS (Zurigo)
  • Banca ipotecaria del cantone di Ginevra (Ginevra)
  • Banca Parisbas (Svizzera) SA (Ginevra)
  • Collezione Marguerite Arp (Locarno)
  • Collezione André L’Huillier (Ginevra). Alcune opere visibili all’hotel Touring Balance, Ginevra.
  • Collezione Dr. Hans Koenig (Zurigo)
  • Galleria Noëlla G (La Neuveville)
  • Collezione Seedamm-Kulturzentrum (Pfäffikon)


[modifica] Scritti

Λ Sommario [< Visibile nei musei e collezioni] [Analisi >]

Alcuni pensieri dell'artista, scritti.

Alcuni di questi piccoli testi sono degli auguri di fine anno...

  • Tu Vis cet Instant che Je Vis. (1974)
  • La Solitudine è il privilegio delle stelle, poiché esse sono in numero infinito. (1979)
  • Arraché des Ténèbres il Gesto prende Forma di Luce.
  • L’Universo è in noi, il Mondo è il suo Specchio.
  • FACE A DOS JE SUIS TOI VIE (1986)
  • «Transfiguration» La profondità è in superficie lo specchio dell'Infinito, l'espressione della Vacuité Cosmica. (1993)

[modifica] Analisi

Λ Sommario [< Scritti] [Biografia >]

Linguaggio

Gianfredo Camesi utilizza dei segni fondamentali:

  • La freccia
determinare un luogo
  • Il cubo
le tre dimensioni
  • Il cerchio
il cosmo
  • La croce
incontro tra l’uomo e la terra (uomo: verticale; terra: orizzontale)

Analisi biografica

Viaggiatore perpetuo e infaticabile, Gianfredo Camesi rinnova la forma delle sue creazioni secondo i mezzi che gli procura ognuno dei diversi luoghi di lavoro. Inoltre, attraverso i suoi successivi spostamenti "andata e ritorno" tra il suo luogo d'origine (il centro del suo essere) e il Mondo che percorre, trova la sua fonte d'ispirazione e l'energia creatrice.

I segni albero, montagna, nuvola o l'impiego di materiali bruts come: terra, erba, pietra, branche d'albero, tronco d'albero provengono dalle sue origini.

L'impiego della geometria e les tracés régulateurs provengono dalla sua prima esperienza urbana a Locarno e dalla sua esperienza in architettura.

  • Origini
la montagna, la natura, il confronto dell'uomo con questo ambiente ostile.
Orizzonte chiuso, mondo verticale. Il paese di montagna éloigné de la route cantonale: legami sociali e comunitari forti. La vallata: apertura sull'esterno.
  • Départs
uscire dal paese, "vedere al-di-là della montagna". Esperienza della scoperta: scoprire il mondo.
Oppositions e confronti
tra paese e città,
tra natura e cultura,
tra comunità e anonimato,
tra tradizione rurale e civiltà urbana.
  • Ritorni ... e nuove partenze
ritorni successifs pour se ressourcer: come un viaggiatore torna al suo punto di partenza, la sua origine, per mieux repartir plus loin. Camesi repart plus loin nelle sue ricerche e nell'espressione della sua arte.

"Conoscere, è sempre un ritorno alle proprie origini" (citazione di Gianfredo Camesi)


[modifica] Biografia

Λ Sommario [< Analisi] [Cronologia >]

Figlio di paesani, divide la sua infanzia con 4 fratelli e 2 sorelle.
In un ambiente montano, mostra rapidamente des facilités per il disegno artistico.
Giovane, il effectue un apprendistato di disegnatore edile nella città più vicina, Locarno. Acquisisce così la maîtrise del disegno tecnico.
Molto presto lascia il suo Ticino natìo per scoprire la Svizzera poi l’Europa e infine il Mondo.
Ciò facendo si nutre di ogni tappa della sua vita, se interroga e permette il rinnovo della sua energia creatrice.

Ai suoi inizi molto «classici» segue un periodo, dagli anni '60, più sperimentale in cui il s'essaie anche alla scultura.
Abitando a lungo a Ginevra (dal 1960 al 1974) il fût tout autant considerato come artista Ginevrino o Romand che Tessinois. Verso la fine degli anni ’60, gli incontri con i galleristi Ziegler (galleria Renée Ziegler a Zurigo) e Runnqvist (galleria Bonnier a Ginevra) ainsi que certains collezionisti d’arte passionnés gli danno i mezzi per affermarsi.
Nell'anno 1973 rappresenta la Svizzera alla Biennale di San Paolo in Brasile con il suo lavoro realizzato a Menzonio (1972-1973): una serie di 400 acquerelli, 20 frottages (erba e fumier) e 15 oli su tela di cui 9 autoritratti

Si stabilisce in Francia a partire dal 1975.
Dal 1977, parallelamente a delle opere pittoriche (in particolare «Spazio Misura del Tempo»), realizza 2 grandi ensembles: prima «COSMOGONIE 0 – 1 – 0 Teatro dei Segni» opera nata a Menzonio poi realizzata principalmente a Fontenay-aux-Roses / Parigi dove si stabilisce durablement, costituita da 1530 planchettes in legno (34 x 27 cm), dei fogli di [7] carta fait main sulle quali sono dipinti dei segni o collés dessus sono clouées sur les planchettes. In seguito, dal 1984 a Menzonio, crea «Alchimia della Visione - Archeologia del Pensiero» composizioni di diversi segni, oggetti e materiali de l'endroit mis en place su supporto in granito in piccoli cadres in legno (34 x 25 cm) e groupés par 9 per formare 145 tableaux-reliefs.

Par la suite (dal 1987 al 1989) le sue opere pittoriche tendono verso un'astrazione più pronunciata e si prolungano talvolta nelle 3 dimensioni. (LAMBDA-Spazio Courbe / LAMBDA-Spazio Psico-Biodinamico) presentate ad esempio al Meguro Museum of Arts di Tokyo e al Centro Culturale Svizzero di Parigi. Ces ensembles voluminosi si prestano anche a des installations en plein air durante esposizioni di scultura.
Dei nuovi espositori appassionati e réguliers s'ajoutent: Dabbeni a Lugano, Maximilien Guiol e François Mitaine a Parigi e Noella G a La Neuveville.

