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Terminologia Scout - Wikipedia

Terminologia Scout

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

Il movimento Scout fa largo uso di terminologie particolari, spesso difficili da capire per chi non ne fa parte. Inoltre, non sempre vi è uniformità fra le varie associazioni.

Questa voce documenta l'uso corrente fra le principali associazioni scout di lingua italiana. Per dettagli maggiori sulle singole parole o espressioni, vedete, quando presenti, le voci relative.

Indice

[modifica] Associazioni considerate

L'italiano è la lingua ufficiale in Italia e San Marino, ed una delle lingue ufficiali della Svizzera.

[modifica] Associazioni italiane

Sono state considerate le terminologie delle seguenti associazioni italiane esistenti o passate. Queste associazioni sono state scelte per rappresentare la varietà di terminologie in uso, e quelle non elencate non hanno altri termini o espressioni da elencare in questa voce. Apparire in questo elenco non è un giudizio di valore sulle singole associazioni.


  • AGESCI (Associazione Guide e Scouts Cattolici Italiani), nata dalla fusione di
    • AGI (Associazione Guide Italiane)
    • ASCI (Associazione Scautistica Cattolica Italiana, in seguito Associazione Scouts Cattolici Italiani)
  • Assoraider (Associazione Italiana di Scautismo Raider)
  • CNGEI (Corpo Nazionale Giovani Esploratori ed Esploratrici Italiani)
  • FIS (Federazione Italiana dello Scautismo)
  • FSE (Associazione Italiana Guide e Scouts d'Europa Cattolici della Federazione dello Scoutismo Europeo)
  • MASCI (Movimento Adulti Scout Cattolici Italiani)

[modifica] Associazioni sammarinesi

A San Marino vi è una sola associazione scout, l'AGESCS (Associazione Guide Esploratori Cattolici Sammarinesi). La sua terminologia ricalca quasi esattamente quella AGESCI.

[modifica] Associazioni svizzere

L'unica associazione Svizzera riconosciuta è una federazione di associazioni cantonali. Ha tre lingue ufficiali: tedesco, francese, italiano ed anche il nome dell'associazione è in tre lingue. In italiano si chiama Movimento Scaut Svizzero (MSS).

Il MSS è una federazione di 23 associazioni cantonali, molto indipendenti. Nel Canton Ticino vi è la FeST (Federazione Scaut Ticinesi) che è composta dall'AEEC (Associazione Esploratori ed Esploratrici Cattolici) e dall'AGET (Associazione Giovani Esploratori Ticinesi). Nel Canton Grigioni vi è una singola sezione di lingua italiana a Poschiavo, con terminologie talvolta diverse.


La UIGSE-FSE è presente in Svizzera con un solo gruppo, di lingua francese. Pertanto, non è rilevante ai fini della nostra trattazione.


[modifica] Scout o Scaut

La prima disputa terminologica è fra Scout e Scaut.

In Italia si usa quasi universalmente la forma Scout. Negli anni 70 fece capolino ogni tanto la forma Skaut (vista ad esempio su un calendario stampato insieme da ASCI ed AGI), ma non attecchì.

Oggi l'Assoraider usa la forma Scaut, ed è l'unica associazione italiana di rilevanza nazionale a farlo.

In Svizzera il MSS ha deciso cinque anni fa di standardizzare la terminologia usando sempre e solo la forma Scaut.

In questa voce si userà sempre la forma Scout, tranne quando si farà riferimento esplicitamente ad Assoraider o MSS.

[modifica] E il plurale?

Scout è una parola straniera, dunque quando viene incorporata in una frase in lingua italiana va considerata neutra ed invariante, così come avviene ad esempio, con parole come film e sport.

Pertanto, andrebbe mantenuta uguale anche al plurale.

Tuttavia, molte associazioni usano "Scouts", spesso anche nel proprio nome (ad es. l'AGESCI, l'ASCI, la FSE).

C'è un approfondimento sull'utilizzo dei termini inglesi sul sito dell'Accademia della Crusca, nella sezione delle Domande ricorrenti, alla voce Plurale dei forestierismi non adattati. Poiché scout è un termine che si può considerare oramai acquisito alla lingua italiana, non prende la s nel plurale.

In realtà qualcuno sostiene che Scout sia una parola invariante quando è usata come aggettivo, mentre si usa il plurale scouts quando è un sostantivo. Esempi (secondo questo punto di vista):

  • Gli scouts
  • I campi scout

Se si usa la forma Scaut, come fanno Assoraider e MSS, a maggior ragione, non va aggiunta nessuna S per fare il plurale.

[modifica] Scout e Guide

Storicamente, B.-P. ha fondato due movimenti separati, quello degli Scout (per i ragazzi) e quello delle Guide (per le ragazze). A livello internazionale, i due movimenti sono tuttora separati e strutturati in due organizzazioni diverse: l’Organizzazione Mondiale del Movimento Scout (WOSM) e l’Associazione Mondiale Guide ed Esploratrici (WAGGGS). Negli anni 70 il WOSM ha iniziato ad ammettere anche le ragazze, che oggi costituiscono una percentuale rilevante in molte associazioni nazionali. Da quel momento, l'espressione Boy Scout è entrata in disuso, tanto che oggi si parla praticamente solo di Scout.

Anche il WAGGGS ora ammette ragazzi, ma solo dagli anni 90 e comunque pochissime associazioni nazionali hanno fatto uso di questa possibilità.

Molte associazioni nazionali, specialmente in Europa, appartengono contemporaneamente sia a WAGGGS che a WOSM. Questo significa che i ragazzi vengono censiti nel WOSM e le ragazze nel WAGGGS. Queste associazioni sono dette SAGNO (Scout And Guide National Organizations). La FIS (di cui fanno parte AGESCI e CNGEI), l'AGECS, e il MSS sono tutte SAGNO.

