Valerio Fioravanti
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Giuseppe Valerio Fioravanti detto Giusva (Rovereto, 28 marzo 1958) era ed è un militante di estrema destra.
Si fa inizialmente conoscere come attore. All'età di 9 anni, recita nella mini serie La fiera delle vanità (1967). Diventa popolare con un'altra serie televisiva: La famiglia Benvenuti (1968) di Alfredo Giannetti con Enrico Maria Salerno. È nel cast di diversi film western all'italiana: Cjamango (1967), L'odio è il mio Dio (1969), La taglia è tua... l'uomo l'ammazzo io (1969), e infine Shango, la pistola infallibile (1970).
Conclude la sua carriera attoriale con un film a cui partecipa contro la propria volontà: Grazie... nonna (1975) al fianco di Edwige Fenech.
A partire dagli anni del liceo il suo coinvolgimento nei movimenti di estrema destra cresce al punto da fondare i Nuclei Armati Rivoluzionari.
Il 23 novembre 1995 è stato condannato dalla Corte di Cassazione all'ergastolo con l'accusa di essere l'esecutore materiale, insieme a Francesca Mambro, della strage alla stazione di Bologna del 2 agosto 1980, nonostante i molti dubbi che tuttora permangono nell'opinione pubblica, testimoniati dalle numerose manifestazioni di piazza. Fioravanti e Mambro hanno sempre negato di essere coinvolti nella strage.
Negli anni di piombo, Valerio Fioravanti fu implicato direttamente in molti omicidi verso giovani comunisti, forze dell'ordine e magistrati. Il 5 maggio 1981, a Padova, ferito a seguito di un conflitto a fuoco in cui uccide due carabinieri, viene abbandonato dai compagni e arrestato.
Nel febbraio del 1985 ha sposato in carcere Francesca Mambro.
Dal luglio del 1999 è in semilibertà: si trova in regime di lavoro esterno presso l'associazione Nessuno tocchi Caino.
Ha una figlia.