[modifica] Cronologia

Λ Sommario [< Biografia] [I luoghi di lavoro >]
Cronologia: andare direttamente a 1940 | 1952 | 1955 | 1958 | 1960 | 1962 | 1963 | 1964 | 1965 | 1966 | 1967 | 1968 | 1969 | 1970 | 1971 | 1972 | 1973 | 1974 | 1975 | 1976 | 1977 | 1980 | 1981 | 1982 | 1983 | 1984 | 1985 | 1986 | 1987 | 1988 | 1990 | 1991 | 1992 | 1994 | 1995 | 1996 | 1997 | 1998 | 2000 | 2002 |
In breve ...
  • 1940 il 24 marzo, nascita a Cevio,
    cantone del Ticino, Svizzera.
  • 1955-1958 apprendista disegnatore en bâtiment,
    Oreste Pisenti architetto, Locarno.
  • 1960-1974 risiede e lavora principalmente a Ginevra.
  • 1963, 1965 e 1980:
    borse federali svizzere delle Belle Arti.
  • 1968 incontro e inizio collaborazione con le gallerie Renée Ziegler e Bonnier.
  • 1973 rappresenta la Svizzera alla biennale di San Paolo, Brasile.
  • 1974 soggiorno a Blankenstein.
  • 1975 soggiorno a Bages.
  • 1976 risiede e lavora a Fontenay-aux-Roses vicino Parigi.
  • 1980 risiede e lavora a Parigi.
  • 1982 soggiorno vicino Perugia.
  • 1985 esposizione del «Teatro dei Segni», a Ginevra e Mannheim.
  • 1987 soggiorno a Tokyo.
  • 1991 «Genesi di un'opera» nella Cappella
    «Oratorio della Beata Vergine» a Menzonio.
  • 1994 esposizione retrospettiva, Neuchâtel, Berna
    e La Neuveville.
  • 1997 risiede e lavora a Vienna, Austria.
  • 1997 installation dell'«Osservatorio Metafisico» di Cureglia.
  • 2002 risiede e lavora a Cologne.
Λ
  • Nasce nel 1940 in Valle Maggia, nel cantone del Ticino in Svizzera. Il suo paese d'origine è Menzonio (comune di Lavizzara).
  • Nel 1952, ottiene il primo Premio «Pestalozzi» in un concorso di disegno per bambini: «Ritratto di mio fratello Ezio».
  • Tra il 1955 e il 1958, è apprendista disegnatore architetto presso Oreste Pisenti architetto a Locarno.
    Questo architetto è proche du Bauhaus e influenza Camesi. La sera, dipinge d'après les maîtres italiens.
  • Tra il 1958 e il 1962, dipinge d’après nature.
  • Tra il 1960 e il 1974, vive a Ginevra. Fino al 1967 continua a esercitare la sua professione di disegnatore architetto dipingendo la sera dopo il lavoro.
  • Nel 1962, si circonda di un gruppo di artisti di Ginevra e comincia la sue prime manifestazioni pubbliche.
    Durante frequenti viaggi a Parigi, visita gli ateliers di Olivier Debré e di Jésus Rafaël Soto.
    Primo tentativo di vita a Parigi.
  • Nel 1963 Camesi riceve la sua prima Borsa Federale Svizzera delle Belle Arti.
    Le sue ricerche semantiche orientano la sua arte verso l'espressione della materia.


  • Nel 1964, pittura d'espressione e del gesto. Prima esposizione personale al Museo Rath di Ginevra.
  • Nel 1965 il se rend régulièrement in Italia.
    Borsa Federale Svizzera delle Belle Arti per la seconda volta.
  • Nel 1966 a Firenze, partecipa alle attività del gruppo «Set di Numero».
  • Nel 1967, lavora la scultura en tant que Mécanisme Spatial de forme e de matière (metallo, pietra, legno).
  • Nel 1968, riceve la Borsa Lisignol-Chevalier a Ginevra.
    Ricerca formale con delle sculture in plexiglas e in metallo cromato «Spazio Totale, Spazio a Struttura Variabile».
    Primi scritti teorici.
    Partecipa all'esposizione dei «22 Giovani Artisti" Svizzeri» organizzata da E. De Wilde allo Stedelijkmuseum a Amsterdam.
    Molti spostamenti a Zurigo, incontro con la Galleria Renée Ziegler di Zurigo. Inizio di una grande collaborazione. Ciò gli permette di dedicarsi definitivamente alla sua arte.
    Entra in contatto con il milieu constructiviste zurichois: Max Bill e Richard Paul Lohse. Conosce Jean Genet.
Λ
  • Nel 1969, Punto Vitale. Le fil à plomb come centro determinante dinamico di uno spazio. Indicazione di Spazio; utilizzo di una freccia come elemento d'azione.
    La fotografia e il testo fanno parte integrante della sua opera.
    Incontro con Jan Runnqvist, gallerista a Ginevra. Prima esposizione alla Galleria Bonnier a Ginevra: Camesi installa una grande "freccia-corde tendue" sulla facciata dell'immobile che abrite la galerie. Inizio di una grande collaborazione.
  • Nel 1970, utilizzo d'outils e di materiali usuels, messa in evidenza de leur opposition di forma e di funzione per rivelare la loro complementarietà.
    Prima esposizione alla Galleria Renée Ziegler.
    Camesi è invitato per un soggiorno di lavoro in un atelier dello Stedelijkmuseum a Amsterdam. Esposizione personale allo Stedelijkmuseum «Objet-Action-Résultat-Devenir», Action quattro elementi: «Fuoco, Terra, Acqua, Aria» e «Retrospettiva Teorica».
    Incontro ideologico e pratico con i principi macrobiotici e lo studio del Principio Unico secondo Georges Ohsawa.
    Premio della Fondazione Kiefer-Hablitzel a Lucerna.
  • Nel 1971, Dimensione Unica, Contenant e Contenu. Ritratto, Paesaggio, Autoritratto. Situazioni «Action-ldentification» in situ nelle città di Zurigo e di Bolzano, messa in relazione della tela con il paesaggio urbano.
    Esposizione «The Swiss Avant- Garde» a New York.


  • Nel 1972, soggiorno nel suo paese natale: «Veduten aus Menzonio», ensemble degli acquerelli Transmutation Forme de Terre e i dipinti Formation-Transformation, Autoritratti.
    L'oggetto, l'oggetto trovato e la scultura assumono un posto importante nella sua espressione artistica.
    Esposizione a Parigi: «31 Artisti Svizzeri Contemporanei» al Grand Palais.
    Riceve il Premio Diday «Ritratto» a Ginevra.
    Prime opere monumentali e d'integrazione nell'architettura.
  • Nel 1973, Gianfredo Camesi rappresenta la Svizzera alla XII Biennale di Sao Paulo, Brasile.
    Viaggio di studio in America latina: Brasile, Bolivia, Peru, Colombia e Messico ainsi qu'à New York dove scopre la scena artistica di questa città Alfred Jensen, AI Held.
  • Nel 1974, lascia Ginevra per Blankenstein vicino Bochum in Germania dove lavora à la suite sur papier Spazio Misura del Tempo.
  • Nel 1975, soggiorna a Bages, vicino Narbonne nel centro della Francia. Relief, pittura e scultura.
  • Dal 1976, si stabilisce a Parigi/Fontenay-aux-Roses. Peintures-Action (olio su tela): Spazio Misura del Tempo.
    Relazione tra la dimensione della tela en tant qu'Unité d'Espace e le Geste en tant qu'Ecriture Matière-Signe Mesure du Temps.
    Incontra Meret Oppenheim e se familiarise con la scena artistica parigina.
  • Dal 1977, al 1980 realizzazione del grande ensemble di 1530 collages: Cosmogonie 0-1-0 - Teatro dei Segni.
    Premio della Fondazione per le Arti Grafiche Svizzere.


