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Westland Lysander - Wikipedia

Westland Lysander

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

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La pagina di discussione contiene dei suggerimenti per migliorare la voce: Westland Lysander

Westland Lysander Mk IIIA
[[Image:|250px|]]
Descrizione
Ruolo [[ ]]
Equipaggio 2
Primo volo 15 giugno 1936(Mk I)
Entrata in servizio 1938(Mk I)
Costruttore Westland
Esemplari costruiti 1368-1650
Dimensioni
Lunghezza 9.296 m
Apertura alare 15.240 m
Angolo di freccia alare {{{freccia_alare}}}
Altezza 4.420 m
Superficie alare
Pesi
A vuoto 1.980 kg.
Carico 2.665
Massimo al decollo 2865 kg
Propulsione
Motore Bristol Mercury XX
Potenza 870 hp
Spinta {{{spinta}}}
Prestazioni
Velocità massima 340 km/h
Autonomia 965 km
Raggio d'azione {{{raggio}}}
Tangenza 6.553 m
Capacità di carico {{{capacità}}}
Armamento
Mitragliatrici a seconda dell'equipaggiamento
Cannoni
Piloni {{{piloni}}}
Bombe {{{bombe}}}
Missili {{{missili}}}
Altro
Note
La lista di aerei militari presenti su wiki
Progetto:Aviazione

Il Westland Lysander è stato un aeroplano biposto da guerra inglese progettato negli anni trenta come velivolo per l'aerocooperazione con le forze terrestri dell'esercito britannico e costruito dalla Westland.

Il progettista Teddy Petter ebbe incarico di progettare il nuovo aereo in considerazione dell'obsolescenza che dimostrava la formula biplana dell'Hawker Audaz, allora impiegato per la aerocooperazione con l'esercito, specialità invero trascurata dalla RAF. Nel protettarlo venne considerato attentamente un'aspetto di importanza non secondaria per un tale apparecchio, ovvero le doti di decollo ed atterraggio in spazi brevi, mentre l'armamento era il solito presente anche sulla macchina precedente, 3 mitragliatrici da 7,7mm e agganci per bombe leggere (qui 8 da 9 o al massimo, 18kg).

Il primo prototipo decollò il 15 giugno 1936dall'aeroporto della RAFD a Bonscombe Down: fu subito un successo e ne vennero commissionati altri 144; entrò in servizio attivo col 16° squadrone della RAF nel giugno del 1938.


L'elica era tripala, ed era mossa da un Bristol Mercury XII radiale a nove cilindri, in grado di erogare 890 hp e di spingere il velivolo a 370 km/h. Le doti STOL erano garantite da un'ala che aveva la seguente, caratteristica conformazione: Essa aveva struttura a 'parasole' con un montante di sostegno molto robusto, slat su tutta la sua lunghezza, flap sul bordo d'uscita, grandi alettoni: così si otteneva quella capacità di volo lento che all'Audax mancava, pur essendo un biplano. L'ala a parasole, che aveva la superficie corrispondene alla parte alta dell'abitacolo, era anche ottimale per consentire un'eccellente visibilità all'equipaggio di 2 persone a bordo, in un'abitacolo ampio e vetrato, totalmente chiuso. Infine, la pianta dell'ala era anche caratteristica, con struttura esagonale.
LE prestazioni garantite dalla struttura assai aerodinamica erano pari a quelle di caccia come i Fiat C.R.32, inclusa una salita a 3000 metri in 5,5 minuti. L'armamento di caduta era appeso a rastrelliere sui parafanghi del robusto carrello fisso, come anche le 2 mtg. leggere istallate in avanti. L'altra arma era sulla parte posteriore dell'abitacolo. Se in termini di prestazioni non c'era apparentemente molto da scegliere rispetto ad un aereo come il Ro.37 italiano, capace di trasportare più bombe ma con una velocità inferiore, la caratteristica di poter decollare e salire in 165 metri sorvolando ostacoli di 15m (alberi o simili) era un qualcosa di nuovo ed interesante, sebbene il Fi.156 Storch poteva fare di meglio con spazi dell'ordine dei 50 metri. La velocità d'atterraggio era di appena 65kmh, e la macchina poteva essere pienamente controllata in manovra ad appena 80kmh, appena il 22% della velocità massima.


Le versioni erano le seguenti:

Mk I con motore Mercury XII da 890hp

Mk II con Perseus (sempre della Bristol) da ben 950hp, costruita anche in Canada dalla NSCC.

Mk III con Mercury XX o XXX da 870hp anch'essa costruita in entrambe le sponde dell'Atlantico.

[modifica] Impiego

Al momento dell'invasione nazista della Francia 5 squadroni si trovavano sul suolo francese, il 2,4,13,16, e 25 e parteciparono alla campagna di Francia, dove si scontrarono con i caccia tedeschi, nettamente superiori e con una ostica contraerea. In un'occasione 18 aerei vennero inviati a bombardare i tedeschi, tra Lysander ed Hector (versione ammodernata dell'Audax) e solo 2 fecero ritorno. Sebbene i tedeschi usassero gli Hs 126 nello stesso modo, essenzialmente relegati però alla ricognizione in quanto i bombardieri non difettavano, non dovevano subire la superiorità dei caccia nemici e così operarono efficacemente,pur essendo mezzi della stessa qualità complessiva.


