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Confessions Tour - Wikipedia

Confessions Tour

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

Madonna durante un'esibizione del Confessions Tour
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Madonna durante un'esibizione del Confessions Tour

Il Confessions Tour è il settimo tour della cantante Madonna andato in scena in seguito al successo dell'album Confessions on a Dance Floor.

Partito il 21 maggio 2006 da Los Angeles, il tour ha toccato il Nord America, l'Europa e il Giappone (facendo tappa il 6 agosto allo Stadio Olimpico di Roma, unica data italiana, registrando il tutto esaurito). Il tour si è chiuso il 21 settembre a Tokyo registrando il tutto esaurito in tutte le 59 date.

Indice

[modifica] Lo show

Lo show è diviso in quattro parti: Equestre, Medio Oriente, Indie Glam Rock 'n Roll e Disco.

L'esibizione si apre con Madonna che appare in proscenio uscendo da dentro un'enorme palla da discoteca che si sbuccia come un'arancia, vestita come una sensualissima cavallerizza che schiocca il frustino nell'aria al ritmo di Future Lovers (che nel finale si trasforma nella storica I Feel Love di Donna Summer, sul cui campione la canzone è nata). Madonna cavalca i danzatori, agghindati come veri e propri cavalli con tanto di morsetti, paraocchi e briglie.

Dopo Get Together viene presentata la canzone Like a Virgin in versione rivisitata: la cantante la intona mentre si contorce sensualmente su un cavallo meccanico. Alle sue spalle vengono proiettate le radiografie delle fratture che Madonna ha riportato cadendo da cavallo nella sua tenuta inglese nel Dorset il 16 agosto 2005 (giorno del suo quarantasettesimo compleanno).

La "parte Medio Oriente" si apre sulle note di Live to Tell nella cui esibizione la star appare appesa ad una croce fatta di specchietti e tempestata di cristalli Swarovski con una corona di spine attorno al capo. La cantante ha dichiarato di farsi crocifiggere allo scopo di simboleggiare l'umanità dell'epoca odierna, letteralmente "crocifissa" e "sottomessa" da parte dei leader politici e soprattutto oppressa dalle guerre, dalla povertà e dalla fame nel mondo e da gravi epidemie quali quella dell'Aids, come testimonia anche il videoclip che fa da sfondo alla performance (dove vengono mostrati dei bambini resi orfani dall'AIDS e i dati impressionanti sulla fame in Africa).

Durante l'esibizione di Sorry viene proiettato un video con tutti potenti del mondo (Bush e Blair, ma anche Berlusconi e Benedetto XVI) responsabili, secondo l'opinione di Madonna, in passato e in tempi più recenti di fratture, tensioni e prevaricazioni in un sistema già fortemente danneggiato.

Nella performance di Forbidden Love i danzatori portano dipinte sul corpo nudo la Mezzaluna e la Stella di David e si baciano in segno di pace.

Per l'orientaleggiante Isaac arriva il cantante arabo Yitzhak Sinwani che cita versi della Kabbalah. Vicino a lui una danzatrice in burqa si contorce in una gabbia che si apre e lei, libera, si abbandona ad un forsennato ballo in gonna e reggiseno.

Successivamente Madonna imbraccia la chitarra elettrica per cantare I Love New York il cui testo viene modificato per l'occasione: viene detto "Vattene in Texas a succhiare il c**** a Bush" al posto di un più diplomatico "Vattene in Texas a giocare a golf".

Dall'album Ray of Light (1998) vengono eseguite Drowned World/Substitute for Love e Ray of Light. Durante Drowned World viene proiettato un video che mostra delle cellule che si sdoppiano e che si assemblano per formare dei simboli tra cui la Stella di David e il simbolo della pace. Paradise (Not for Me), cantanta in coppia con Yitzhak Sinwani, con le immagini di un ciliegio in fiore, chiude la sezione.

Il gran finale prevede un ritorno alla pista da ballo e alla Disco (Madonna indossa un completo bianco ispirato a quello di John Travolta). Una dietro all'altra si consumano Music (con un campionamento della celebre "Disco Inferno", citazione alla colonna sonora de La febbre del sabato sera), La Isla Bonita e Erotica nella indetita versione del suo demo originale intitolata You Thrill Me.

Prima di interpretare Lucky Star si accascia sul palco fingendo stanchezza e, incitata dalle coriste Donna DeLory e Nicki Richards che la ammoniscono sullo show ancora in corso, indossa un mantello bianco con la scritta Dancing Queen.

L'ultima canzone in scaletta è Hung Up dove Madonna indossa un body sgambato già sfoggiato nel video del canzone.