Λ
  • Nel 1980, Polarisation Cosmogonique, scultura-installation, Scuola Politecnica Federale di Losanna - Ecublens (EPFL), relazione arte-natura.
    Terza Borsa Federale Svizzera delle Belle Arti.
  • Nel 1981, lascia Fontenay-aux-Roses per stabilirsi nell'XI arrondissement di Parigi.
  • Nel 1982, il se rend per qualche mese nella campagna vicino Perugia in Italia e realizza i «Paesaggi- Testimoni».
  • Nel 1983, di ritorno in Svizzera soggiorna a Ginevra e a Zurigo.
    Incontro con Maximilien Guiol, gallerista a Parigi.
«LAMBDA» Vernissage al Meguro Museum of Art a Tokyo. 1987
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«LAMBDA» Vernissage al Meguro Museum of Art a Tokyo. 1987
  • Nel 1984, prima esposizione personale in Francia alla Galleria Guiol.
    Lavora nel suo piccolo atelier di Menzonio «Alchimia della Visione - Archeologia del Pensiero»: ensemble di 145 reliefs composites su granito con i materiali della natura.
  • Nel 1985, seconda esposizione al Museo Rath di Ginevra: il grande ensemble «Cosmogonie 0-1-0 - Teatro dei Segni» occupa tutto lo spazio.
  • Nel 1986, nel suo atelier di Parigi: «Spazio Courbe» e progetti d'installations «LAMBDA».
    Installation per la nuova facoltà di Lettere dell'Università di Neuchâtel: la scultura diventa luogo e parte integrante dell’architettura.
    Lo Studio d'arte contemporanea Dabbeni a Lugano retrace il suo itinerario artistico «Menzonio-Parigi 1972- 1986» (esposizione e numero speciale della rivista «Temporal».
    Seconda esposizione personale in Francia alla Galleria Noëlla G a Saint-Rémy-de-Provence.
  • Nel 1987, soggiorna tre mesi in Giappone nel cadre del programma «Artisti Svizzeri in Residenza in Giappone», scultura- ambiente composite «LAMBDA, Spazio Psico-Biodinamico» per l'inaugurazione del Meguro Museum of Art a Tokyo. Gli altri artisti invitati sono: Balthazar Burkhard, Marianne Eigenheer, Léon Schubiger e Niele Toroni.
  • Nel 1988, une installation «LAMBDA, Spazio Psico-Biodinamico» al Centro culturale svizzero di Parigi.
  • Nel 1990, «Cosmogonie Terrestre», espressione dell'Unità Azione Corpo-Segno. «Il Gesto della Memoria».
    Incontro con François Mitaine, gallerista.
  • Nel 1991, realizza la suite «Terrestre», a Menzonio. Humus, frottages e pittura su papier.
    Esposizione alla Galleria François Mitaine, Parigi, della serie dei «Tondi, Cosmogonies Terrestres», il cerchio diventa la Forma Unica, Contenant e Contenu de Toute Dimension.
    A Ginevra, ottiene il primo Premio per la decorazione artistica della nuova biblioteca municipale della Città e realizza, nella hall centrale, l'ambiente «Spirale-Labirinto».
    Per Wettingen realizza la scultura monumentale «Cielo-Terra-Cielo».
    Inaugurazione di «Genesi di un'opera», a Menzonio, nella Cappella «Oratorio della Beata Vergine»
  • Nel 1992, a Menzonio, in «Transfiguration», le vide diventa la forme-sujet, espressione della lumière, in cui lo spazio è la forma del tempo e della memoria nella materia.
  • Nel 1994, Neuchâtel, Berna e La Neuveville: Tre esposizioni parallele e simultanee sono inaugurate lo stesso giorno, grazie alla collaborazione tra [8] Walter Tschopp e [9] Christoph Von Tavel. Sono complementari e permettono di vedere una grande retrospettiva al Museo d’Art e d’Histoire di Neuchâtel (dal 1964 al 1994), le ultime creazioni «Vacuité» al Kunstmuseum di Berna alors que la galleria Noella G a La Neuveville presenta «Segni particolari» un échantillon di opere scelte.
    In tale occasione è édité il libro Camesi, monografia da Benteli Verlag Berne.
  • Nel 1995, A Melide au Tessin, la chiesa parrocchiale SS. Quirico e Giulitta è restaurata dopo 3 anni di lavori. L'architetto, Sandro Cantoni, fait appel a Camesi per apportare un tocco contemporaneo. Crea à cet effet un chemin de croix sospeso au dessus de la nef centrale e l'ensemble des objets di culto.
  • Nel 1996, alla banca Credito Svizzero di Chiasso realizza un grande arco che riunisce il piano terra al 1° piano par le hall central ainsi qu'une grande fresque murale policromo.
    Concorso internazionale per un intervento artistico sul bâtiment «Uni-Dufour» a Ginevra. Il suo progetto, proposto con Maria Pia Borgini, ottiene il 5° premio.
    Un progetto, non realizzato, per la chiesa Santa Teresa a Ginevra (Croix, mobilier e oggetti di culto).
  • Nel 1997, A Cureglia: Installation nel parco di un'opera «Vacuité» di grandi dimensioni (25,50 x 40 metri). Tale esposizione è presentata sotto la forma di percorso: inizia nella «Casa Rusca» con la presentazione della maquette de l'installation poi par l'installation nel parco elle-même e in seguito con un ensemble cromatico di opere in una salle de la villa. Il film di Adriano Kestenholz «Camesi – Il teatro dei segni» presenta 5 aspetti dell'opera di Camesi e achève le parcours.
    Si stabilisce in un nuovo atelier a Vienna in Austria. Peintures.
  • Nel 1998, è invitato a lavorare all'Istituto Svizzero di Roma.
  • Nel 2000, crea il «ritratto de la vallée» (Vallemaggia): 25 ritratti fotografici composti da uno «Spazio Misura del Tempo» tracé su une plaque di verre e fotografato en situation davanti ad ogni paese de la vallée da Roberto Pellegrini. Questi ritratti fotografici ont fait l'objet dell'esposizione al Museo di Vallemaggia a Cevio con les prélèvements de la terre di ogni paese, presentati come «ritratti materiali» in rapport avec i ritratti fotografici.
    Realizzazione d'un chemin de croix per la chiesa di Brontallo, paese della Vallemaggia.
  • Nel 2002, si stabilisce a Cologne in Germania e dispone di un grande atelier, che gli permette di creare delle tableaux di grandi dimensioni.
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[modifica] I luoghi di lavoro

Λ Sommario [< Cronologia] [Esposizioni >]

Gianfredo Camesi è un grande viaggiatore: ogni nuovo luogo di lavoro e d'habitat gli fornisce l'energia e l'ispirazione per il suo lavoro.