Nelle organizzazioni mondiali che non risalgono direttamente a B.-P. ma sono state create dopo la sua morte, solitamente le due componenti appartengono allo stesso organismo, anche quando sono mantenute entrambe le identità, come nell'UIGSE.

Quando si parla del movimento femminile nel suo complesso si usa il termine "Guidismo", anche se alcune associazioni appartenenti al WAGGGS parlano di "Girl Scouts" o un'espressione equivalente nella lingua locale.

Quando si descrive tutta la schiera di seguaci del metodo di B.-P. è dunque opportuno parlare di "Scout e Guide" (o meglio ancora di "Guide e Scout"). Quando si fa riferimento alle singole associazioni non sempre la distinzione viene mantenuta.

Nell'AGESCI, nell'AGECS, nella FIS e nella FSE la distinzione fra Guide e Scout viene sempre ricordata. Nell'Assoraider e nel CNGEI si usa solo il termine Scout (o Scaut), oppure si parla di Esploratori (ed Esploratrici) anche riferendosi al movimento nel suo insieme. Nell'ASCI e nell'AGI, in quanto associazioni monosessuate, il problema non si poneva. Nel MASCI si parla di Adulti Scout indipendentemente dal sesso. Nel MSS si parla di Scaut per entrambi i sessi.

Nelle associazioni che mantengono la distinzione fra Scout e Guide è considerato inappropriato usare espressioni come "una scout".

[modifica] Scautismo o Scoutismo?

Fortunatamente il movimento Scout è un movimento di pace. Se così non fosse, il sangue sarebbe scorso a fiumi per la disputa fra i sostenitori di ciascuno di questi due termini. Quale è quello corretto? Dipende, ovviamente, dal contesto e dalle preferenze.

[modifica] L'uso nelle associazioni

La forma più diffusa fra le associazioni è scautismo.

La FIS (Federazione Italiana dello Scautismo) usa questo termine addirittura nel proprio nome. L'AGESCI sceglie questa forma in tutti i documenti ufficiali, a partire dallo statuto. L'AGECS segue anche qui l'esempio dell'AGESCI. Il CNGEI ha addirittura chiamato Scautismo la propria rivista. Il nome completo dell'AssoRAIDER è Associazione Italiana di Scautismo Raider e così via. L'ASCI prediligeva le forme con la A, tanto è vero che la sigla inizialmente voleva dire Associazione Scautistica Cattolica Italiana. Il MSS, ovviamente, avendo scelto il termine Scaut non poteva non usare scautismo. Nel MASCI non c'è una forma "ufficiale", ma l'uso prevalente è scautismo.

La FSE è l'eccezione più significativa. Lo statuto parla di scoutismo (il nome completo dell'associazione è infatti "Associazione Italiana Guide e Scouts d'Europa Cattolici della Federazione dello Scoutismo Europeo").

In realtà in tutte le associazioni è possibile trovare almeno un documento ufficiale in cui la pratica ortodossa non viene seguita, sia in un senso che nell'altro.


Anche in numerosi libri che parlano del movimento in generale, e non di una sola associazione, si è sempre preferita la forma scautismo.

  • Scautismo per Ragazzi, di B.-P., traduzione di Mario Sica, 1960, riveduta e corretta nel 1999 (pur essendo Mario Sica legato all'ASCI/AGESCI segue una terminologia più ecumenica e vicina al CNGEI)
  • Storia dello scautismo in Italia, di Mario Sica, 1973, riveduto e corretto nel 1986

Una ricerca su Google nel febbraio 2006 riferiva però 42.600 pagine per scautismo e 58.800 per scoutismo. A seconda dei punti di vista, si può dunque dire che scoutismo è più utilizzato in rete o che c'è un quasi-pareggio. Il perché di questa discordanza con le posizioni delle associazioni va ancora capito. Si dovrebbero analizzare a campione dei siti riportati dai motori di ricerca per capire quanti di questi siano affidabili e quanti meno (ci sono in rete moltissimi siti male informati).

[modifica] Quale usare in Wikipedia?

La discussione sui due termini ha infuocato a lungo anche la comunità di Wikipedia. Qui si vuole solo offrire un riassunto delle posizioni espresse sui vari criteri possibili, lasciando la decisione a Discussione:Scoutismo.

Nella stesura di questa voce si segue il criterio enciclopedico.

[modifica] Criterio Enciclopedico

Il criterio enciclopedico prevede di documentare la realtà così com'è, senza “correggerla” (ad esempio per tenere conto di regole linguistiche).

Secondo questo criterio, se nell'universo descritto dall'enciclopedia si usa un termine errato, tale termine va riportato così com'è, riservando eventualmente a delle note ogni considerazione sull'eventuale errore.

Applicando questo criterio, poiché la maggior parte delle associazioni di lingua italiana usa scautismo, si deve utilizzare quest'ultima forma.

Ovviamente, quando non si parla in generale, ma si fa riferimento ad una specifica associazione si rispetterà l'uso di questa associazione.

Analogamente nel riportare titoli di opere (ad esempio “Scautismo per Ragazzi”) si rispetterà la forma scelta dall'autore o dal traduttore.

[modifica] Criterio Morfologico

Come si deve formare una parola italiana derivata da una straniera?

Ci sono metodi:

  1. si prende la parola straniera e la si concatena al suffisso senza modificarne per niente la grafia; es. computerizzato, proveniente da computer seguito dal suffisso -izzato, che si legge compiuterizzato;
  2. si prende la parola straniera, la si concatena al suffisso, e si scrive il tutto secondo le regole della pronuncia italiana, anche stravolgendo la grafia originale; es. turismo proviene da tour seguito dal suffisso -ismo, e poiché la pronuncia sarebbe turismo si scrive proprio così.

Ci sono due scuole di pensiero su quale di questi due metodi applicare a scoutismo/scautismo. Vediamole entrambe.

