Classe SR-N4 Mountbatten (hovercraft)
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1° ottobre 2000, ultimo giorno di servizio per gli hovercraft di classe Mountbatten |
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Descrizione generale | |
Tipo | hovercraft |
Classe | SR.N4 Mountbatten |
Caratteristiche generali | |
Stazza lorda | Mk 2:200t., Mk3 300, Mk 4 223,4 t |
Lunghezza | Mk2 39,68m, Mk3 56,38m., Mk 4 39,67m. m |
Larghezza | Mk 2 e 4: 23,77m, Mk3 28,04m. m |
Profondità operativa | max. m |
Propulsione | 4 turbine da 3400hp (mk 2) o 4250 (Mk 4) |
Velocità | 70 (Mk 2), 65 (mk 3), 60 (mk 4) nodi nodi |
Autonomia | n.mi. a nodi ( km a km/h) |
Capacità di carico | vedi testo |
Equipaggiamento | |
Sensori di bordo | radar di scoperta e navigazione |
Armamento | siluri: |
L’hovercraft è un tipico prodotto britannico, e non deve stupire che molte delle più grandi realizzazioni sono inglesi. La famiglia degli SR.N4 ‘Mountbatten’ è data da numerosi mezzi, che all’origine erano idonei per tragitti di 185km (100 miglia nautiche), cosa congrua con il loro compito di trasporti per la Manica di veicoli e persone. Essi hanno una rampa di carico e uno di scarico, come nel caso dei traghetti Ro-Ro.
La prima versione venne costruita in 4 esemplari appena, che vennero prontamente trasformati nel modello Mk 2, mentre almeno 2 sono stati realizzati nella versione Mk 3. Tutti questi veicoli hanno in comune la stessa configurazione, ovvero quella di mezzi molto larghi, ampiamente vetrati, con un rapporto tra lunghezza e larghezza dell’ordine del 3:2. Le loro 4 turbine sono collegate, tramite ingranaggi, ciascuna sia ad una ventola di sollevamento che ad un’elica di propulsione, sistemata alla sommità di un’albero con una scatola meccanica per la trasmissione, contenente i giunti a 90 gradi. Praticamente, sembra un’arrangiamento simile a quello di un generatore eolico, ma la trasmissione di potenza segue esattamente il percorso inverso. Le eliche ,quadripale, sono sistemate ai lati della struttura, mentre dietro a queste vi sono 2 timoni verticali, precisamente dietro le 2 eliche posteriori.
La Mk 3 ha una sezione aggiuntiva di 16 metri circa, centrale, che però è compensata anche dall’aumento della larghezza, per cui continua ad essere di forma bassa e larga,con finestrini praticamente per tutte le fiancate che, avendo solo un ponte passeggeri, sono molto basse. La plancia è sistemata sul davanti, in un piccolo vano sopra il tetto del vano passeggeri, e ha al di sopra il radar di navigazione. Se la Mk 2 trasporta 282 passeggeri e 37 veicoli, la Mk3, ben più grande, ha 418 passeggeri e 60 vetture. L’utilità di tali veicoli veloci era ovvia in caso di guerra con il Patto di Varsavia: trasporto veloce di truppe e materiali, anche senza aeroporti utilizzabili (a differenza degli aerei) e con mare minato ( a differenza delle navi).
Una versione studiata per il trasporto militare veloce era la Military 4, annunciata nel 1980. Essa avrebbe potuto trasportare ben 1000 soldati equipaggiati, o rifornimenti per 165t. a 65 nodi. Ma essa non ha avuto seguito. Si sarebbe potuto forse ottenere capacità simili anche dall’ Mk 3 privato degli arredamenti civili. Si tratta di capacità di carico davvero notevoli per la potenza installata e la struttura, forse dipendente dal fatto che si tratta di strutture relativamente leggere, realizzate per ruoli civili. Infatti gli ‘Aist’ sovietici trasportano meno seppure con il 40% di potenza in più.
Un altro modello di SR.N4 per compiti militari era il Mk 4, realizzato in almeno 1 esemplare per compiti di trasporto o di lotta antimine, grazie a contenitori pallettizzati. Esso era basato sul Mk 2, di cui aveva praticamente identiche le dimensioni, ma con un maggior peso e potenza. L’autonomia era incrementata a 10 ore di navigazione complessiva, mentre oltre al pieno di carburante poteva trasportare 60t. di carico. Come cacciamine esso aveva la velocità, l’invulnerabilità alle mine a contatto e a gran parte delle altre, ub sistema di combattimento e un sistema di dragaggio antimine, e infine un veicolo teleguidato PAP-104 francese per la scoperta e la neutralizzazione subaquea. Come trasporto a corto raggio, poteva arrivare a ben 90 tonnellate. Tra questi carichi, anche 110-120 mine, cosa possibile a ogni hovecraft (e traghetto) con portelloni di scarico per mezzi. La sua costruzione ,come quella di tutte le altre ‘Mountbatten’ è stata eseguita dalla British Hovercraft Corporation. La sua rivoluzionaria concezione venne tuttavia scartata in favore dei cacciamine in vetroresina, 5 volte più lenti e ben più vulnerabili, anche se idonei per le navigazioni in mare aperto prolungate, anche in condizioni difficili.