[modifica] Scaletta del tour

[modifica] Date del tour

Nord America
Data Città Paese Luogo
21 maggio 2006 Los Angeles USA Forum
23 maggio 2006 Los Angeles USA Forum
24 maggio 2006 Los Angeles USA Forum
27 maggio 2006 Las Vegas USA MGM Grand Arena
28 maggio 2006 Las Vegas USA MGM Grand Arena
31 maggio 2006 San Jose USA HP Pavillon
3 giugno 2006 Los Angeles USA Staples Center
5 giugno 2006 Fresno USA Save Mart Center
6 giugno 2006 Fresno USA Save Mart Center
8 giugno 2006 Phoenix USA Glendale Arena
10 giugno 2006 Phoenix USA Glendale Arena
14 giugno 2006 Chicago USA United Center
15 giugno 2006 Chicago USA United Center
18 giugno 2006 Chicago USA United Center
19 giugno 2006 Chicago USA United Center
21 giugno 2006 Montreal Canada Bell Center
22 giugno 2006 Montreal Canada Bell Center
25 giugno 2006 Hartford USA Civic Center
26 giugno 2006 Hartford USA Civic Center
28 giugno 2006 New York USA Madison Square Garden
29 giugno 2006 New York USA Madison Square Garden
2 luglio 2006 New York USA Madison Square Garden
3 luglio 2006 New York USA Madison Square Garden
6 luglio 2006 Boston USA TD Bank Garden
9 luglio 2006 Boston USA TD Bank Garden
10 luglio 2006 Boston USA TD Bank Garden
12 luglio 2006 Philadelphia USA Wachovia Center
13 luglio 2006 Philadelphia USA Wachovia Center
16 luglio 2006 Atlantic City USA Boardwalk Hall
18 luglio 2006 New York USA Madison Square Garden
19 luglio 2006 New York USA Madison Square Garden
22 luglio 2006 Miami USA American Airlines Arena
23 luglio 2006 Miami USA American Airlines Arena
Europa
Data Città Paese Luogo
30 luglio 2006 Cardiff Gran Bretagna Millennium Stadium
1° agosto 2006 Londra Gran Bretagna Wembley Arena
3 agosto 2006 Londra Gran Bretagna Wembley Arena
6 agosto 2006 Roma Italia Stadio Olimpico
9 agosto 2006 Londra Gran Bretagna Wembley Arena
10 agosto 2006 Londra Gran Bretagna Wembley Arena
12 agosto 2006 Londra Gran Bretagna Wembley Arena
13 agosto 2006 Londra Gran Bretagna Wembley Arena
15 agosto 2006 Londra Gran Bretagna Wembley Arena
16 agosto 2006 Londra Gran Bretagna Wembley Arena
20 agosto 2006 Dusseldorf Germania LTU Arena
22 agosto 2006 Hannover Germania Niedersachsen
24 agosto 2006 Horsens Danimarca Forum Horsens Outdoor
27 agosto 2006 Parigi Francia Bercy Stadium
28 agosto 2006 Parigi Francia Bercy Stadium
30 agosto 2006 Parigi Francia Bercy Stadium
31 agosto 2006 Parigi Francia Bercy Stadium
3 settembre 2006 Amsterdam Olanda Amsterdam Arena
4 settembre 2006 Amsterdam Olanda Amsterdam Arena
6 settembre 2006 Praga Repubblica Ceca Sazka Arena
7 settembre 2006 Praga Repubblica Ceca Sazka Arena
12 settembre 2006 Mosca Russia Luzhniki Stadium
Giappone
Data Città Paese Luogo
16 settembre 2006 Osaka Giappone Dome
17 settembre 2006 Osaka Giappone Dome
20 settembre 2006 Tokyo Giappone Dome
21 settembre 2006 Tokyo Giappone Dome

[modifica] I numeri

  • 400 gli abiti realizzati da Jean Paul Gaultier, che è tornato a vestire Madonna 16 anni dopo il Blond Ambition Tour.
  • 15 linee di potenza da 400 ampere, e 4.500 chilowatt totali di consumo, l'equivalente dell'alimentazione elettrica di 1.500 appartamenti, per accendere le mille luci e gli schermi che trasmettono immagini senza sosta
  • 80 linee telefoniche e 130 computer a disposizione della produzione
  • 200 tonnellate di equipaggiamento
  • 86 tir per trasportare il materiale
  • 27 persone sul palco, compresa Madonna, i 22 ballerini e la band
  • 8 paia di scarpe e stivali (la maggior parte di Yves Saint Laurent) e 7 costumi cambiati ogni sera dalla cantante
  • 3 acconciature
  • 4.000 cristalli Swarovski per decorare il crocifisso sul quale Madonna canta Live to Tell
  • 1 collana disegnata da Chopard
  • 70.000 biglietti venduti per lo spettacolo allo Stadio Olimpico di Roma il 6 agosto

[modifica] Cast

  • Direttore musicale: Stuart Price
  • Tastiere e chitarre: Stuart Price
  • Regia e scenografie: Jamie King
  • Coreografie: Jamie King, Talauega Brothers, Liz Imperio, RJ Durell, Fred Tallaksen
  • Coriste: Donna DeLory, Nicki Richards
  • Costumi: Arianne Phillips, Jean-Paul Gaultier


[modifica] Collegamenti esterni

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