  1. Poiché la maggior parte dei termini seguono il metodo 1 (rispetto della grafia), i termini che seguono il metodo 2 (rispetto della pronuncia) vanno considerati delle eccezioni, da non seguire. Perciò si dovrebbe scrivere scoutismo.
  2. La maggior parte delle parole nate col metodo 1 sono termini "usa e getta" nati magari in campo informatico, a volte dei veri obbrobri come runnare o jobbare, destinati spesso a sparire entro pochi anni. I termini relativi alle scienze sociali (quindi anche quelli nell'educazione) sono solitamente termini su cui si è ragionato prima di inserirli nella lingua, e destinati a rimanere in uso per decenni o secoli. Questi termini seguono solitamente la pronuncia (metodo 2). In particolare, i termini in -ismo sono quasi sempre italianizzati. Vedi ad esempio come si dice turismo e non tourismo, bovarismo e non bovarysmo, stacanovista più spesso di stakanovista (e comunque entrambe le forme rispettano la pronuncia italiana), maccartismo e non McCarthysmo, e così via. Addirittura, quando comunque si prende una parola inglese così com'è, vedi ad esempio escapismo (da escape) lo si pronuncia all'italiana (e-sca-pì-smo) e non all'inglese (i-schei-pì-smo).

Al momento, in Italia non vi è prevalenza di nessuna di queste due scuole di pensiero (mentre ovviamente in Svizzera il problema non si pone perché la forma base è scaut).

[modifica] Criterio Fonetico

Una parola come "scoutismo" va pronunciata all'italiana (con la O) o all'inglese ("scautaismou")?

In realtà anche chi scrive "scoutismo" solitamente poi lo pronuncia come se fosse scritto "scautismo".

Questo criterio sembrerebbe favorire la forma "scautismo".

[modifica] Criterio dell'Autorità

Il criterio dell'Autorità è stato usato fortemente dalla scuola aristotelica. I suoi seguaci, per giustificare le proprie affermazioni, preferivano rifarsi alle affermazioni di Aristotele, dicendo Ipse dixit piuttosto che avventurarsi in ragionamenti originali.

Noi cercheremo di dare il giusto peso ad ogni Autorità citata.

  • Tutti i dizionari della lingua italiana citano scoutismo come forma principale, mentre scautismo a volte non viene riportata, più spesso è indicata come forma secondaria.
  • Un articolo del 1969 sulla rivista Scautismo del CNGEI parla dell'unico francobollo italiano a tema scout, sul quale spicca appunto la scritta scautismo. Il Ministero delle Poste e Telecomunicazioni chiese un parere all'Accademia della Crusca che confermò la scelta di scautismo piuttosto che scoutismo.
  • Mario Sica, il principale storico italiano dello scautismo, traduttore di Scautismo per Ragazzi, unico italiano ad aver ricevuto il Lupo di Bronzo, ha più volte esposto i motivi per cui sarebbe da preferire la forma con la a (vedi anche i glossari citati in fondo).
  • Il Centro Studi Mario Mazza [1] di Genova, depositario dei maggiori archivi di documenti scout in Italia, usa sempre la grafia scautismo.

[modifica] Criterio Storico

Lo scautismo è arrivato in Italia nel 1910, ma durante il periodo fascista ha subito una forte repressione giunta fino allo scioglimento. In questo periodo (in realtà anche prima del fascismo) vi era la pratica nazionalista ed autarchica di italianizzare tutti i termini derivanti da parole straniere (ad esempio taxi -> tassì). Il termine scout rimase intatto, ma vennero proposte numerose parole alternative. I primi gruppi appartenevano all'associazione REI (Ragazzi Esploratori Italiani) e boy scout veniva tradotto variamente appunto con ragazzi esploratori, giovani esploratori (questa forma venne introdotta dal CNGEI dove viene tuttora usata almeno nel nome dell'associazione), boy-knights, ragazzi patriotti, e così via. Ad esempio vi fu la proposta di di ribattezzare l'ASCI da Associazione Scautistica Cattolica Italiana in Associazione Scoltistica Cattolica Italiana, anche perché all'epoca il termine scolta era usato spesso come traduzione di boy scout (acquisterà il signficato che gli diamo ora solo nel 1943, alla nascita dell'AGI)

Finisce la guerra, gli scout possono riprendere le uniformi tenute fino ad allora nascoste e fare attività all'aria aperta. Le associazioni non solo riprendono vita, ma sono anche in continua ebollizione. Mario Sica traduce Scouting for Boys e lo intitola Scautismo per ragazzi.

Quando esce questa sua traduzione l'Italia è in piena influenza statunitense, dunque se scrive scautismo con la A non è per colpa delle politiche di autarchia del fascismo. Lo fa sia perché è secondo lui la forma più corretta (vedi il capitolo Criterio Morfologico), sia perché comunque quella è la forma più diffusa all'epoca.

Il problema si pone anche allora, non tutti seguono lo spelling scautismo ma qualcuno usa anche la O, e dunque qualunque grafia venga utilizzata appare strana ad almeno una parte dei lettori. Forse è anche per questo che l'ASCI muta il proprio nome in Associazione Scouts Cattolici Italiani.

Nel 1974, infine, l'ASCI si fonde con l'AGI e non ha più senso parlare di boy scouts, si parla sempre più di scout e basta (spesso, impropriamente, includendo anche le guide nel concetto). Nel CNGEI, ovviamente, il problema non si era mai posto più di tanto, perché si usavano già dalla nascita i termini esploratore ed esploratrice.

Sempre nello stesso periodo la FIE cambia nome in FIS (Federazione Italiana dello Scautismo). Anche qui, siamo negli anni '70, non c'entra nulla l'autarchia del Fascismo.

Testi importanti usciti negli ultimi tempi (ad es. Cerimonie Scout, di Mario Sica, riveduto nel 2000, o Storia dello scautismo in Italia, sempre di Mario Sica) continuano a spingere verso Scautismo, sia nei titoli sia nelle raccomandazioni all'interno del testo.

