Zaira
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Zaira | |
Lingua originale: | italiano |
Genere: | Opera seria |
Musica: | Vincenzo Bellini |
Libretto: | Felice Romani (libretto online) |
Fonti letterarie: | Zaïre di Voltaire |
Atti: | due |
Epoca di composizione: | marzo-maggio 1829 |
Prima rappresentazione: | 16 maggio 1829 |
Teatro: | Teatro Ducale, Parma |
Personaggi:
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Autografo: | Conservatorio S. Pietro a Majella, Napoli |
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Zaira è una tragedia lirica in due atti musicata da Vincenzo Bellini su libretto di Felice Romani.
Dopo aver dubuttato con scarso successo al Teatro Ducale di Parma il 16 maggio del 1829, scomparve quasi completamente dai cartelloni dei teatri d'opera. All'insuccesso contribuirono l'eccessiva lunghezza dei recitativi e la scelta di un soggetto classico, tratto dalla Zaïre di Voltaire, basato su un conflitto morale prima che passionale.
Ciò nononostante Zaira, composta tra il marzo e il maggio del 1829, è un'opera ricca di stupende melodie. I tipici arabeschi del fraseggio belliniano si intonano all'ambientazione, culminando nell'assolo di corno inglese con cui inizia la scena finale notturna.
Bellini riutilizzò una parte consistente della musica di Zaira, variamente e talora profondamente rielaborata, nell'opera seguente: I Capuleti e i Montecchi. Alcuni brani confluirono inoltre in Beatrice di Tenda e nei puritani.
[modifica] Trama
L'azione ha luogo in Gerusalemme.
[modifica] Brani scelti
- Per chi mai, per chi pugnasti?, cavatina di Corasmino (atto I)
- Amo ed amata io sono, cavatina di Zaira (atto I)
- Qui crudele, in questa terra, terzetto tra Lusignano, Nerestano e Zaira (atto I)
- O Zaira, in quel momento, aria di Nerestano (atto II)
- Preludio all'ultima scena: assolo di corno inglese (atto II)
Opere di Vincenzo Bellini Adelson e Salvini (1825) | Bianca e Fernando (1826) | Il pirata (1827) | La straniera (1829) |