Web - Amazon

We provide Linux to the World


We support WINRAR [What is this] - [Download .exe file(s) for Windows]

CLASSICISTRANIERI HOME PAGE - YOUTUBE CHANNEL
SITEMAP
Audiobooks by Valerio Di Stefano: Single Download - Complete Download [TAR] [WIM] [ZIP] [RAR] - Alphabetical Download  [TAR] [WIM] [ZIP] [RAR] - Download Instructions

Make a donation: IBAN: IT36M0708677020000000008016 - BIC/SWIFT:  ICRAITRRU60 - VALERIO DI STEFANO or
Privacy Policy Cookie Policy Terms and Conditions
Giacomo Medici - Wikipedia

Giacomo Medici

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

Medici alla spedizione dei mille
Ingrandisci
Medici alla spedizione dei mille

Giacomo Medici, patriota milanese, fu uno dei più valenti e costanti ufficiali del Garibaldi, comandante militare e poi prefetto in Sicilia, vittorioso generale dell’Esercito Regio nella Terza guerra di indipendenza, politico di spicco del nuovo Regno d’Italia.

Indice

[modifica] Gli esordi

Nato a Milano nel gennaio 1817. Esiliato nel 1836, combatte contro i Carlisti a Oporto fra il 1836 ed il 1840, assieme al padre emigrato con lui. In seguito fu a Londra dove conobbe Mazzini. Raggiunse Garibaldi a Montevideo nel 1846.

[modifica] La prima guerra di indipendenza

Quando giunsero notizie delle riforme di Pio IX e di Carlo Alberto, i due tornarono in Italia (prima a Nizza poi a Genova il 29 giugno 1848) sulla nave "Bifronte", ribattezza "Speranza". Nel 1848 suggerì a Garibaldi di recarsi a Milano ad offrire i suoi servigi al Governo provvisorio di Lombardia: i due giunsero a Milano il 14 luglio. Nei giorni seguenti organizzarono, nella caserma di S. Francesco, il "Battaglione Anzani" (dal nome del colonnello Francesco Anzani, già comandante in seconda della Legione Italiana di Montevideo, morto di malattia alcuni giorni prima in Genova) composto di volontari, al comando dello stesso Medici. Combattè col Garibaldi lungo l’intera campagna dei volontari in Lombardia, nel corso della guerra.

[modifica] La difesa della Repubblica Romana

Nel 1849 giunse a Roma con Garibaldi, alla guida della cosiddetta"Legione Medici", composta da circa trecento Lombardi, studenti o cadetti di famiglie nobili e benestanti. Quando il 28 giugno 1849 i Francesi dell’Oudinot attaccarono le posizione fuori dalle mura di Roma, poterono prendere Villa Corsini, il Casino dei Quattro Venti e Villa Pamphili: resiste solo l'avamposto del Vascello, presso Porta S. Pancrazio, alle porte del Vaticano, al comando del Medici. Il Governo della Repubblica Romana gli assegnò la medaglia d'oro al valore militare: un onere spartito con Garibaldi, Luciano Manara (per la difesa di Villa Spada) e Giacinto Bruzzesi (per la difesa dei Monti Parioli).

[modifica] La seconda guerra di indipendenza

Nel 1859 fu coinvolto, sin dall’inizio, nella organizzazione dei Cacciatori delle Alpi: il 20 marzo venne promosso Tenente Colonnello e messo a capo (insieme a Nicola Arduino) dei due depositi costituiti a Savigliano il 29 marzo e il 7 aprile e messo a capo del 2° dei due primi reggimenti dei Cacciatori delle Alpi, in linea già dal 24 aprile.

Scoppiata la Seconda guerra di indipendenza si distinse alla battaglia di Varese, partecipò alla battaglia di San Fermo e guidò l’avanguardia nelle Operazioni di Valtellina alla liberazione di Bormio (Operazioni di Valtellina (1859)).

[modifica] La spedizione dei mille

Giacomo Medici
Ingrandisci
Giacomo Medici

Il 4 maggio 1860 era lui a stipulare, in Torino alla presenza del notaio Gioachino Vincenzo Baldioli, il contratto con il quale Rubattino cedeva i due vapori Piemonte e Lombardo, con i quali venne compiuta la spedizione dei Mille. Il 9 giugno 1860 partì da Genova per la Sicilia a capo della seconda spedizione, a rinforzo dei Mille, con 930 volontari. Intercettato la sera del 10 dalla pirofregata borbonica Fulminante e rimorchiato a Gaeta, dove arrivò il giorno successivo. Il 14 luglio Il Medici e circa 2'000 volontari si reimbarcarono a Cornigliano per la Sicilia su navi battenti bandiera statunitense ed arrivarono il 17 a Castellammare del Golfo. Fu tra i capi militari della spedizione, sotto Garibaldi, insieme al Bixio, al Sirtori ed al Cosenz. Nel 1860 combattè alla battaglia di Milazzo, costrinse Messina alla resa dopo un assedio di otto giorni, fu alla battaglia del Volturno.