[modifica] Quale aggettivo usare?

Ci sono numerose scelte di aggettivi da usare per indicare ciò che si riferisce allo Scautismo.

  1. Scout
  2. Scaut
  3. Scautistico
  4. Scoutistico

Nel 1916 l'ASCI scelse di usare nel proprio nome la parola Scautistica, propendendo per la terza forma.

Oggi, tuttavia, la terza e la quarta forma sembra siano in via di eliminazione dal linguaggio. Le lingue vive tendono a scartare le forme più complesse in favore di quelle più semplici, ecco perché oggi quasi tutti dicono, ad esempio, Metodo Scout invece di Metodo Sc(o/a)utistico.

Nel Movimento Scaut Svizzero e nell'Assoraider. ovviamente, l'aggettivo usato è Scaut.

[modifica] Vari tipi di soci

[modifica] I bambini e le bambine

B.-P. creò i Wolf Cubs come branca più giovane dello Scautismo, e le Brownie Guides come analogo nel Guidismo.

I Wolf Cubs diventarono i lupetti in Italia, con una traduzione molto fedele sia dei termini che del metodo. Quasi tutte le associazioni di lingua italiana hanno oramai aperto il lupettismo anche alle bambine che dunque si chiamano lupette. La sola eccezione è la FSE, per la quale vedi più avanti.

I Lupetti sono organizzati in Branchi di circa 18-25 bambini/e, sotto la guida di capi che vengono detti Vecchi Lupi. Sono divisi in sestiglie di sei lupetti, guidati da un lupetto detto capo sestiglia.

Nel CNGEI e nell'Assoraider invece di Sestiglia si dice Muta.

Nel Movimento Scaut Svizzero invece di Branco si dice Muta, e le Sestiglie si dicono Sestene. Il gruppo di Poschiavo parla invece di Pattuglia.

I Brownies sono dei follettini sconosciuti alla cultura italiana, e dunque non fecero mai presa fra di noi. L'AGI inventò le Coccinelle che sono dunque un'esclusiva italiana. Le Coccinelle sono oggi presenti nell'AGESCI (dove possono essere bambine o bambini) e nella FSE (solo bambine).

Le Coccinelle sono organizzate in Cerchi di circa 18-25 bambini/e, sotto la guida di capi che vengono detti Coccinelle Anziane. Sono divisi in sestiglie di sei coccinelle, guidati da una coccinella detta capo sestiglia.

In italiano si usa il termine femminile Coccinella per indicare sia l'insetto maschio che l'insetto femmina. Alla stessa maniera si userà il termine Coccinella anche per i bambini e non solo per le bambine. Questo segue l'uso delle pattuglie di Esploratori. Un esploratore che appartiene alla squadriglia "Volpi" è una volpe, non un "volpo". Così un bambino che appartiene ad un cerchio di coccinelle è una coccinella, non un coccinello.

In ASCI, Assoraider, CNGEI e FSE l'espressione Branca Lupetti viene (o veniva) spesso abbreviata in Branca L.

In AGI e FSE l'espressione Branca Coccinelle viene (o veniva) spesso abbreviata in Branca C.

Nell'AGESCI si parla invece di Branca Lupetti/Coccinelle, abbreviata in Branca L/C.

Nel Movimento Scaut Svizzero si parla di prima branca (questa forma talvolta viene usata anche in altre associazioni) e anche di Branca Lupetti.

[modifica] I ragazzi e le ragazze

La branca più importante era originariamente composta dai Boy Scouts nel movimento scout, e dalle Girl Guides dall'altra parte. In alcune nazioni, come gli USA, si parla invece di Girl Scouts, pur rimanendo nell'ambito del Guidismo. Su questi termini vedi il capitolo Scout e Guide.

Quando si parla solo della branca intermedia, comunque, tutte le associazioni considerate parlano di Esploratori per i ragazzi.

Per le ragazze, Assoraider, CNGEI e MSS usano Esploratrici, mentre le altre associazioni usano Guide.

Esploratori e Guide sono organizzati in Pattuglie o Squadriglie, gruppi di 6-8 ragazzi guidati da uno di loro detto Capo Pattuglia o Capo Squadriglia.

La denominazione Pattuglia è usata da Assoraider, CNGEI e MSS (eccetto il gruppo di Poschiavo). Anche la versione italiana di Scautismo per Ragazzi preferisce questa forma, traduzione più fedele del termine inglese patrol.

Le altre associazioni usano Squadriglia.

L'unione di più pattuglie o squadriglie è un Reparto o Riparto. La seconda forma era usata solo da ASCI e AGI, ed oggi è stata ripresa dalla FSE. A capo di un Reparto/Riparto ci sono degli adulti detti Capi Reparto (o Capi Riparto), aiutati da Vice Capi Reparto. Nell'AGESCI invece si dice Aiuto Capi Reparto, nel Movimento Scaut Svizzero invece Capi Reparto Aggiunti.

In ASCI, Assoraider, CNGEI e FSE l'espressione Branca Esploratori viene (o veniva) spesso abbreviata in Branca E. Nell'Assoraider e nel CNGEI si usa anche Branca Esploratori/Esploratrici, abbreviata in Branca E/E.

In AGI e FSE l'espressione Branca Guide viene (o veniva) spesso abbreviata in Branca G.

Nell'AGESCI si parla invece di Branca Esploratori/Guide, abbreviata in Branca E/G. Talvolta si usa invece Branca Guide/Esploratori, abbreviata in Branca G/E

Nel Movimento Scaut Svizzero si parla di seconda branca (questa forma talvolta viene usata anche in altre associazioni) o branca esplo.

[modifica] I giovani e le giovani

La branca più anziana fu chiamata Rover da B.-P., e questo termine è stato ripreso, una volta tanto, da tutti senza eccezioni.

