Fulmine globulare
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I fulmini globulari sono un fenomeno luminoso dell'atmosfera. Consistono in "sfere" di diametro variabile, ferme o in movimento con velocità variabili, e si possono notare durante i temporali, anche se sono documentati fulmini globulari apparsi in condizioni di assenza di temporali. La loro formazione è stata dettagliatamente descritta da Nikola Tesla il 3 marzo 1904.
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[modifica] Premessa
I "Fulmini Globulari", in inglese "Ball Lightning" o BL, in tedesco "Kugelblitz", sono un fenomeno atmosferico interessante e ancora poco compreso. Di tutti le manifestazioni energetiche che prendono forma nella troposfera è uno dei più misteriosi, nonostante venga studiato da circa 160 anni. Nonostante ciò si sta ancora lavorando a una teoria fisica soddisfacente in grado di spiegarli. Sono stati un po' trascurati come argomento di ricerca, ma negli ultimi 10 anni si è ritornato a studiarli dal punto di vista teorico, sperimentale e osservativo. Si sono tenuti due simposi internazionali sull'argomento, uno nel 1988 e l'altro nel 1990 ed è stato creato un "Comitato Internazionale per lo studio dei BL".
In Italia la ricerca sui fulmini globulari è quasi assente, mentre il fenomeno è molto considerato all'estero. Tuttavia recentemente è stato pubblicato per la prima volta in Italia un libro a carattere introduttivo sull'argomento.
[modifica] Esistono i fulmini globulari?
Molti dati sono relativi a osservazioni occasionali del fenomeno, anche se in almeno un caso è già stato possibile fotografarlo, anche se accidentalmente.
Ha nuociuto ad un approccio scientifico privo di preconcetti il fatto che il fenomeno ha alimentato in passato le più bizzarre credenze popolari (fantasmi, UFO, apparizioni eteriche, ed altro ancora), cosa che aveva addirittura indotto alcuni scienziati a negarne l'esistenza, riconducendoli a illusioni ottiche o crisi nervose.
Questo atteggiamento è però ormai superato, dato che è stata verificata la visione contemporanea di questi fenomeni da parte di più persone, sono state trovate tracce fisiche lasciate sugli oggetti circostanti, e come detto è stato addirittura possibile fotografarne uno.
Un esempio eclatante delle prove a sostegno dell'esistenza del fenomeno è stata l'apparizione di un fulmine globulare nel Cavendish Laboratory.
I fulimi globulari sono perciò un reale fenomeno fisico di cui non si conoscono cause e effetti, tranne quelli osservati.
[modifica] Caratteristiche
Il loro diametro può variare tra i 2 cm e i 10 m ma generalmente sono di 20 - 50 cm. Hanno il bordo un po' sfumato e al loro interno a volte è presente un nucleo più chiaro. Rimangono visibili da pochi secondi a qualche minuto, con molte eccezioni. Il loro colore varia dal rosso, arancio, giallo, bianco e blu, che sono i colori più frequenti. La luminosità è simile a una lampadina da 75 - 100 watt e questo consente di vederli anche durante le ore diurne. La loro scomparsa è caratterizzata da un affievolimento della loro luminosità, ma possono anche scomparire improvvisamente con una esplosione e facendolo lasciare un caratteristico odore di zolfo e/o di ozono, simile a quello che si origina da scariche elettriche in aria libera.
Un fulmine globulare può passare attraverso pareti e finestre senza danneggiarle e in genere ruota attorno al proprio asse. Si possono materializzare in aerei ad alta quota, all'interno di edifici oppure all'aria aperta. Molto raramente appaiono in sequenza. I fulmini globulari si muovono in modo molto più vario delle altre manifestazioni atmosferiche luminose. I fulmini globulari seguono percorsi segmentati (zig-zag) e manifestano repentine variazioni di quota.
Si può stimare l'energia interna media pari a 160 kJ e una densità media di energia pari a 25 J per cm3 compatibile con una sorgente energetica di tipo chimico.
[modifica] Voci correlate
[modifica] Collegamenti esterni
[modifica] Bibliografia
- Albino Carbognani, I fulmini globulari, Macro Edizioni, gennaio 2006.