liste chronologique liste alphabétique
  • Locarno (dal 1955 al 1960), Svizzera.
  • Ginevra (dal 1960 al 1974), Svizzera.
  • Firenze (1965, 1966), Italia.
  • Amsterdam (1970) su invito dello Stedelijkmuseum, Olanda.
  • Menzonio (1972, 1973), Svizzera.
  • Blankenstein (1974), Germania.
  • Bages (1975), Francia.
  • Fontenay-aux-Roses, Parigi (dal 1976 al 1980), Francia.
  • Parigi, XI arrondissement (dal 1980 al 1982. Episodiquement fino al 1996), Francia.
  • Perugia (1982), Italia.
  • Ginevra e Zurigo (1983), Svizzera.
  • Menzonio (dal 1984 al 1986), Svizzera.
  • Tokyo (1987) 3 mesi su invito del Meguro Museum Of Art, Giappone.
  • Menzonio (dal 1990 al 1993), Svizzera.
  • Parigi e Zurigo (1993).
  • Vienna (dal 1997 al 2002), Austria.
  • Roma (1998) Soggiorno all'Istituto Svizzero di Roma, Italia.
  • Colonia (dal 2002 ai giorni nostri), Germania.
  • Amsterdam (1970) su invito dello Stedelijkmuseum, Olanda.
  • Bages (1975) vicino Narbonne, Francia.
  • Blankenstein (1974) vicino Bochum, Germania.
  • Colonia (dal 2002 a oggi), Germania.
  • Firenze (1965, 1966), Italia.
  • Fontenay-aux-Roses, vicino alla periferia di Parigi (dal 1976 al 1980), Francia.
  • Ginevra (dal 1960 al 1974) (1983), Svizzera.
  • Locarno (dal 1955 al 1960), Svizzera.
  • Menzonio (1972, 1973) (dal 1984 al 1986) (dal 1990 al 1993), Svizzera.
  • Parigi, XI arrondissement (dal 1980 al 1982. Episodiquement fino al 1996), Francia.
  • Perugia (1982), Italia.
  • Roma (1998) Soggiorno all'Istituto Svizzero di Roma, Italia.
  • Tokyo (1987) 3 mesi su invito del Meguro Museum Of Art, Giappone.
  • Vienna (dal 1997 al 2002), Austria.
  • Zurigo (1983) (1993), Svizzera.

[modifica] Esposizioni

Λ Sommario [< I luoghi di lavoro] [Individuali >]

[modifica] Individuali

Λ Sommario [< Esposizioni] [Collectives >]
Esposizioni individuali: andare direttamente a 1962 | 1964 | 1965 | 1968 | 1969 | 1970 | 1971 | 1972 | 1973 | 1974 | 1975 | 1976 | 1977 | 1978 | 1979 | 1980 | 1982 | 1983 | 1984 | 1985 | 1986 | 1987 | 1988 | 1989 | 1990 | 1991 | 1992 | 1993 | 1994 | 1996 | 1997 | 1998 | 1999 | 2000 | 2002 | 2003 | 2004 | 2006 |
Esposizioni régulières
  • Galleria Renée Ziegler a (Ginevra) e Zurigo.
  • Galleria Bonnier a Ginevra.

Altre

  • Cureglia, Biennale SPSAS d’arte all’aperto
  • Galleria Maximilien Guiol a Parigi
  • Galleria Noella G a La Neuveville

Nei musei

  • Stedelijkmuseum a Amsterdam
  • XII Biennale di Sao Paulo.
  • Museo Rath di Ginevra (in particolare Cosmogonie 0-1-0, Il Teatro dei Segni)
  • Trudelhaus a Baden
  • Museum zur Allerheiligen a Schaffhouse
  • Kunstmuseum di Berna
  • Museo d’Art e d’Histoire di Neuchâtel (retrospettiva)
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elenco cronologico delle esposizioni individuali