Le differenze nascono quando si parla di un gruppo di Rover. Nel CNGEI questo gruppo si chiama Compagnia, e la denominazione è stata seguita dall'Assoraider. Nell'ASCI si chiamava invece Clan (N.B. il termine Clan ha tutt'altro significato nel CNGEI), e questo termine è usato tuttora da AGESCI e FSE.

Nell'Assoraider, la Compagnia è suddivisa in Ronde.

Per le ragazze B.-P. scelse il nome di Ranger Guides, che nessuno in Italia usa. Il CNGEI usa Rover anche per le ragazze. L'AGI coniò il termine Scolta, ed AGESCI e FSE hanno mantenuto questo termine, ripreso anche da Assoraider.

Più scolte compongono un Fuoco.

Nell'ASCI vi era un momento di iniziazione al roverismo. Il ragazzo appena salito dal Riparto non diventava subito un Rover ma un Novizio Rover, e faceva parte di un Noviziato. Il noviziato aveva un Capo detto Maestro dei Novizi.

Nell'AGI vi era una distinzione simile fra Scolte Semplici e Scolte Viandanti.

Nell'AGESCI la terminologia è stata semplificata, e si parla solo di Novizi/novizie. L'unione di un Noviziato ed un Clan (se composto di soli Rover o di Rover e Scolte) o un Fuoco (se composto di sole Scolte) forma una Comunità Rover/Scolte (abbreviata in Comunità R/S).

Nella FSE i Novizi appartengono ad una Pattuglia Novizi che fa comunque parte del Clan. Le Scolte seguono la terminologia dell'AGI.

Nel CNGEI, il Rover che ancora non firma la Carta di Compagnia viene detto Allievo Rover.

In ASCI, CNGEI e FSE l'espressione Branca Rover viene (o veniva) spesso abbreviata in Branca R.

In AGI e FSE l'espressione Branca Scolte viene (o veniva) spesso abbreviata in Branca S.

Nell'AGESCI e nell'Assoraider si parla invece di Branca Rover/Scolte, abbreviata in Branca R/S.

Il Movimento Scaut Svizzero è più complesso. Come accade quasi sempre nelle altre nazioni europee, al posto di una branca Rover come l'hanno quasi tutte le associazioni italiane ne ha due.

  • Terza branca (o branca pio): Pionieri (15-17 anni), organizzati in Posti.
  • Quarta branca: Rover (dai 18 anni in poi), organizzati in Clan. Anche le ragazze si chiamano Rover.

Questa struttura è simile a quella di moltissime altre associazioni scout europee.

[modifica] Altre branche

Il metodo scout si evolve nel tempo, o almeno cerca di farlo. Alle tre branche originali dello Scautismo (nel Guidismo originariamente erano di più) se ne sono aggiunte altre, che però sono rimaste a livello di sperimentazione di poche associazioni.

Per rispondere alla domanda dei genitori di accogliere anche i bambini più piccoli molte associazioni scout straniere hanno istituito una branca per i 5-7 anni, chiamata di solito Beaver Scouts. Fra le Guide, invece, si parla solitamente di Rainbow Guides.

In Italia la proposta è stata accolta col nome di Castorini (per ragazzi e ragazze). Fra le associazioni considerate nessuna ha ufficialmente una branca Castorini. Alcuni gruppi AGESCI hanno fondato invece un'associazione parallela, l'AIC (Associazione Italiana Castorini). I bambini 5-7 anni sono censiti con l'AIC, al passaggio in branco vengono censiti in AGESCI. Una branca Castorini è presente in altre associazioni italiane come l'ASSISCOUT.

I Castorini sono organizzati in Colonie, e non vi sono ulteriori suddivisioni paragonabili alle Sestiglie dei Lupetti.

Un'altra proposta di nuova branca viene dall'Assoraider. Il contributo originale di questa associazione al metodo scaut è infatti la branca Raider, che va dai 18 ai 28 anni. Si chiamano Raider sia gli uomini che le donne di questa branca. Un gruppo di Raider è chiamato Raid.

[modifica] Gli adulti

Lo scautismo nasce per i ragazzi. Tuttavia, dopo qualche tempo si è posto il problema di cosa proporre agli adulti che, dopo aver completato il normale cammino scout, volevano continuare a far parte di una comunità in cui vivere i valori dello scautismo, senza tuttavia doversi impegnare come capi.

Nel CNGEI i soci adulti si chiamano Seniores (al singolare Senior), e sono organizzati in un Clan per ogni sezione. (N.B. il termine Clan ha tutt'altro significato in ASCI, AGESCI e FSE!).

Nell'ASCI non si volle mai istituire una quarta branca per coloro che avevano preso la partenza. Nacque un'associazione parallela, il MASCI (Movimento Adulti Scout Cattolici Italiani). I soci del MASCI sono detti Adulti Scout, spesso abbreviato in A. S.. Sono organizzati in Comunità guidate da un Magister.

L'AGESCI ha mantenuto questa relazione col MASCI anche nel proprio statuto. Tuttavia, anche molte persone provenienti dalla FSE si iscrivono poi nel MASCI.

[modifica] I capi

Lo scautismo è stato definito "organized mischief" (cioè monelleria organizzata). Per evitare che diventi mischief e basta occorre la presenza di adulti responsabili delle attività dei ragazzi; i capi, appunto.

Quando si usa il plurale o il femminile si fa così: il capo, la capo, i capi, le capo. L'ultimo termine è in italiano corretto, seppure poco usato. Infatti si dice il capostazione, la capostazione, i capistazione, le capostazione. Altro esempio: la caposala, le caposala.

Tutte le associazioni prevedono una formazione per i loro capi. Di solito questa formazione culmina in un Brevetto.

Nell'AGESCI, a rigore, il termine Capo va usato solo in riferimento a chi ha raggiunto il Brevetto, ed in questo caso si scrive con la lettera maiuscola. Gli altri sono soci adulti.

