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Filarmonica Colloredo di Prato - Wikipedia

Filarmonica Colloredo di Prato

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

Foto ufficiale dopo il concorso di Bertiolo
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Foto ufficiale dopo il concorso di Bertiolo

La Filarmonica Colloredo di Prato è la banda musicale dell'omonimo paese di Colloredo di Prato, sito nelle vicinanze di Udine, in Friuli.

Indice

[modifica] Presentazione

Colloredo di Prato è un piccolo paese in provincia di Udine che conserva ancora con orgoglio e fierezza l’anima popolare. In esso la Filarmonica nasce nel lontano 1893 quando un gruppo di intraprendenti pionieri sorretti dall’allora parroco del paese si cimenta nell’arte musicale. Ben presto la banda assume consistenza e considerazione tanto che nel 1926, al Primo Concorso Bandistico Udinese, si classifica al primo posto nella competizione di seconda categoria. Accompagnata dalle vicende del secolo scorso, la società nel 1982 varca per la prima volta i confini alla volta di Mulhouse in Francia; seguono altre trasferte presso Bösel in Germania, quindi in Cecoslovacchia, Svizzera, Jugoslavia, Francia, Austria e, in ben due occasioni, Svezia: nel 2005 infatti dopo un lungo viaggio ha di nuovo riportato la propria musica nella capitale svedese. Nella comunità la sua presenza è ancora motivo di ritrovo, solennità e orgoglio: oltre ad accompagnare processioni e manifestazioni ufficiali infatti propone e organizza numerosi incontri culturali ed iniziative, fra le quali le più importanti sono senza dubbio la manifestazione estiva “Tradizioni e Musica” e il concerto di Natale con incasso devoluto in beneficenza, appuntamento ormai classico per l’intera comunità. Notevole l’attività sull’intero territorio regionale, dalle sfilate di inizio anno ai carnevali in giro per la regione, alle processioni estive fino ai concerti in collaborazione con enti pubblici ed altre formazioni bandistiche. Numerosi i successi ed i riconoscimenti anche in tempi più recenti, come si può vedere nella sezione apposita. Attualmente la Filarmonica conta su circa sessanta elementi la cui età spazia dai 13 ai 78 anni, diretti dal maestro Fulvio Dose e presenta un repertorio che spazia dal genere classico al moderno, dalle colonne sonore ai brani di musica leggera.

[modifica] Riconoscimenti

  • 1926 Primo posto in seconda categoria al Primo Convegno Bandistico Friulano di Udine
  • 1994 Primo posto in seconda categoria al I concorso regionale di Bertiolo
  • 1996 Primo posto in categoria Concerto e Primo posto assoluto al Concorso Internazionale di Bösel (Germania)
  • 2002 Primo posto in categoria Assegnazione al V Concorso Nazionale di Bertiolo
  • 2006 Secondo posto in Terza Categoria al VII Concorso Nazionale di Bertiolo

[modifica] Il Corso di Orientamento Musicale

Il corso di orientamento musicale é organizzato ogni anno dalla società e si rivolge a bambini e ragazzi con l’obiettivo di farli crescere insieme alla musica. I primi corsi si tennero a fine anni '70, principalmente tenuti dal maestro o da un suo aiutante, che si occupava dell'insegnamento di ogni strumento, e gli allievi erano poche unità. Nel tempo il corso si è evoluto e diversificato: ad oggi gli iscritti superano abitualmente la sessantantina di allievi mentre gli insegnanti sono una decina. I corsi, che iniziano a settembre per concludersi a giugno con il saggio degli allievi, sono strutturati nei seguenti insegnamenti:

[modifica] Masterclass

Il masterclass si propone a chiunque voglia approfondire la conoscenza del proprio strumento musicale. Organizzato per la prima volta nel 2006 (8-10 settembre), il II Masterclass Brass & Saxophones ha visto la presenza di 26 allievi sotto la guida dei maestri Davide Simoncini, Athos Castellan, Marco Gerboni e Umberto Gnassi, rispettivamente nei corsi di Tromba, Trombone, Sassofono e Pronuncia & Improvvisazione Jazz.

[modifica] Attività sportive

La formazione che ha trionfato al torneo di Orzano 2005
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La formazione che ha trionfato al torneo di Orzano 2005

Fra le varie attività della Filarmonica esiste la rappresentativa calcistica. Rinata alcuni anni fa sulle ceneri della vetusta "seleçao" con lo scopo rinsaldare i rapporti con le altre formazioni bandistiche, si distingue ogni anno, durante la festa "Tradizioni & Musica", per le sfide prima sportive e poi culinarie con l'avversario di turno.