  • 1962 Ginevra, Galerie Club
  • 1964 Ginevra, Museo Rath
  • 1965 Roma, Firenze e Milano, Galleria Numero
  • 1968 Soleure, Galleria Friederich Tschanz
  • 1969 Amsterdam, Galleria Art e Project «Point Vital»
    • Venezia, Galleria Bruno Alfieri «Mise in evidenza»
    • Ginevra, Galleria Bonnier «Determinazione di spazio – Point Vital»
  • 1970 Zurigo, Galleria Renée Ziegler «Installation - Visualisation»
    • Anvers, Galleria X One «Relation d'Espace»
  • 1971 Amsterdam, Stedelijkmuseum «Retrospettiva teorica»
    • Zurigo, Galleria Renée Ziegler «Dimensione Unica»
  • 1972 Ginevra, Galleria Bonnier «Transmutation Forme de Terre»
    • Ginevra, Galleria Renée Ziegler «Disegni di Menzonio»
  • 1973 Zurigo, Galleria Renée Ziegler «Disegni di Menzonio»
    • Sao Paulo, XII Biennale (rappresentazione svizzera)
  • 1974 Ginevra, Gallerie Bonnier e Ziegler «opere recenti»
    • Bâle, Art 5’74, (Gallerie Bonnier e Ziegler)
  • 1975 Malmö, Galleria Léger «Acquerelli di Menzonio 1973»
    • Monaco, Galleria Angst & Orny «gravures e acquerelli»
  • 1976 Stoccolma, Galleria Aronowitsch «Blankenstein 1974 & sculture»
    • Malmö, Galleria Léger
  • 1977 Zurigo, Galleria Renée Ziegler «oli Parigi 1976»
    • Baden, Trudelhaus «Die Fotografie im Werk von G. Camesi»
    • Parigi, Grand Palais, FIAC, Galleria Renée Ziegler e galleria Bonnier «Bages 1975»
  • 1978 Ginevra, Galleria Bonnier «Spazio Misura del Tempo»
    • Berna, Galleria Loeb
  • 1979 Zurigo, Galleria Renée Ziegler «Spazio Misura del Tempo»
    • Stoccolma, Galleria Aronowitsch«Spazio Misura del Tempo»
  • 1980 Zurigo, Galleria Renée Ziegler «Blankenstein 1974»
  • 1982 Zurigo, Galleria Renée Ziegler «Cosmogonie»
  • 1983 Schaffhouse, Museum zur Allerheiligen «Cosmogonie, Spazio Misura del Tempo»
  • 1984 Zurigo, Galleria Renée Ziegler «Umbria 1982»
    • Parigi, Galleria Maximilien Guiol «Visibile - Invisibile»
    • Ginevra, Galleria Bonnier «Bages 1975»
    • Locarno, Ateliers Lafranca «Publication 5 / Aspects»
1985 Ginevra, Museo Rath «Cosmogonie 0 – 1 – 0 , Il Teatro dei Segni»
vue d'ensemble
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vue d'ensemble
vue depuis l'entrée
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vue depuis l'entrée
vue du hall central
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vue du hall central
  • 1985 Ginevra, Museo Rath «Cosmogonie 0 – 1 – 0 , Il Teatro dei Segni»
    • Moers, Galleria Linie «Spazio – Corps - Signe»
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  • 1986 Mannheim, Kunsthalle «Cosmogonie 0 – 1 – 0 , Il Teatro dei Segni»
    • Parigi, Galleria Maximilien Guiol Plié-Déplié
    • Zurigo, Galleria Renée Ziegler «Alchimia della Visione – Archeologia del Pensiero»
    • Ginevra, Galleria Bonnier «Alchimia della Visione – Archeologia del Pensiero»
  • 1987 Bonn, Galleria Pudelko «Alchimia della Visione – Archeologia del Pensiero»
    • Lugano, Galleria Dabbeni «Menzonio – Parigi 1972-1986»
    • Svedala, Galleria Tittenté «Alchimia della Visione – Archeologia del Pensiero»
    • Saint-Rémy-de-Provence, Galleria Noella G «Peintures - Témoins»
  • 1988 Parigi, Centro culturale svizzero «LAMBDA, Espace Psycho-Biodynamique»
  • 1989 La Neuveville, Galleria Noella G «LAMBDA, espace en situation»
    • Baden, Galleria im Trudelhaus «Arraché des Ténèbres, Le Geste prend Forme de Lumière»
    • Zurigo, Galleria Renée Ziegler «LAMBDA, Formation - Transformation»
    • Lugano, Galleria Dabbeni «LAMBDA, Situation - Parcours»
    • Ginevra, Galleria Bonnier «Vent'anni con Camesi»
  • 1990 Locarno, Galleria L «Lavori su carta»
  • 1991 Parigi, Galleria François Mitaine «Cosmogonie Terrestre»
    • Menzonio, Oratorio della Beata Vergine: «Genesi di un'opera»
  • 1992 La Neuveville, Galleria Noella G «Terrestre, Disegni e paravent»
  • 1993 Zurigo, Galleria Renée Ziegler «Peintures – Ritratti, 1990»
  • 1994 Tre esposizioni parallele e simultanee a:
  • Neuchâtel, Museo d’Art e d’Histoire (cheminement, retrospettiva 1964 - 1994)
  • Berna, Kunstmuseum «Vacuité»
  • La Neuveville, galleria Noella G «Segni particolari»
  • Engelberg, Tal Museum
  • Parigi, Galleria François Mitaine «Camesi peint la pittura»
  • Melide, Chiesa SS. Quirico e Giulitta: «Chemin de croix e ensemble des objets de culte»
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  • 1996 Zurigo, Galleria Renée Ziegler «Vacuité»
    • Ginevra, Galleria Bonnier
  • 1997 Ginevra, Galleria Bonnier
    • Milano, Galleria Vismara «Vacuité»
    • Berna, Galleria Ramseyer & Kaelin «Chemin du Corps»
    • Losanna, Galleria Niu d’Art
    • Cureglia, «Osservatorio Metafisico»
  • 1998 Roma, Istituto svizzero di Roma «Chemin du Corps 24 - 24»
    • Martigny, Fondazione Louis Moret & Manoir de la Ville «Vacuité & Espace – Misura del Tempo»
  • 1999 Aarau, Klinik im Schachen «Terrestre»
    • Locarno, Galleria Portico 3 «Vacuité»
  • 2000 Cevio, Museo di Vallemaggia «Spazio Misura del Tempo, Ritratti della Valle»
  • 2002 Lugano, Galleria Officina arte «Vacuité Terrestre»
    • Bellinzone, Museo Villa dei Cedri «Genesi di un processo creativo»
  • 2003 Linz, Neuen Galerie, «Vacuité Terrestre»
  • 2004 Locarno, Galerie AMMANN «Spazio Misura del Tempo»
    • Linz, Galerie Thiele «Spazio Misura del Tempo»
    • Milano, Centro culturale svizzero «Camino del Corpo 24-24»
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  • 2006 Locarno, Galerie AMMANN «Dal cammino del corpo al corpo del pensiero»
    • Vevey, Galleria Ô quai des arts «Vacuité»

[modifica] Collectives

Λ Sommario [< Individuali] [Pubblicazioni >]
Esposizioni collectives: andare direttamente a 1963 | 1964 | 1965 | 1966 | 1967 | 1968 | 1969 | 1970 | 1971 | 1972 | 1973 | 1974 | 1975 | 1976 | 1977 | 1978 | 1979 | 1980 | 1981 | 1982 | 1983 | 1984 | 1985 | 1986 | 1987 | 1988 | 1989 | 1990 | 1991 | 1992 | 1993 | 1994 | 1995 | 1996 | 1997 | 1998 | 1999 | 2000 | 2001 | 2002 | 2003 | 2004 | 2005 | 2006 |
Nei musei
  • Stedelijkmuseum a Amsterdam
  • Kunsthalle di Berna, Mannheim, Zurigo
  • Grand Palais di Parigi
  • Museo d'Arte Moderna della Città di Parigi
  • Meguro Museum of Arts a Tokyo
  • Museo Nazionale Svizzero nel castello di Prangins

Nei centri culturali

  • Il Centro Culturale a New York
  • Centro culturale svizzero di Parigi

Esposizioni periodiche di scultura en plein air

Altre

  • Art Basel
  • Monte Verità, Ascona-Brissago
  • Zoug, Kunst auf dem Wasser
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elenco cronologico delle esposizioni collectives