Nel Movimento Scaut Svizzero invece che di capi si parla spesso di Animatori (o di Monitori a Poschiavo).

[modifica] I capi dei capi

Ogni associazione ha una sua struttura organizzativa, più o meno gerarchica. I capi che hanno incarichi in questa struttura vengono solitamente chiamati commissari o dirigenti in quasi tutte le associazioni. I singoli incarichi, ovviamente, possono avere nomi diversi (responsabile, incaricato, etc. etc.), ma solitamente ci si riferisce alla categoria con uno di questi due termini.

Fa eccezione l'AGESCI in cui questa categoria, nella prassi, è detta dei quadri, sebbene nello statuto e nei regolamenti il termine non compaia.

[modifica] Ancora più in alto

L'espressione Capo Scout si presta a fraintendimenti. Qualcuno la usa per indicare tutti gli adulti che svolgono un servizio da capo. Ma allora, perché non dire semplicemente capo?

Nell'AGESCI è prevista la figura del Capo Scout, affiancato da una Capo Guida, che sono le massime cariche associative. Hanno un ruolo paragonabile al Presidente della Repubblica. Sono figure diverse dai Presidenti (che sono invece paragonabili al Presidente del Consiglio).

Nell'Assoraider vi è un Presidente Capo Scaut con ruolo simile.

Nel CNGEI vi è sia un Capo Scout che un Presidente.

Per questo motivo è bene usare l'espressione Capo Scout (o Scaut) solo in questi due ultimi casi. Tutti coloro che svolgono un servizio come capi vanno chiamati, appunto, capi.

Se poi si specifica Capo Scout del Mondo il riferimento è ancora più selettivo. Di Chief ne è stato solo uno, e dopo la morte di Robert Baden-Powell non ce ne sono stati altri.

[modifica] Gruppi, unità, etc.

Parlando delle branche abbiamo visto i nomi di tutte le unità. Solitamente più unità delle varie branche compongono un Gruppo Scout (o, più semplicemente, Gruppo).

Ad esempio, un gruppo AGESCI potrebbe essere formato da un branco misto, due reparti paralleli (uno di esploratori ed uno di guide) ed una Comunità R/S. Un gruppo FSE potrebbe essere formato da un branco, un cerchio, due riparti (uno per le guide ed uno per gli esploratori). Le possibili combinazioni sono quasi infinite, perché un gruppo potrebbe avere meno unità per mancanza di capi o di ragazzi, oppure più unità perché è in procinto di suddividersi in due.

Nell'Assoraider e nel MSS il Gruppo si chiama invece Sezione. Nel MSS più sezioni possono comporre una Brigata (ve ne è una sola di lingua italiana, a Locarno).

Nel CNGEI ogni gruppo non può avere più di un branco, un reparto ed una compagnia, e tutti i gruppi di una località compongono la Sezione (notate la definizione diversa rispetto all'Assoraider). Il Clan dei Seniores non appartiene a nessun gruppo, bensì alla sezione.

Nell'AGI i gruppi si chiamavano invece ceppi.

Nell'ASCI ogni gruppo aveva una Direzione di gruppo, composta dal Capo Gruppo e dal Capo Unità. Negli ultimi anni di vita dell'ASCI fu introdotta la Comunità Capi, struttura della quale facevano parte tutti i capi del gruppo, indipendentemente dal ruolo. Questa nuova struttura doveva rendere più democratiche le decisioni e contemporaneamente curare anche la formazione permanente dei capi. La Comunità Capi non era comunque una quarta branca.

L'AGESCI abolì presto la Direzione di Gruppo, attribuendone i compiti restanti alla Comunità Capi, che divenne il fulcro della vita democratica dell'associazione. La FSE invece mantenne solo la Direzione di Gruppo, alla quale affiancò un Consiglio di Gruppo al quale partecipano anche alcuni genitori dei soci giovani, e che si riunisce solo saltuariamente, al contrario di una Comunità Capi

Nel CNGEI vi è una direzione di sezione paragonabile alla direzione di gruppo.

Nel MSS il consiglio capi è paragonabile alla direzione di gruppo.

[modifica] Al di sopra del gruppo

L'AGESCI è organizzata in venti regioni, che seguono i confini delle Regioni amministrative. Ogni regione è divisa in Zone, comprendenti indicativamente da sei a venti gruppi.

Il CNGEI e l'Assoraider sono divisi in regioni, senza ulteriori suddivisioni.

La FSE è anch'essa divisa in regioni, ma non ricalcano i confini di quelle amministrative. Ogni regione è divisa in Distretti.

La struttura del MSS è stata descritta più sopra.

[modifica] I mille nomi di B.-P.

  • Il nostro fondatore nasce col nome Robert Stephenson Smyth Powell.
  • Quando compie tre anni, alla morte di suo padre Baden Powell, sua madre cambia il cognome di famiglia, e il nostro diviene Robert Stephenson Smyth Baden-Powell.
  • A scuola, gli amici lo chiamano Stephe.
  • I Matabele lo soprannominano Impeesa (Lupo che non dorme mai).
  • Nel 1908 pubblica Scouting for Boys, appare in copertina col nome Lieut. General Baden-Powell CB, usando il suo grado nell'esercito (Lieutenant General) ed il titolo onorifico di Companion nell'Order of the Bath.
  • Nel 1909 è nominato Baronetto, diventando Sir Robert Stephenson Smyth Baden-Powell.
  • Inizia ad usare l'abbreviazione B.-P., che, per coincidenza (voluta) coincide con l'abbreviazione di Be Prepared.
  • Alla cerimonia di chiusura del primo Jamboree mondiale (1920) fu acclamato all'unanimità Capo Scout del Mondo.
  • Nel 1929 fu nominato Pari d'Inghilterra, e scelse il titolo di Lord Baden-Powell of Gilwell. Il titolo corretto in realtà è Sir Robert Stephenson Smyth Baden-Powell, 1st Baron Baden-Powell of Gilwell
  • Chi vuole esagerare può scrivere Lieut. General Sir Robert Stephenson Smyth Baden-Powell, 1st Baron Baden-Powell of Gilwell, OM, GCMG, RCVO, KCB

Tutte queste forme sono corrette, ma la più affettuosa e quella da lui preferita rimane B.-P. (con i puntini e il trattino).

