Giancarlo Giannini
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Giancarlo Giannini (La Spezia, 1 agosto 1942) è un attore, doppiatore e regista italiano di fama internazionale.
Tra i più dotati ed apprezzati attori del panorama italiano, ha alle spalle una lunga e ricca carriera, durante la quale ha saputo interpretare un'ampia gamma di personaggi, diversissimi tra loro, grazie alla sua straordinaria versatilità, che gli ha consentito di passare dal proletario al boss mafioso, dalla commedia al dramma, utilizzando anche numerosissimi dialetti.
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[modifica] Biografia
[modifica] Gli inizi
Nato alla Spezia il 1 agosto 1942, si trasferisce con la famiglia a Napoli a dieci anni; qui si diploma come perito elettronico. Si trasferisce poi a Roma, dove studia recitazione all'Accademia d'Arte Drammatica Silvio D'Amico.
A Roma debutta a teatro a soli 18 anni con In memoria di una signora amica di Giuseppe Patroni Griffi, accanto a Lilla Brignone. Successivamente il regista Beppe Menegatti gli affida la parte del folletto Puck in Sogno di una notte di mezza estate di William Shakespeare. È proprio il teatro a regalargli i primi successi, soprattutto grazie al Romeo e Giulietta di Franco Zeffirelli, che entusiasma addirittura il pubblico raffinato dell'Old Vic di Londra, e con La lupa, sempre sotto la direzione di Zeffirelli, accanto ad Anna Magnani.
[modifica] L'esordio al cinema
Dopo essere apparso in numerose produzioni teatrali e televisive, nel 1965 esordisce nel cinema con una parte in Fango sulla metropoli di Gino Mangini. Seguono molte altre apparizioni, ma raggiunge la popolarità soltanto nel 1967, interpretando il ruolo del protagonista nello sceneggiato televisivo David Copperfield, adattamento del romanzo omonimo di Charles Dickens firmato da Anton Giulio Majano
Fondamentale in quel periodo è anche l'incontro con la regista italiana Lina Wertmüller, con la quale in futuro lavorerà più volte, che nel 1967 gli offre il suo primo ruolo da protagonista in Non stuzzicate la zanzara, ma non riesce ad imporsi fino al 1970, anno in cui interpreta Dramma della gelosia - Tutti i particolari in cronaca di Ettore Scola, nel quale inizia a tratteggiare la figura survoltata, mercuriale di sottoproletario che metterà a punto felicemente in pellicole successive.
[modifica] La collaborazione con Lina Wertmüller
Dopo altre prove di notevole interesse (è protagonista nel 1971 del thriller La tarantola dal ventre nero di Paolo Cavara e nel 1972 eccelle accanto ad Alain Delon in La prima notte di quiete di Valerio Zurlini), proprio dalla collaborazione con la Wertmüller nascono alcuni dei più celebri personaggi interpretati da Giannini, grotteschi e ironici; Mimì metallurgico ferito nell'onore (1972), Tunin in Film d'amore e d'anarchia, ovvero stamattina alle 10 in Via dei Fiori nella nota casa di tolleranza (1973), Pasqualino Settebellezze (1976), Fatto di sangue fra due uomini per causa di una vedova - si sospettano moventi politici (1978) e il marinaio Gennarino in Travolti da un insolito destino nell'azzurro mare d'agosto (1974), interpretato insieme a Mariangela Melato, con la quale formerà un altro fruttuso sodalizio artistico.
Questi ruoli gli portano il successo nazionale e internazionale e gli fanno guadagnare diversi riconoscimenti: riceve un Nastro d'Argento come miglior attore nel 1973 per Mimì metallurgico ferito nell'onore, il premio come miglior attore al Festival di Cannes del 1973 per con Film d'amore e d'anarchia) e una nomination all'Oscar come miglior attore protagonista nel 1977 per Pasqualino Settebellezze.
Con Lina Wertmüller è proprietario della Liberty Films.