Alterni i risultati ottenuti, da rimarcare che la formazione di calcio a 11 è imbattuta (almeno a livello di sfide fra bande) dal 1999, mentre la squadra di calcio a 7 ha conquistato il primo posto assoluto al torneo delle bande di Orzano del 23 aprile 2005. Dello stesso anno la vittoria nella sfida contro gli amatori del paese.

Fra le attività regolari vi sono le seguenti:

  1. Sfida fra bande in occasione della manifestazione Tradizioni e Musica, ogni anno in occasione della festività del Corpus Domini
  2. Torneo bandistico di Orzano, in aprile
  3. Torneo degli amici di Passons


[modifica] Storia

[modifica] Dalla fondazione alla prima guerra mondiale

Si racconta che nel dicembre 1893 una decina di persone radunate in casa di tale Pietro Faino diedero vita ad un sodalizio, ad una piccola Banda ancora in embrione.

Insieme a questa decina di pionieri c’era però un’altra figura non meno importante: l’allora parroco di Colloredo Don Francesco Cossaro (fu parroco di Colloredo dall’aprile 1884 all’aprile 1904) che aiutò, collaborò e spronò i primi componenti affinché riuscissero nel loro intento. Può darsi anche che lo stesso parroco fosse stato il primo insegnante di musica. Con il passare del tempo il gruppo diventò sempre più numeroso e la casa del Faino, dove abitualmente si svolgevano le prove, sempre più stretta: si spostarono allora in un edificio a due piani di proprietà della curia situato a lato dell’attuale Oratorio. La prima divisa, date le difficoltà economiche degli inizi, era composta dal solo cappello ornato di piume. La Banda iniziava così ad acquistare un certo spessore, sia dal punto di vista numerico che qualitativo. I primi documenti ufficiali comunque risalgono ai primi anni del secolo e riportano il numero degli scritti nel 1905 e nel 1909 rispettivamente 29 e 23, i nomi di alcuni maestri, Basciù dal 1906 al 1908 e Pillinini dal 1912 al 1920 e il verbale delle elezioni a presidente di Don Polentarutti nel 1908. Negli anni che precedettero la prima guerra mondiale la banda era quindi ben strutturata e tanto numerosa da far pensare che anche la sua attività fosse piuttosto intensa.

[modifica] Tra le due guerre

Allo scoppio della guerra molti giovani dovettero partire militari, durante questo periodo la banda non svolse la sua attività sia per le vicende belliche che per il notevole assottigliamento delle file dei componenti che impedivano così una normale attività musicale. Nel 1919 avvenne la stesura e l’approvazione del nuovo e forse primo statuto della società il cui sodalizio veniva chiamato con il nome di “Società Filarmonica Cattolica di Colloredo di Prato”. I primi anni ’20 contrassegnarono un periodo di intensi fervori solidaristici e di grande voglia di associazionismo. La banda, anziana di circa 30 anni, non poteva che giovarsi di questo clima favorevole: vennero infatti rinfoltite le file dei suonatori, acquistando nuovi strumenti e allargando il repertorio musicale soprattutto di tipo operistico. Nell'ottobre 1925, dimostrando con ciò una discreta situazione economica, vennero inaugurate le nuove divise, immortalate in una fotografia. Nel 1926 la Filarmonica fu invitata a Udine al primo Convegno Bandistico Friulano cui aderirono 18 complessi. Il brano d’obbligo per la 2^ categoria fu il Coro del Nabucco: sul palco nacque la celebre frase “Chi mi tradisce lo uccido”, pronunciata dal maestro Vadori al momento dell’esecuzione del Nabucco. La minaccia ebbe l’effetto sperato, portando al primo premio nella seconda categoria. Il 15 febbraio 1924 la banda approvava il nuovo statuto della società: la banda ora non si chiama più Banda Filarmonica Cattolica ma semplicemente Società Filarmonica Colloredo di Prato, nome che tuttora porta, scompaiono tutte le citazioni e i riferimenti religiosi, il parroco non è più socio di diritto e in origine lo statuto si propone di rimanere estraneo a qualsiasi dimostrazione di indole religiosa e politica. Scoppiò la guerra e nel ’43 l’attività venne sospesa per un paio di anni.