Nello scautismo di lingua tedesca è diffusa la forma BiPi. Questa forma viene spesso usata anche dagli scaut di lingua italiana del MSS, parallelamente a B.-P.

[modifica] La pronuncia di Baden-Powell

Per indicare come pronunciare il suo cognome scrisse questi versi:

Man, Nation, Maiden
Please call it Baden.
Further, for Powell
Rhyme it with Noël.

Nell'alfabeto fonetico internazionale viene scritto così: ['beɪdʌn 'pəʊəl]

[modifica] Altri termini

  • Autofinanziamento: Un'attività in cui i ragazzi, tramite il proprio lavoro, guadagnano soldi che servono a coprire le spese delle attività (in molti contesti esterni allo scautismo, invece, la parola autofinanziamento si riferisce all'esborso di soldi da parte dei soci).
  • Brevetto: Vedi Nomina a Capo.
  • Buona Caccia: Saluto dei Lupetti, degli Esploratori e delle Guide.
  • Buona Strada: Saluto dei Rover e delle Scolte.
  • Buon Cammino: Saluto dei Rover usato nel CNGEI.
  • Buon Sentiero: Saluto usato erroneamente in alcuni gruppi AGESCI fra Esploratori e Guide.
  • Buon Volo: Saluto delle Coccinelle.
  • Censimento: In molte associazioni è l'operazione annuale di iscrizione di tutti i soci. Per estensione, indica anche la quota di iscrizione.
  • Cucciolo: Lupetto appena entrato in Branco, che ancora non pronuncia la sua Promessa.
  • Diarchia: Termine usato solo nell'AGESCI. Si riferisce alla pratica di avere due persone (un uomo ed una donna) in ogni posizione, dal capo unità fino ai presidenti dell'associazione. La Diarchia fu introdotta alla nascita dell'AGESCI per evitare che l'AGI, più piccola, venisse sopraffatta dall'ASCI, oggi viene mantenuta perché si ritiene utile un doppio punto di vista in ogni decisione. Inoltre, ovviamente, nelle unità miste è necessario che ogni ragazzo o ragazza possa avere come riferimento un capo del proprio stesso sesso, e la diarchia consente di evitare che uno dei due sessi appaia subordinato all'altro.
  • Distintivo: Emblema di stoffa portato sull'uniforme come riconoscimento dell'appartenenza ad un'associazione, di particolari abilità possedute o di prove superate. Ha il duplice scopo di dare al ragazzo un segno tangibile di un obiettivo raggiunto e di rendere visibili a tutti le proprie capacità, per metterle a disposizione.
  • Divisa: Vedi Uniforme
  • Formatore: Chi è impegnato nella formazione capi.
  • Giglio: Il giglio è il simbolo della purezza. Sulle antiche carte geografiche la direzione del Nord era indicata sulla rosa dei venti per mezzo di una freccia con la punta a forma di giglio. B.-P., durante la sua carriera militare, lo scelse come distintivo per i propri soldati che si distinguevano nelle doti di esplorazione. Quando fondò lo Scautismo lo scelse come simbolo di tutti gli Scout. Il Giglio Scout ha tre parti, corrispondenti ai tre impegni della Promessa Scout. Contiene due stelle (Legge e Promessa), ognuna con cinque punte, che simboleggiano i dieci punti della Legge Scout. Il Giglio Scout è circondato da una corda chiusa con un Nodo Piano, che simboleggia il legame che unisce tutto il Movimento Scout mondiale. Le guide usano il Trifoglio al posto del Giglio.
  • Gilwell: Si usa a volte l'espressione "il Gilwell" per indicare quel fazzolettone che viene consegnato assieme al Wood Badge. Altrimenti può essere un riferimento a Gilwell Park.
  • Giornata del Pensiero (o del Ricordo): Vedi Thinking Day.
  • Grande Urlo: Cerimonia dei Lupetti, solitamente usata all'inizio della riunione, in cui viene ricordato il motto.
  • Hike: Termine inglese che vuol dire genericamente Escursione. Nella tradizione ASCI il termine viene usato per indicare un momento di riflessione personale (o al massimo a coppia) comprendente sia un momento di cammino che un pernottamento in tenda o all'addiaccio. Può anche prevedere la ricerca di ospitalità in cambio di servizio. Un hike viene usato in momenti particolari per rimarcarne l'importanza. Questa tradizione è stata ripresa in AGESCI e FSE.
  • Legge Scout: Più che un insieme di regolette, è un insieme di valori che ogni Scout si impegna a seguire. Il testo della promessa varia con la branca e l'associazione di appartenenza, i suoi valori no.
  • Maestro di specialità: Un ragazzo che voglia conquistare una specialità può essere aiutato da una persona più esperta in quel campo che gli insegni le tecniche. Questa persona (che può essere sia un capo sia un ragazzo) è detta maestro di specialità.
  • Nomina a Capo (o Brevetto): Il completamento dell'iter di Formazione Capi. Nell'AGESCI e nel CNGEI da diritto a tutte le insegne Wood Badge (fazzolettone Gilwell, tizzoni e portafazzolettone a testa di turco) in quanto la Formazione Capi di queste associazioni è riconosciuta dal WOSM. Altre associazioni usano simboli simili.
  • Pattuglia: Abbiamo visto che in molte associazioni la Pattuglia è un gruppetto di ragazzi intorno al quale ruotano tutte le attività di un Reparto. Nell'AGESCI, invece, si usa il termine Squadriglia. Il termine Pattuglia rimane dunque a disposizione, e viene spesso usato per indicare gruppi di lavoro permanenti (es. Pattuglia Nazionale di Branca E/G) o temporanei (es. una Pattuglia Logistica nella preparazione di un campo specifico).
