Federico Chabod
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Federico Chabod (Aosta, 23 febbraio 1901 - Roma, 14 luglio 1960) è stato uno dei più illustri storici italiani.
Compiuti gli studi secondari al Regio Ginnasio e Liceo d'Aosta, frequentò la facoltà di Lettere dell'Università di Torino, dove si laureò nel 1923 con Pietro Egidi e Gaetano Salvemini con una tesi su Niccolò Machiavelli da cui scaturì nel 1924 l'edizione commentata del Principe.
Dopo la laurea frequentò i seminari di Friedrich Meinecke all'Università di Berlino e avviò la sistematica esplorazione dell'archivio spagnolo di Simancas da cui nacquero gli studi sul Ducato di Milano nell'età di Carlo V e di Filippo II. Dal 1928 iniziò la collaborazione con l'Enciclopedia Italiana per la quale scrisse numerosi articoli sull'Europa dal Rinascimento all'Illuminismo.
Nel 1934 iniziò la sua carriera universitaria alla facoltà di Scienze politiche dell'Università di Perugia poi, nel 1938, alla facoltà di Lettere dell'Università di Milano. Nel 1936 progettò una storia della politica estera italiana dal 1861 al 1914 alla quale lavorò fino al 1951. Partecipò alla resistenza nella Valle d'Aosta, del cui consiglio regionale fu il primo presidente, contribuendo ad assicurarle la condizione di Regione autonoma a statuto speciale.
Nel 1946 fu chiamato alla facoltà di Lettere dell'Università di Roma e, lo stesso anno, alla direzione dell'Istituto Italiano per gli Studi Storici fondato da Benedetto Croce. Fu direttore della "Rivista storica italiana" e della "Scuola di storia moderna e contemporanea" dell'Università di Roma, membro dell'Accademia nazionale dei Lincei, della British Academy, dottore honoris causa all'Università di Oxford e di Granada, presidente della Società internazionale degli storici.
Nel 1966 le guide della Valsavarenche gli dedicarono un rifugio ai piedi della parete nordovest del Gran Paradiso, vetta che Chabod, alpinista d'eccezione, per primo ascese senza guide dal lato Sud Ovest.