  • 1963 Ginevra, Galleria SMA
  • 1964 Stoccarda, Galleria Senatore
  • 1965 Verona, Galleria Zero, Set di Numero
    • Palermo, Galleria Il Punto, Set di Numero
    • Gênes, Galleria La Carabaga
    • Ginevra, Galerie La Tour
  • 1966 Locarno, Edizioni Lafranca
  • 1967 Napoli, Galleria Modern Art Agency, Set di Numero
  • 1968 Vira-Gambarogno, esposizione svizzera di scultura en plein air
    • Ginevra, Galleria Alexandre Jolas
    • Zurigo, Galleria Palette «ricerca e sperimentazione»
    • Amsterdam, Galleria Swart
  • 1969 Bâle, Galleria d'Arte Moderna
    • Amsterdam, Stedelijkmuseum; Berna, Kunsthalle «22 giovani artisti svizzeri»
    • Gent, Galleria Plus Kern
    • Berna, Kunsthalle; Monaco, Kunsthalle «Pläne e Projekte als Kunst»
    • Zurigo, ETH: collezione grafica Edizioni Lafranca
  • 1970 Amburgo, Kunsthalle, «Pläne e Projekte als Kunst»
    • Lucerna, Kunstmuseum «Visualisirte Denkprozesse»
    • Ginevra, Città Universitaria, Salle Simon F. Patino
    • Bienne, 5° Esposizione di Scultura Svizzera en plein air
    • Art Council of Great Britain
  • 1971 New York, Il Centro Culturale «The Swiss Avangarde»
    • Bolzano, Palazzo della Fiera 4° Biennale «incontro Italo-Svizzero»
    • Monaco, Kunstmuseum Wintherthur, Kunstmuseum Berna, Museo d'Arte e Storia Ginevra, Rheinisches Landesmuseum Bonn, Kunstverein Hannover, Kunsthalle Kiel, Museo delle Arti decorative Losanna: esposizione itinerante «Il disegno Svizzero del XX secolo»
    • Ginevra, Museo Rath «Il disegno Svizzero del XX secolo»
    • Gent, Galleria Plus Kern «Intervention»
    • Cortaillod, Galleria Création
    • Parigi, Parc Floral, 7° Biennale di Parigi «Intervention: MOI»
    • Ginevra, Museo d'arte e storia «3° Salone della Jeune Gravure Svizzera»
  • 1972 Parigi, Grand Palais "«31 Artisti svizzeri Contemporanei»" & Museo d’arte moderna della città «salon de mai»
    • Aix-en-Provence, Relais Culturel «Expo 500»
    • Milano, La Rotonda, via Besana «Giovane Arte Svizzera»
    • Montreux, Galleria Impact «Espace Situation 72»
    • Olten, Stadthaus «Junge Schweizer Kunst»
    • Losanna, Museo cantonale delle Belle Arti, museo sperimentale III «Implosion»
    • Bochum, Städtisches Museum, Lubecca & Graz: esposizione itinerante «Profile X», l'Arte in Svizzera oggi
    • Kassel, «Documenta 5, mini museo di Herbert Distel»
    • Tel-Aviv, Museo d’Arte Moderna «Contemporary Swiss Art»
    • Bâle, Kunsthalle «11 artisti della Svizzera Romande»
    • Ginevra, Museo Rath «La Blessure» & Museo d'arte e storia: «Xylon VI»
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  • 1973 Helmhaus Zurigo, Kunsthalle Bâle, Palazzo Ciani Lugano, Museo delle Belle Arti Losanna: esposizione itinerante «Tell 73»
    • Schaffhouse, Museum zur Allerheiligen «Kunstmacher 73»
    • Locarno, Edizioni Lafranca
    • Benneville Pines (USA), Gallery Program «Young Swiss Artists»
    • Omaha, Nebraska (USA), Joslyn Art Museum «Young Swiss Artists»
    • San Diego, California (USA) «Fluxus West: New Swiss Art»
  • 1974 «Ambiante 74» a Winterthour, Kunstmuseum; Ginevra, Museo Rath; Lugano, Villa Malpensata
    • Ginevra, Place du Perron, sculture in città, 17 artisti svizzeri: «Cosmologie»
    • Ginevra, Museo dell'Ateneo «Autobiographie» (concorso Boris Umanski)
    • San Diego, California (USA) «Fluxus West»
    • Aarau, Aargauer Kunsthaus «Schweiz im Bild der Schweiz»
  • 1975 Parigi, Porte de la Suisse «Jeune Gravure suisse»
    • Bienne, 6° esposizione di scultura svizzera en plein air
    • Fribourg, Svizzera, Galleria RB: «Disegno svizzero e gravure, edizioni Lafranca»
    • Avignon, Palazzo des Papes: partecipazione svizzera al Festival
    • Châlon-sur-Saône, Maison europea della fotografia: «Fotografia come Arte - Arte come Fotografia»
  • 1976 Brème, Kunsthalle
    • Kassel, Fotoforum der Gesamthochschule: «Fotografia come Arte - Arte come Fotografia»
    • Zurigo, Helmhaus «Artisti di Ginevra»
    • San Diego, California (USA), «Photodocumentary exhibition»
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  • 1977 Zurigo, Kunsthaus (o Helmhaus?) «Pittura e Fotografia im Dialog»
    • Ginevra, Museo d'Arte e Storia: acquisizioni e dons (MAM)
    • Parigi, Grand Palais, FlAC galeries Renée Ziegler e Bonnier
    • Locarno, Palazzo Sopracenerina (edizioni Lafranca)
    • Tokyo, Galleria Odakyu & Coire, Bündner Kunstmuseum «Die Alpen in der Schweizer Malerei»
  • 1978 Winterthur, Kunstmuseum «3° Biennale dell'Arte Svizzera»
    • Ascona-Brissago «Monte Verità»
    • Ginevra, Museo Rath «Il disegno in Svizzera 1978 (la nuova generazione)»
    • Zurigo Helmhaus, Museo cantonale delle Belle Arti Losanna, Villa Malpensata Lugano: esposizione itinerante «Collezione Banca du Gothard 1979»
  • 1979 Pfäffikon, Seedamm-Kulturzentrum «30 junge Schweizer Plastiker»
    • Zoug, «Kunst auf dem Wasser»
    • Zurigo, Strauhof, «Schweizer Radierer»
    • Auvernier, Galleria Numaga
    • Losanna, Teatro di Beaulieu (vendita aux enchères en faveur dei bambini di «Terre des Hommes»)
    • Stoccarda, Künstlerhaus, «Other Child Book»
    • Maastricht, Stadsbibliotheek, «Other Child Book»
    • Heidelberg, 1° Biennale de la gravure europea
    • Bâle, ART/79
  • 1980 Ginevra, Museo Rath, «Artisti di Ginevra»
    • Pfäffikon, Seedamm-Kulturzentrum «Preisträger der Wettbewerbausstellung 30 junge Schweizer Plastiker»
    • Zurigo, Kunsthaus, «Schweizer Museen»
    • Aargauer Kunsthaus Aarau, Wilhelm-Hack. Museum Ludwigshafen am Rhein, Kunsthalle Kiel, Ulmer Museum Ulm: esposizione itinerante «Bon à tirer»(Edizioni Atelier Lafranca)
    • Bienne, 7° esposizione di scultura svizzera en plein air
    • Tiroler Kunstpavillon Innsbruck, Modern Art Galerie Vienna (Austria), Kärntner Landesgalerie Klagenfurt: esposizione itinerante «Zeichnungen von 13 Schweizer Bildhauer»
    • Losanna, Museo cantonale delle Belle Arti, «Musei svizzeri»
    • Ginevra, Museo Rath, «Il disegno svizzero 1970-1980»
    • Tel Aviv, Museo d'Arte Moderna, «Il disegno svizzero 1970-1980»
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  • 1981 Duisbourg, Wilhelm Lehmbrück Museum
  • 1982 Zoug, Kunstmuseum, «Scultura di Pietra»
    • Vira-Gambarogno, 3° esposizione svizzera di scultura en plein air
    • Granges, «Gravure Suisse»
  • 1983 Zurigo, Società di Banche Svizzere: esposizione itinerante «Schweizer Bildhauer»
    • Zurigo, ETH, «Materie + Form»
    • Berna, Palazzo Federale, «Scultori della Svizzera Italiana»
  • 1984 Baden, Trudelhaus
    • Ginevra, Museo dell'Ateneo «Collezione André L'Huillier»
    • Zoug, Kunstmuseum, «Neue Schweizer Graphik»
    • Mainz, Gutenberg-Museum, (Edizioni Atelier Lafranca)
    • Aarau, Aargauer Kunstmuseum, «Utopia e Vision»
    • Bruxelles, Palazzo delle Belle Arti, «L'Arte e il Tempo»
  • 1985 Monaco, Münschnerstadt Museum, «Das Aktfoto»
    • Ginevra, Museo Rath, «L'Arte e il Tempo»
    • Mannheim, Kunsthalle, «L'Arte e il Tempo»
    • Mendrisio, Museo d'Arte, «Carta e Stampa d'arte»
    • Môtiers, esposizione Svizzera di Scultura «Cosmogonie»
    • Auvernier, Galleria Numaga: esposizione di scultura
    • Zoug, Kunstmuseum, esposizione «Objekt-Kunst
  • 1986 Bologna, Partecipazione Svizzera alla Fiera Internazionale dell'Arte
    • Viège, Esposizione di Scultura en plein air «repères»
    • Parigi, FlAC 86 presentazione della galleria Renée Ziegler, Zurigo
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  • 1987 Yverdon-Les-Bains, Galleria dell'Hotel-de-Ville «Des Corps en décors»
    • Tokyo, Meguro Museum of Arts, «Swiss Artist in Residence in Japan»
    • Parigi, Galleria Maximilien Guiol, «Editions»
    • Bâle, ART/87, presentazione dello Studio d'Arte Contemporanea Dabbeni, Lugano
  • 1988 Lugano, Studio d'Arte Contemporanea Dabbeni, «Opera e Spazio»
  • 1989 Parigi, Galleria Lahumière «In 3 Dimensioni» Sculture di Gianfredo Camesi, Floris e d'Imbleval
    • Dietikon, esposizione di sculture «Eisen 89»
    • Môtiers, esposizione Svizzera di Scultura
    • Zoug, Kunstmuseum, «Holz (scultura)»
    • Saint-Gall, Textilmuseum
  • 1990 Bad Ragaz «Passagen Skulpturen in Bad Ragaz 1990»
    • Vira-Gambarogno, esposizione nazionale di scultura en plein air «V 90»
  • 1991 Ginevra, Galleria Bonnier, «Un Tocco Svizzero»
    • La Neuveville, Galleria Noëlla G, «Sculture nel parco, Disegni di scultori»
    • Martigny, Fondazione Gianadda, «Scultura Svizzera 1960 – 1991»
    • Wettingen, «Kunst Weg»: «Cielo - Terra – Cielo», scultura monumentale
    • Bellinzona, Castel Grande, «Collezione Marguerite Arp»
    • Münster, Westfälisches Landmuseum, «Collezione Marguerite Arp»
  • 1992 – 1993 Gênes, Museo San Agostino, «Paradigmi della frammentazione nell'arte Svizzera»
    • Ginevra, Museo Rath, «Collezione del museo d'Arte e Storia e dell'AMAM»
    • Zurigo, Villa Meier-Severini, «Collezione Dr. Hans Koenig»
    • La Neuveville, Galleria Noëlla G, «Arti al Plurale»
Λ
  • 1993 Bex, 5° esposizione d'arte en plein air «Bex e Arts 93: Mise en scène»
    • Pfäffikon, Seedamm-Kulturzentrum «Moderne Kunst – Unsere Gegenwart»
  • 1994 Zurigo, Villa Meier-Severini
    • Bâle, ART/94
  • 1995 Berna, Rosengarten
    • Ginevra, Museo d'arte moderna e contemporanea
    • Vevey, Museo Jenisch
    • Parigi, Cirque d'hiver
  • 1996 Bex, 6° esposizione d'arte en plein air «Bex e Arts 96: Babylone»
  • 1997 Lustenau-Widnau, esposizione d'arte en plein air «Rhein-Art 97»
    • Engelberg, Tal Museum
    • Emmen, Galleria Gersag
  • 1998 Ginevra, Galleria Bonnier «Peintures! Peinture» Gianfredo Camesi e Pierre Haubensak
  • 2000 Prangins, Museo nazionale svizzero Château de Prangins «NET ART» dipinti, sculture installations e tapisseries d'Aubusson
  • 2002 Bex, 8° esposizione d'arte en plein air «Bex e Arts 2002: Noces»
  • 2004 Chêne-Bougerie, esposizione d'arte en plein air «L'acqua e le bois»
Λ
  • 2005 Bex, 9° esposizione d'arte en plein air «Bex e Arts Expo 05: Il gusto del sel»
  • 2005 - 2006 Wettingen, esposizione d'arte en plein air «Kulturweg Limmat» (fino Giugno 2006)