  • Piede Tenero: Esploratore che ha appena fatto la propria Promessa Scout, ma ancora non si è abituato pienamente allo Scautismo.
  • Portafazzolettone (o Fermafazzolettone): Qualunque oggetto venga usato per tenere legato attorno al collo un fazzolettone.
  • Progetto: Nell'AGESCI ogni livello (gruppo, zona, regione, nazionale) ha un suo progetto che ne guida le azioni per 3-4 anni. Nel caso del gruppo, si parla di Progetto Educativo.
  • Programma: Nell'AGESCI ogni livello (gruppo, zona, regione, nazionale) ha un programma annuale che definisce le azioni per mettere in pratica il progetto.
  • Progressione Personale: L'insieme delle mete che un ragazzo deve raggiungere nel suo cammino scout, che si chiamano Stelle, Momenti, Tappe, Classi, Specialità, Brevetti di Competenza, etc. etc. a seconda della branca e dell'associazione.
  • Promessa Scout: L'impegno assunto da ogni Scout. Con la promessa si entra a far parte della grande famiglia degli Scout. Vedi la voce relativa. Il testo della promessa varia con la branca e l'associazione di appartenenza, i suoi valori no. Alcuni, erroneamente, chiamano Promessa anche il Fazzolettone.
  • Route: Il concetto di Route nasce nel Roverismo francofono, (tanto che in alcune associazioni i Rover si chiamano Routards) e non ha corrispondente in inglese. Indica un campo mobile, solitamente in montagna, nel quale vengono messe in evidenza l'essenzialità, il rapporto con la natura, e dove il camminare è anche una metafora dell'avvicinarsi a Dio. Il termine viene adottato prima dall'AGI, e viene ripreso dall'AGESCI]. Nella FSE viene usato solo per le Scolte, i Rover usano l'espressione Campo Mobile.
  • Saluto scout: Il saluto che riconosce i membri di tutte le associazioni scout del mondo va fatto portando la mano destra all'altezza delle spalle, l'indice, il medio e l'anulare tesi e uniti, il mignolo ripiegato sotto il pollice, il palmo rivolto in avanti.
  • San Giorgio è il protettore delle Guide e degli Scout di tutto il mondo. Si celebra il 23 aprile. Quando si fa un campo poco prima o poco dopo questa data, viene detto Campo San Giorgio. Il giorno di San Giorgio è tradizione rinnovare la Promessa.
  • Scouting Questo termine, preso tale e quale dall'inglese, viene solitamente utilizzato per indicare le attività più tipiche di esplorazione, vita all'aria aperta, campismo, etc. Non va usato come sinonimo di scautismo in generale.
  • Squadriglia: Vedi Pattuglia.
  • Thinking Day: Anche noto come Giornata del ricordo o Giornata del pensiero. Il giorno 22 febbraio è il compleanno congiunto di B.-P. e sua moglie Olave. E` un momento di festa per ricordare e celebrare il lavoro del Capo Scout e della Capo Guida del mondo. In particolare, le associazioni di Guide dedicano questa giornata a conoscere meglio la dimensione internazionale del movimento, ed ogni anno si segue un tema indicato dal WAGGGS.
  • Tizzoni: Parte delle insegne del Wood Badge. Da notare che NON sono i tizzoni dell'ultimo fuoco di B.-P., il quale ha iniziato a distribuire tali tizzoni nel 1919, ben prima di fare un ultimo fuoco.
  • Trifoglio: Il trifoglio è il simbolo mondiale delle Guide. Il trifoglio dorato, sullo sfondo blu, ricorda un sole che splende su tutte le ragazze del mondo. Le tre foglioline corrispondono ai tre impegni della Promessa. Contiene due stelle, che ricordano la Legge e la Promessa. Ogni stella ha cinque punte, che simboleggiano i dieci punti della Legge. Il trifoglio (nella sua versione moderna) è circondato dal suo stelo, che simboleggia il legame che unisce tutto il movimento mondiale delle guide. La base dello stelo ricorda una fiamma, cioè l'amore dell'umanità. La venatura della foglia centrale, che punta verso l'alto, ricorda l'ago di una bussola. Gli Scout, invece, usano il Giglio (disambigua).
  • Uniforme: Tutte le associazioni di Scout e di Guide hanno una uniforme, che serve a dare un'immagine coerente all'esterno, a creare spirito di gruppo e a ridurre le differenze sociali fra i soci. Qualcuno ogni tanto sostiene che la disquisizione semantica fra ‘divisa’ (che dividerebbe) e ‘uniforme’ (che invece uniformerebbe) risalga a B.-P.; questo è molto difficile, visto che entrambe le parole in inglese vengono tradotte con ‘Uniform’.
  • Wood Badge: Letteralmente vuol dire insegne di legno. Qualcuno, con molta fantasia, lo ha tradotto anche come il distintivo del bosco. Sono le insegne portate da coloro che hanno completato un percorso di Formazione Capi riconosciuto dal WOSM come equivalente a quello di Gilwell Park (ovviamente, solo nelle associazioni riconosciute dal WOSM). è composto dal fazzolettone Gilwell, dai tizzoni e dal portafazzolettone a Testa di Turco.
  • Zampa Tenera: Lupetto che ha appena pronunciato la propria Promessa, ma ancora non si abitua alla vita del Branco.
  • Zoccolette: Brutto termine usato da alcuni al posto di Tizzoni (vedi).

[modifica] Altri progetti

[modifica] Collegamenti esterni

  • Glossari Vari glossari e raccolte di termini raccolte o compilate da Scoutnet
  • Centro Studi Mario Mazza Ha la più importante raccolta di documenti in Italia sullo scautismo.
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