[modifica] Il dopoguerra e la crisi degli anni '60

Nel mese di luglio del 1948 in una assemblea generale venne eletto presidente il parroco Don Giovanni Buzzi subentrato alla guida della parrocchia nel febbraio dello stesso anno dopo la morte di Don Pietro Sgoifo. Nel settembre 1949 a dirigere la banda tornò il maestro Vadori che rimase in carica per circa 3 anni. Con la seconda metà degli anni ’50 iniziò la crisi. Diversi soci lasciarono il sodalizio, chi per anzianità, chi per motivi personali chi di lavoro, infatti erano gli anni dell’emigrazione verso l’estero. Le esibizioni della banda diminuirono e iniziò un declino lento ma inesorabile. I suonatori si ridussero a poco più di una ventina. Il maestro cambiava continuamente e le prove non venivano più svolte con regolarità, ma saltuariamente poco prima di un servizio. Passarono gli anni ’60 e la società rimase aggrappata a quell’esiguo numero di soci che con caparbietà e tenacia non vollero mollare. La banda era invecchiata: l’età media si aggirava sulla cinquantina d’anni, infatti negli ultimi 15 anni i nuovi ingressi di giovani si erano ridotti a quattro o cinque. Nell’assemblea generale del 1969 all’ordine del giorno c’era la proposta di scioglimento della società. Si decise di resistere, svolgendo però solo i servizi del paese.

[modifica] La rinascita degli anni '70

Nonostante i continui avvicendamenti alla direzione musicale già dai primi anni ’70 si segnalavano dei fenomeni positivi. Nel 1971 entrarono a far parte del sodalizio cinque nuovi soci mentre nel consiglio di amministrazione del gennaio del 1973, dimostrando con ciò notevole spirito di innovazione e di lungimiranza l’allora presidente il parroco Don Giovanni Deganis propose che nella banda facessero il loro ingresso le ragazze. Un corso di Orientamento Musicale fu istituito nel 1974 dal Provveditorato agli Studi di Udine sotto la guida del maestro Pietro Del Forno, cui si iscrissero una ventina di allievi. Lo studio e la perseveranza fecero sì che con l’ingresso nel sodalizio di nuovi giovani soci nel 1975 il numero dei componenti della filarmonica fosse quasi raddoppiato. Nello stesso anno vennero inaugurate le nuove divise e venne preparato il primo concerto dopo lungo tempo che, sostituendo la tradizionale sfilata per il paese, si tenne in Chiesa il giorno di capodanno del 1976: il clamoroso successo confermò che ormai la Filarmonica era rinata e giunta ad un ottimo grado di preparazione, almeno rispetto al recente passato. Nel 1980 si effettuò la più lunga trasferta fino ad allora svolta in occasione della Festa Nazionale dell’ANBIMA a Roma, seguita gli anni seguenti dai primi servizi all’estero partecipando alla festa del Fogolar Furlan di Mulhouse in Francia e nel 1982 al festival bandistico di Bösel, una cittadina nel nord della Germania. Nel 1983 si raggiunge la considerevole cifra di 90 soci di cui circa 70 attivi. Dopo il viaggio in Svizzera a Einsiedeln per la “Fieste dal Popul Furlan”, nel settembre 1985 si affronta la rassegna bandistica di Ostrava, in Cecoslovacchia. A causa della difficoltà del brano d’obbligo ci si avvale dell’apporto e dell’esperienza del maestro Lidiano Azzopardo, direttore della Banda Cittadina di Trieste, vincendo comunque il terzo premio in sfilata. L’anno seguente la Filarmonica partecipa a Coccau, in Austria, all’inaugurazione dell’autostrada Udine-Tarvisio-Austria.

