Codice ISBN
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Il Codice ISBN (International Standard Book Number) è uno standard ISO, derivato dallo standard SBN inglese del 1967.
Indice |
[modifica] Storia
Nel 1965 W.H. Smith, un grande rivenditore inglese di libri, annunciò di voler passare alla gestione computerizzata entro due anni; necessitando, però, di un adeguato sistema di catalogazione, commissionò lo studio a dei consulenti, e di accordo, assieme ad altri venditori di libri, diede vita allo standard SBN. L'ISO convocò una commissione per discutere della possibilità di ampliare questo metodo all'uso internazionale. Il primo incontro si tenne a Londra nel 1968 con rappresentati di Danimarca, Francia, Germania, Irlanda, Paesi Bassi, Norvegia, Regno Unito, USA e osservatori dell'UNESCO. Altri paesi contribuirono con suggerimenti scritti e dichiarazioni d'interesse. La proposta finale venne fatta nel 1969, e l'ISBN divenne standard ISO nel 1970, come ISO 2108.
[modifica] Formato
Il codice ISBN di un libro è formato da una stringa di 10 cifre, divise in 4 settori
- Gruppo - identificativo del paese, dell'area o del linguaggio, composto da 1 a 5 numeri
- Editore - identificativo della casa editrice, composto da 1 a 7 numeri
- Titolo - identificativo del libro, composto da 1 a 6 numeri
- Controllo - rappresenta un codice nel codice necessario a verificare l'esattezza dell'algoritmo, è composta da un solo numero variabile da 0 a 10 (quest'ultimo indicato però dalla cifra romana "X")
La lunghezza delle prime due è inversamente proporzionale al numero di pubblicazioni, rispettivamente nel paese e dell'editore, mentre la terza è più grande tanti più libri si pubblicano. Ovviamente, la somma delle prime tre parti deve essere 9. Ad esempio, il primo campo è 0 per la lingua inglese, 3 per gli editori tedeschi, 982 per l'area Sud Pacifico, 88 è l'italiano. La cifra di controllo è basata sulle proprietà dei numeri primi. Esempio: dato un codice 88-515-2159
- si moltiplica ogni cifra per un peso in base alla posizione della cifra stessa
- si sommano i risultati
- si sottrae il risultato al più grande multiplo di 11 (il quale , però, deve essere comunque inferiore al risultato stesso)
- si sottrae 11 al risultato
Nel caso si ottenga 10 (come in questo caso), la cifra di controllo sarà X. Ora proviamo a verificare la correttezza del codice:
Gruppo | Editore | Titolo | Controllo | ||
ISBN | 8 8 | 5 1 5 | 2 1 5 9 | X | |
Peso | 10 9 | 8 7 6 | 5 4 3 2 | ||
-------------------------------------------------------- | |||||
Prodotto | 80+72 | +40+7+30 | +10+4+15+18 | +10 | |
Totale 286 |
Dato che 286 / 11 = 26 senza resto, 88-515-2159-X è un codice valido.
[modifica] Efficacia del codice
Verifichiamo quanto affidabile è la cifra di controllo. Supponiamo di avere il codice ai = a1, a2, ... ,a9. Siano pi i pesi associati. Se si verifica uno scambio, ossia vengono invertiti due numeri, diciamo il j-esimo e il k-esimo, la somma differirà. Per dar luogo alla stessa cifra di controllo, la differenza tra le somme dovrebbe essere un multiplo di 11. Ossia, cetera parunt,
cioè
Ora, visto che né l'uno né l'altro termine della moltiplicazione possono essere divisibili per undici, visto che i pi vanno da 2 a 10, e gli ai da 0 a 9, uno scambio singolo non può mai dare la stessa somma, a meno che il secondo termine non sia nullo, ossia i due numeri scambiati siano uguali. Ma questo ovviamente non è uno scambio, a tutti gli effetti pratici.
Se invece abbiamo un errore, ossia si legge un numero al posto di un altro, fatto possibile con i lettori ottici, avremo che un ai sarà invece letto come b ≠ ai. La stessa considerazione fatta sopra ci dà
Poiché pi non è mai multiplo di 11, e b - ai può andare al massimo da -9 a +9, l'unico multiplo di 11 è 0, ossia i due numeri sono uguali, cioè nessun errore. Ovviamente è possibile che ci sia un doppio errore, o anche di più, nel qual caso potrebbe verificarsi che due codici diversi abbiano la stessa cifra di controllo. Tuttavia la probabilità che ci siano due errori è molto inferiore a quella di un singolo errore, e la probabilità che il doppio errore causi proprio una differenza multipla di 11 o nulla è di circa il 9% (accade infatti mediamente una volta su 11). Perciò oltre ad identificare tutti gli scambi e gli errori singoli, è anche molto efficace nell'individuare gli errori multipli: due numeri a caso avranno la stessa cifra di controllo una volta su 11, in media.
[modifica] Futuro
È previsto che nel 2007, visto che in alcuni settori ci si avvia verso una carenza di codici disponibili, la codifica ISBN venga modificata per presentare 13 cifre: quelli esistenti verrano conservati anteponendo al codice esistente il prefisso "978". Nuovi codici avranno inoltre il suffisso "979", in modo da raddoppiare il numero totale di codici disponibili. Il codice di controllo dovrà essere ricalcolato.
Questo nuovo codice, chiamato ISBN-13, corrisponde al codice Bookland EAN, già in uso presso alcuni editori fin dagli anni '80. L'EAN, nato come codice europeo, è stato ora adottato internazionalmente e si applica a tutti i media, non solo ai libri. Il codice EAN per altri prodotti non librari identifica lo stato di provenienza del prodotto con le prime tre cifre; per aver spazio sufficiente per tutti i libri e per poter convertire facilmente gli ISBN in EAN si è preferito per i libri adottare un altro metodo, creando uno stato fittizio, il Bookland, a cui è stato assegnato il prefisso 978, indipendentemente dallo stato di origine.