Su circa 170 macchine impiegate nel corso della guerra sul territorio francese, solo cinquanta riuscirono a tornare in Gran Bretagna. Durante il conflitto venne continuata la costruzione in Canada, aggungendo al totale degli esemplari a 225. Oggi ne sopravvivono solo una ventina di unità, quasi tutte (tranne una) appartenenti alla Royal Canadian Air Force. Due di queste sono ancora in grado di volare.

Dopo il ritiro dal territorio francese i Lysander vennero usati con compiti di pattuglia sulle aree costiere del sud-est dell'Inghilterra: in caso di invasione avrebbero avuto un primo compito di bombardamento leggero durante gli sbarchi nemici ,a anche localizzarono tutti i luoghi in cui gli alianti tedeschi avrebbero potuto prender terra.

Alla fine del 1940 i Lysander vennero impiegati per il recupero dei piloti precipitati nella manica: il Lysander permetteva di avvistare gli uomini con facilità, per dirigervi i soccorsi, e poteva anche gettare dei beni di primo soccorso e dei salvagenti.

Il Lysander venne soprannominato Lizzie o Flying Carrot (carota volante).

Ma la storia di tale apparecchio era lungi dall'essere conclusa. Se queste macchine si erano dimostrate troppo vulnerabili come aerei da aerocooperazione il ruolo di aero per compiti 'speciali' era tutto da esplorare. Così i Lysander vennero impiegati, soprattutto nel modello definitivo Mk III in compiti come: rifornimento armi per la resistenza, infiltrazione e esfiltrazione di agenti da territori occupati, specie in Francia, ricognizioni notturne a basse quote. Un serbatoio aggiuntivo per incrementare il raggio d'azione, una verniciatura nera e altre piccole modifiche lo resero adatto al tali impieghi e per 5 anni.

Ma prima è necessario ricordare i ruoli che i Lysander ebbero come macchine da aerocooperazione in scenari meno pericolosi di quelli europei. Essi vennero usati dal 208 e il 6imo gruppo aerocooperazione dell'esercito. Il primo venne usato in Africa con considerevoli successi, mentre la successiva disfatta in Grecia lo vide totalmente distrutto, nonostante che fin dalla campagna africana fossero stati aggiunti Hurricane di protezione: infatti se un CR.32 non era troppo agevolmente in posizione di minacciare un Lysander, un C.R.42 poteva abbatterlo senza troppi problemi. Alla fine della campagna di Grecia, questo gruppo, che aveva operato con successo nelle campagnie contro Sollum e Bardia, era totalmente distrutto ma meritò mensione nel bollettino di guerra tedesco per il coraggio dimostrato.

L'altra unità in Mediterraneo (bisogna tener presente che i Lysander arrivarono a equipaggiare ben 30 squadroni) era il 6° Gruppo e questa unità operò fino all'estate del 1942, abbattendo anche uno Ju 52 da trasporto tedesco.

In India invece operarono i gruppi 28imo (dal 1941) e 20. Essi presero parte alla campagna in Birmania, mettendo in un'occasione addirittura in fuga degli elefanti usati dai giapponesi per ruoli di carico, con bombe da 18kg. Nel 1943 anche il 20imo sostituì i Lysander, con gli Hurricane Mk IID.


Tornando agli impieghi come macchina 'speciale', il Lysander vide impiego in almeno 3 unità: la prima era il 138° gruppo, costituito nel 1941, la seconda il 161 e la terza, in Estremo Oriente, il 357imo.

Questi mezzi, basati sull'aeroporto segreto di Tempsford, operarono sui territori occupati, decollando da aeroporti come Tangmere in rischiosissime azioni notturne, isolati, con un paese oscurato da sorvolare e privi di radioassistenza. Non vi era altro da fare, quando si trattava di atterrare, che sperare che il 'comitato' di ricevimento, che teneva le torce accese, fosse costituito da partigiani, cosa che non sempre accadde. Anche così, tra i ruoli di tali apparecchi, quello principale, l'infiltrazione/esflitrazione di agenti segreti o altre personalità vide la 'consegna' di 293 persone e l' imbarco di altre 500 in uscita dai territori occupati.

In Estremo Oriente accadde lo stesso con il 357imo, che perse un solo aero in 9 mesi di guerra. Per molte di queste azioni, il Lysander Mk IIIA, con motore meno potente, serbatoio aggiuntivo a altre piccole modifiche era la macchina standard.


[modifica] Curiosità

Nel suggestivo film Addio al Re (1988) compare un Westland Lysander utilizzato per operazioni di infiltrazione nel territorio occupato dei 2 ufficiali inglesi invaricati di contattare la tribù retta dal personaggio interpretato da Nick Nolte .

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