[modifica] Pubblicazioni

Λ Sommario [< Collectives] [Cataloghi d'esposizione >]

[modifica] Cataloghi d'esposizione

Λ Sommario [< Pubblicazioni] [Libri >]
  • 1973 Dipartimento federale dell’interno, sezione belle arti e monumenti storici, Berna, esposizione dans le cadre della XII Biennale di Sao Paulo. - con un testo di [10] Charles Goerg Dimensione unica (FR)
  • 1977 Baden, esposizione al Trudelhaus - con un testo di Angela Köhler La fotografia nell'Opera di Gianfredo Camesi.
  • 1979 Zurigo, esposizione alla Galleria Renée Ziegler - con un testo di Peter Killer Zellenkreuzmalereien.
  • 1980 Zurigo, esposizione alla Galleria Renée Ziegler - con un testo di Angela Köhler Blankenstein 74.
  • 1984 Parigi, esposizione alla Galleria Maximilien Guiol - con un testo di Gianfredo Camesi Visibile - Invisibile.
  • 1985 [1] Ginevra, Museo Rath e Mannheim, Kunsthalle Cosmogonie 0 - 1 - 0, Il Teatro dei Segni.
  • 1987 Tokyo, Meguro Museum of Arts LAMBDA.
  • 1988 [2] cahier d’artiste édité da Pro Helvetia, esposizione al Centro culturale svizzero di Parigi «LAMBDA, Spazio Psico-Biodinamico». - con un testo di Hans-Jürgen Buderer De l’Atelier allo Spazio-Luogo, il tempo di una esposizione.
  • 1991 Parigi, esposizione alla Galleria François Mitaine «Cosmogonie Terrestre» - con il testo di Henri-François Debailleux
  • 1997 Cureglia,[3] IV Biennale SPSAS d’arte all’aperto «Vacuité» - con i testi di: [11] Walter Tschopp Opera Totale (IT) e [12] Michel Baudson L’osservatorio metafisico di Cureglia (FR) (IT) .
  • 2000 Cevio, esposizione al Museo di Vallemaggia «Spazio Misura del Tempo, Ritratti della Valle» - con i testi di: Walter Tschopp Retour à la nature de soi; o: les fissures della conoscenza dell’altro (IT) (FR) (DE) e Claudio Guarda.
  • 2002 Lugano, Galleria Officina arte «Vacuité Terrestre» - con i testi di: Hans Christoph Von Tavel Vacuité terrestre (IT) (DE) e Claudio Guarda Vacuité terrestre: l’arte come forma del pensiero e progetto di vita (IT) (DE).