[modifica] La carriera militare nell’Esercito Regio

Unitosi all’Esercito Regio, fu nominato comandante militare delle piazza di Palermo, ove facilitò l’impresa garibaldina all’Aspromonte nel 1862 e si spinse a presentare una supplica al Re ed al Rattazzi perché non fermassero i volontari, come invece avvenne nella giornata dell’Aspromonte. Quando giunse prefetto (fra il 1865 ed il 1866) l’umbro Filippo Gualtiero egli condusse una serie di operazioni militari nelle quattro province della Sicilia occidentale. La durissima repressione produsse in sei mesi l’arresto di 2384 uomini e 180 donne nella sola provincia di Palermo. Nel febbraio del 1866 venne candidato al collegio di Messina, in contrapposizione a Giuseppe Mazzini, il quale era stato già eletto in regolare consultazione, annullata d’imperio dal Governo. E perse.

[modifica] La terza guerra di indipendenza

Nel 1866 comandò una colonna dell’Esercito Regio in una una brillante avanzata da Padova, lungo la Valsugana, sino alle porte di Trento (Invasione del Trentino (Medici - 1866)). Per i suoi meriti venne nominato Grande Ufficiale dell’Ordine Militare d’Italia.

[modifica] La prefettura di Palermo

garibaldi e Medici dal Re
Ingrandisci
garibaldi e Medici dal Re

Nel 1868, in seguito alla dura repressione operata dal generale Cadorna della rivolta di Palermo del 1868, ritornò a Palermo come prefetto: era dotato di poteri insolitamente ampi e, soprattutto, della piena fiducia del Re. Vi restò sino al 1873. Egli venne accusato di aver autorizzato accordi con la mafia, specie a causa della grande prossimità al questore Albanese, divenuto per la pubblica opinione un alleato della mafia al punto da essere fatto oggetto di mandato di cattura dal procuratore del Re, poi dimissionario, Diego Tafani. A Palermo conobbe e sposò la nobile inglese Lady Ingham, vedova del primo marito Lord Ingham-Withaker (il cui nonno aveva inventato il vino marsala) e proprietaria del palazzo più tardi trasformato nell’attuale Grand Hotel et Des Palmes, in Via Roma a Palermo.

[modifica] La carriera politica

Venne nominato dal Re senatore nel 1870 e, nel 1876, promosso a Marchese del Vascello e Primo Aiutante di Campo del Re.

Nonostante il marcato avvicinamento alla casa di Savoia, egli continuò a riscuotere credito presso i repubblicani: ancora il 30 gennaio 1875, quando Garibaldi fece al re Vittorio Emanuele II, era accompagnato proprio dal Medici.

Morì a Roma, il 9 marzo 1882.

Altre lingue
Our "Network":

Project Gutenberg
https://gutenberg.classicistranieri.com

Encyclopaedia Britannica 1911
https://encyclopaediabritannica.classicistranieri.com

Librivox Audiobooks
https://librivox.classicistranieri.com

Linux Distributions
https://old.classicistranieri.com

Magnatune (MP3 Music)
https://magnatune.classicistranieri.com

Static Wikipedia (June 2008)
https://wikipedia.classicistranieri.com

Static Wikipedia (March 2008)
https://wikipedia2007.classicistranieri.com/mar2008/

Static Wikipedia (2007)
https://wikipedia2007.classicistranieri.com

Static Wikipedia (2006)
https://wikipedia2006.classicistranieri.com

Liber Liber
https://liberliber.classicistranieri.com

ZIM Files for Kiwix
https://zim.classicistranieri.com


Other Websites:

Bach - Goldberg Variations
https://www.goldbergvariations.org

Lazarillo de Tormes
https://www.lazarillodetormes.org

Madame Bovary
https://www.madamebovary.org

Il Fu Mattia Pascal
https://www.mattiapascal.it

The Voice in the Desert
https://www.thevoiceinthedesert.org

Confessione d'un amore fascista
https://www.amorefascista.it

Malinverno
https://www.malinverno.org

Debito formativo
https://www.debitoformativo.it

Adina Spire
https://www.adinaspire.com