[modifica] I lavori in Italia
Nel corso della sua lunga carriera, Giannini ha lavorato con molti dei migliori registi del panorama italiano; tra questi figurano Luchino Visconti (L'innocente, 1976), Sergio Corbucci (Il Bestione, 1974; Bello mio, bellezza mia, 1982), Mario Monicelli (Viaggio con Anita, 1979; I Picari, 1988; Il male oscuro, 1990), Dino Risi (Sessomatto, 1973 e per la televisione Vita coi figli, 1990) e Alberto Lattuada (Sono stato io, 1973).
Tra le sue migliori interpretazioni figurano anche quella del napoletano Salvatore Cannavacciuolo in Mi manda Picone (1984) di Nanny Loy, che gli vale il David di Donatello come miglior attore protagonista. Nel 1986 debutta nella regia con Ternosecco, da lui anche scritto e interpretato.
[modifica] I lavori all'estero
Molte anche le sue apparizioni nel cinema americano, tra cui Il segreto di Santa Vittoria (1969) di Stanley Kramer, l'episodio La vita senza Zoe diretto da Francis Ford Coppola in New York Stories (1989), Il profumo del mosto selvatico (1995) di Alfonso Arau, Hannibal (2001) di Ridley Scott, grazie al quale vince nuovamente il Nastro d'Argento come miglior attore non protagonista. Nel 1980 dà un'ottima prova in Lili Marleen di Rainer Werner Fassbinder, e nel 2002 è protagonista di Ti voglio bene Eugenio, diretto da Francisco Josè Fernandez, nei panni di un uomo affetto dalla Sindrome di Down. Nel 2004 appare in Man On Fire al fianco di Denzel Washington.
[modifica] Altri riconoscimenti
Nel suo palmarès, oltre ai premi già citati, troviamo altri tre David di Donatello (nel 1995 come miglior attore non protagonista in Come due coccodrilli di Giacomo Campiotti e nel 1996 e 2002 come miglior attore protagonista in Celluloide di Carlo Lizzani e Ti voglio bene Eugenio), altri due Nastri d'Argento (nel 1998 come miglior attore protagonista in La stanza dello scirocco di Maurizio Sciarra e uno, condiviso con tutto il cast artistico maschile, in La Cena di Ettore Scola) ed una Targa d'Oro dell'Ente David di Donatello (2000). Ha ricevuto un ulteriore Nastro d'Argento come miglior doppiatore maschile nel 1994 per aver prestato la voce ad Al Pacino in Carlito's Way di Brian De Palma.
[modifica] Il doppiaggio
Giannini ha doppiato numerosi celebri attori stranieri, tra i quali Jack Nicholson, Al Pacino, Michael Douglas, Gérard Depardieu, Dustin Hoffman (ne Il maratoneta), Ian McKellen (in Riccardo III), Ryan 'O Neal (in Barry Lyndon) e Leonard Whiting (in Romeo e Giulietta).
Stanley Kubrick in particolare si complimentò con lui per il doppiaggio a Jack Nicholson in Shining (1980).
[modifica] Vita privata
Nel 1967 ha sposato l'attrice e regista Livia Giampalmo, da cui ha avuto due figli, Lorenzo e Adriano (che ha debuttato come attore nel 2001 con il film vincitore a Locarno Alla rivoluzione sulla due cavalli di Maurizio Sciarra), e dalla quale ha poi divorziato. Dalla seconda moglie ha avuto altri due figli. Di uno dei suoi più celebri film, Travolti da un insolito destino nell'azzurro mare d'agosto (1974), è stato anche fatto un remake nel 2002, diretto da Guy Ritchie e interpretato da suo figlio Adriano accanto a Madonna.
[modifica] Le invenzioni
Giannini si diletta anche come inventore, con notevoli risultati, frutto anche probabilmente della passione giovanile per l'elettronica. Una delle sue opere è, per esempio, il giubotto pieno di gadget indossato da Robin Williams nel film del 1992 Toys - Giocattoli di Barry Levinson; l'attore statunitense all'epoca si dichiarò fiero di poter portare addosso, durante le riprese, l'idea di uno dei suoi attori preferiti, proprio Giancarlo Giannini.