Geb (Forgotten Realms)
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Divinità di Dungeons & Dragons | |
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Geb | |
Titolo(i) | Signore della Terra, Re dei Ricchi sotto la Terra, Padre sotto i Cieli e le Sabbie |
Piano di esistenza | Heliopolis |
Divinità (Potere) | Minore |
Allineamento | Neutrale |
Aree di influenza | Terra, Minatori, Miniere, Risorse minerarie |
Superiore | Nessuno |
Geb è una divinità immaginaria appartenente all'ambientazione Forgotten Realms per il gioco di ruolo fantasy Dungeons & Dragons. È una divinità minore del pantheon mulhorandi.
Il suo simbolo è una catena montuosa.
Nel Thay è conosciuto come "Gebthant" e nell'Unther come "Gebakotep".
La sua arma preferita è il Manto di Pietra, un bastone ferrato.
In D&D Terza Edzione i suoi domini sono: Artigianato, Caverne, Protezione, Terra.
In AD&D Seconda Edizione le sue sfere maggiori sono: Astrale, Elementali della Terra, Evocazione, Guardiano, Guarigione, Interdizioni, Protezione, Tempo, Tutte; le sfere minori sono: Combattimento, Creazione, Elementali del Fuoco, Elementali della Terra, Elementali dell'Acqua.
Nella cosmologia AD&D il suo piano di esistenza è il Piano Elementale della Terra.
È probabilmente ispirato al dio della mitologia egizia Geb.
Indice |
[modifica] Caratteristiche
Geb, il dio che rappresenta la terra, è una fra le divinità più vecchie. È il primogenito di Shu e Tefnut, due divinità discendenti direttamente da Re. Ha amato la sorella Nut, che rappresenta il cielo (i due erano "abbracciati") e insieme hanno dato alla luce quattro figli: Isis, Nephthys, Osiris e Set; Geb e Nut sono stati successivamente separati da Re. Il dio ha un carattere duro e deciso ma anche curioso, e ama l'umorismo. Tende a parlare a voce bassa (per enfatizzare le parole, colpisce il suolo con il suo bastone, provocando lievi terremoti), con cautela, senza lasciar trasparire le emozioni, anche se si nota un lieve cambiamento nel suo sguardo quando si arrabbia o quando viene a conoscenza della scoperta di miniere di gemme o di nuovi filoni.
[modifica] Manifestazioni
Geb appare come un grande guerriero Mulhorandi dalla pelle marrone scuro (tonalità simile al colore della nuda terra) e dal fisico scolpito nella roccia. Ha gli occhi rossi e una leggera barba intrecciata dello stesso colore della pelle. Indossa un kalasaris con sfumature dei colori della terra, una corona dorata di Mulhorand e bracciali dorati che gli fasciano i bicipiti. Quando qualche squadra di minatori a lui fedele è in pericolo, può manifestarsi come una crepa che si apre nelle pareti o sottoforma di un grosso topo marrone che fugge; quando dispiaciuto può provocare forti terremoti o manifestarsi come un elementale della terra quando desideroso di guidare i propri seguaci.
[modifica] Essero Chierico di Geb
Per poter far parte della chiesa di Geb è necessario essere di razza umana e di estrazione mulhorandi; difficilmente si riesce a diventare chierico senza ereditare la carica, così la maggioranza dei chierici di Geb fa parte della Dinastia Gebthant, costituita dalla discendenza delle incarnazioni mortali del dio (per questo il loro numero è estremamente limitato), anche se, dal Periodo dei Disordini in poi, anche nani e gnomi fedeli sono stati ammessi nella gerarchia ecclesiastica. I chierici devono amare la terra e le sue profondità così come le sue alte catene montuose (in questo sono molto simili ai nani). Devono tentare di scoprire nuove miniere ed aiutare i minatori, così come punire i ladri; ma devono farlo per mostrare agli abitanti della superficie le meraviglie di Geb, non per avidità o cupidigia. Ogni sera, il chierico deve trovare una gemma o un minerale prezioso e seppellirlo pregando (rituale del Dono nascosto); al mattino lo disseppellirà per offrirlo a Geb durante la recitazione delle preghiere mattutine (rituale della Gioia della Generosità).
Generalmente passano la maggior parte del loro tempo supervisionando le attività minerarie o le attività di forgiatura.
I chierici rasano completamente la testa e vi dipingono tre cerchi blu per indicare che sono chierici, oltre che dipingere la pelle del corpo con un leggero strato di pigmento marrone scuro; mantengono una leggera barba. Vestono con kalasiris bianchi e sopra un grembiule da fabbro. Le armature e le protezioni sono spesso incastonate di gemme e fatte di metalli preziosi.
Il primo giorno di Mirtul i chierici celebrano la Scoperta, mentre l'ultimo giorno di Nightal ricordano coloro che sono morti lavorando sottoterra (per l'occasione viene sbarrato l'ingresso di una miniera abbandonata).
I templi dedicati a Geb sono sempre costruiti nel sottosuolo. Molti tempietti e nicche votive sono sistemate dai minatori all'ingresso delle miniere.
La Confraternita del Piccone è una corporazione di minatori affiliata alla chiesa.
Simbolo sacro: un piccone in miniatura.
[modifica] Bibliografia
- Boyd, Eric L. Powers & Pantheons. TSR, 1997. ISBN 078690657
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