[modifica] Libri

Λ Sommario [< Cataloghi d'esposizione] [Opere specializzate >]
con i testi di:
Jean Luc Daval Camesi, autoritratto nello specchio degli altri.
Claudio Guarda Di fronte e di là dalla montagna: le origini di Camesi.
Volker Schunck Die intelligible Form der Materie. Zum Skulpturalen Werk von Camesi.
Hans Christoph Von Tavel Bericht über Vacuité. Sotto il segno del colore.
Walter Tschopp (conservatore del Museo d'arte e storia, Neuchâtel) Au-delà des avant-gardes.
Marc-Olivier Wahler Anamorphose.
Gianfredo Camesi Vacuité.

[modifica] Opere specializzate

Λ Sommario [< Libri] [Films >]
  • 1971 OPUS International No 24/25 Action quattro elementi: Fuoco-Acqua-Terra-Aria
  • 1973 DU Nr. 5, Maggio 1973, p. 345-351. Riproduzioni di 7 disegni originali della serie «Veduten aus Menzonio»
  • 1975 SKIRA Annuel, Art actuel No 1, p.48. Testo di Jean-Luc Daval Dans le courant de l’art conceptuel
  • 1975/76 Spektrum Dez./jan. Riproduzione di un disegno, Menzonio 1972
  • 1976 WERK/OEUVRE Nr.7/8. Couverture, riproduzione di un disegno originale (Menzonio 1975)
  • 1978 REVUE + - 0 No 21-22, p.48-49, Extra Biennale di Venezia 1978. Riproduzioni di fotografie originali, «Dimensione Unica - Transmutation Forme de Terre»
    • SKIRA Annuel, Art actuel No 4, p.113. Testo di Jean-Luc Daval
  • 1987 Rivista d’arte e di Cultura - Temporale No 13, Galleria d'Arte contemporanea Dabbeni, Lugano. Tiziano e Stefano Dabbeni: Dialogo con Gianfredo Camesi
    • Couverture del programma del Festival di Musica classica di Montreux-Vevey
  • 1988 Rivista d’arte e di Cultura - Temporale No 14, p. 75, Galleria d'Arte contemporanea Dabbeni, Lugano. Testo di Tiziano Dabbeni: L’artista e lo spazio
  • 1989 Rivista d’arte e di Cultura - Temporale No 21, p. 14, Galleria d'Arte contemporanea Dabbeni, Lugano. Testo di Jean-Luc Daval: LAMBDA
  • 1991 TROU VIII, aprile 1992. Riproduzioni di 21 pagine originali, disegni, testi e fotografie Edizioni della Prévôté SA, Moutier Suisse
    • Künstlerverzeichnis der Schweiz 1980 - 1990 Svizzera. Institut für Kunstwissenschaft
  • 1992 magazine VOIR febbraio, p. 4. Testo di Laurence Carducci: Gianfredo Camesi - «Les Terrestres»

[modifica] Films

Λ Sommario [< Opere specializzate] [Vedere anche >]

Sono stati girati diversi films che trattano dell’opera o delle esposizioni di Gianfredo Camesi:

  • 1969 Amsterdam, esposizione allo Stedelijkmuseum; «22 giovani artisti svizzeri»
  • 1978 nell’atelier di Fontenay-aux-Roses, autour de l’œuvre «Spazio – Misura del Tempo»
  • 1985 in occasione dell’esposizione «Cosmogonie 0 – 1 – 0, Il Teatro dei Segni» al Museo Rath di Ginevra. Girato a Ginevra e Menzonio.
Regia di François Jaquenod. Realizzato per la Televisione svizzera romande; "Ticket de Première".
  • 1988 a Tokyo, dans le cadre del programma «Swiss Artists in Residence» , esposizione al Meguro Museum of Arts.
Regia di Makoto Teramoto, Tokyo.
  • 1997 «Camesi - Il teatro dei segni» , film di Adriano Kestenholz,   www.alephfilm.ch   texte (IT) realizzato in occasione di Cureglia, Biennale SPSAS d’arte all’aperto. Produzione Aleph Film/TSI Televisione Svizzera Italiana. Questo film è stato presentato alle Giornate Cinematografiche de Soleure ainsi qu'au 16° Festival Internazionale del Film sull'Arte di Montréal.


[modifica] Vedere anche

Λ Sommario [< Films] [titolo >]

[modifica] Fonti

Le fonti della biografia e des autres données factuelles dell’articolo provengono da:

  1. catalogo dell’esposizione al Museo Rath di Ginevra e alla Kunsthalle di Mannheim «Cosmogonie 0 - 1 - 0, Il Teatro dei Segni», 1985.
  2. catalogo dell’esposizione al Centro culturale svizzero di Parigi «LAMBDA, Spazio Psico-Biodinamico» Pro Helvetia, 1988.
  3. catalogo dell’esposizione Cureglia, Biennale SPSAS d’arte all’aperto, 1997.
  4. Camesi, monografia Benteli Verlag Bern édité in occasione della retrospettiva di Neuchâtel, 1994.
5. e da diversi cartelli d'invitazioni.

[modifica] Note

  • ^ [1] Centro ecumenico di Langendorf costruito da: Manuel Pauli, architetto, Zurigo
  • ^ [2] Complesso polivalente «Mittenza» costruito da: Fritz Schwarz, architetto, Zurigo
  • ^ [3] Nuova scuola Politecnica Federale a Ecublens (EPFL) costruita da: Werner Gantenbein, architetto, Zurigo
  • ^ [4] Maison «Mon Repos» a La Neuveville costruita da: Alain Tschumi, architetto, Bienne
  • ^ [5] Nuova biblioteca Municipale della Città a Ginevra costruita da: Favre & Guth, Delacombaz, architetti, Ginevra
  • ^ [6] Nuova imprimerie du «Démocrate» a Delémont costruita da: Alain Tschumi, architetto, Bienne
  • ^ [7] Le papier «fait main» è fabbricata artigianalmente a base di chiffons da François Lafranca a Colinasca, piccolo paese della vallemaggia au Tessin. Gianfredo Camesi ne fa uso frequentemente.
  • ^ [8]^ [11] Walter Tschopp: Conservatore del dipartimento delle Arti plastiche. Museo d'arte e storia di Neuchâtel.
  • ^ [9] Hans Christoph Von Tavel: Conservatore al Kunstmuseum di Berna.
  • ^ [10] Charles Goerg: Membro della Commissione federale delle belle arti, Ginevra.
  • ^ [12] Michel Baudson: Presidente dell'associazione belga dei critici d'arte (a.i.c.a.).

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