[modifica] Anni recenti

Un vero e proprio stacco col passato si verificò nel 1992 quando nel giro di poche settimane venne avvicendato lo storico maestro e presidente Pietro Del Forno, cui subentrano Marcello Di Benedetto alla direzione amministrativa e il giovane Fulvio Dose a quella musicale. Dopo pochi mesi si ha la partecipazione di nuovo in Cecoslovacchia, presso Pardubice, ad un convegno bandistico dove si comporta egregiamente. Per il centenario del 1993 vennero invitati 11 complessi bandistici regionali, oltre ad un complesso svedese con cui si era fatta amicizia durante l'ultima trasferta cecoslovacca e alla Banda Cittadina di Trieste. Nel 1994 si ebbe la lunga trasferta svedese di Halmstad per concludere lo scambio e il concorso regionale di Bertiolo dove si raggiunse il secondo posto di seconda categoria: ormai la qualità della banda, grazie soprattutto all'apporto del nuovo maestro, migliorava costantemente di anno in anno diventando uno dei più rinomati del territorio. A conferma di questa tendenza l'anno successivo si registrò la vittoria assoluta al concorso di Bösel. Un brusco risveglio si ebbe nell'estate del 1997 quando la banda si ritrovò con le dimissioni improvvise del maestro, che venne sostituito in via provvisoria dal maestro Fausto Rodaro di Pozzuolo del Friuli e nel febbraio 1998 in via definitiva dal giovane maestro Simone Comisso di Precenicco: l'opera intrapresa di rinnovamento di metodi e partiture non viene però accettato da tutti i soci e, con le nuove dimissioni del 1999, viene riassunto Fausto Rodaro. Negli anni successivi, fra il gemellaggio con la banda di Stroncone in Umbria e il viaggio a Roma in occasione del Giubileo, la qualità musicale avvertita dai soci lentamente ma progressivamente peggiora, sfociando in una pericolosa crisi interna che facendo temere la scissione porta ad un nuovo avvicendamento di maestro nel gennaio 2002 con il gradito quanto insperato ritorno di Fulvio Dose. Subito, per sfida ma anche per motivare un ambiente un po' depresso, si decide di partecipare al concorso di Bertiolo, diventato nel frattempo di livello nazionale. Sorprendentemente si raggiunge il primo posto, in categoria Assegnazione! Nel 2003 si tiene la festa del 110° anniversario di fondazione e il gemellaggio con la banda di Santa Radegonda vicino Graz in Austria. Nel 2004 viene eletto il nuovo presidente Luca De Clara, quindi pochi giorni dopo il complesso ha l'onore di essere diretta dal celebre maestro e compositore olandese Hardy Mertens. In questi anni si ospitano vari corsi di direzione con maestri del calibro di Daniele Carnevali e Marco Somadossi. I gemellaggi con le bande di Pradalunga a Bergamo e Cavalese in Trentino fanno da preludio alla trasferta in Svezia del 2005, a Stoccolma.

[modifica] I maestri

  • 1906-1908 Basciù
  • 1908-1912 ?
  • 1912-1920 Pillinini
  • 1921-1944 Luigi Vadori
  • 1944-1949 Giuseppe Della Mora
  • 1949-1951 Luigi Vadori
  • 1951-1969 ?
  • 1969-1971 Ferruccio Antonutti
  • 1972-1973 Mucin
  • 1973-1975 Scialino
  • 1975-1986 Pietro Del Forno
  • 1978-1981 Giuseppe Della Mora
  • 1986-1989 Antonello Zilli
  • 1989-1992 Pietro Del Forno
  • 1992-1997 Fulvio Dose
  • 1997-1998 Fausto Rodaro
  • 1998-1999 Simone Comisso
  • 1999-2002 Fausto Rodaro
  • 2002-20.. Fulvio Dose

[modifica] I presidenti

  • 1908-1918 Don Giuseppe Polentarutti
  • 1919-1947 Don Pietro Sgoifo
  • 1938? Antibo Del Forno
  • 1948-1965 Don Giovanni Buzzi
  • 1967-1980 Don Giovanni Deganis
  • 1980-1992 Pietro Del Forno
  • 1992-2003 Marcello Di Benedetto
  • 2003-20.. Luca De Clara

[modifica] Gemellaggi

  • 1982-1983 Banda di Bösel (Oldenburg, Germania)
  • 1993-1994 Halmstad Symphonic Band (Göteborg, Svezia)
  • 1997-2000 Complesso Bandistico Fornovo di Taro (Parma)
  • 1999-2001 Associazione Musicale “Le Contrade” di Stroncone (Terni)
  • 2003 St.Radegund Musikverein (Graz, Austria)
  • 2004 Gruppo Bandistico di Pradalunga (Bergamo)
  • 2004-2006 Banda Sociale di Cavalese (Trento)
  • 2005 Stadtkapelle StVeit/Glan (Klagenfurt, Austria)
  • 2005 Täby Blås (Stoccolma, Svezia)

[modifica] Voci correlate

[modifica] Collegamenti esterni

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