Teoria queer
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La teoria queer è una teoria sul sesso e sul genere entro il più ampio campo degli studi queer. Sua tesi di fondo è che l'identità sessuale di ciascuno sia parzialmente o interamente socialmente costruita, e che quindi gli individui non possano essere realmente descritti usando termini generali come "omosessuale" o "donna". Sfida la pratica comune di dividere in compartimenti separati la descrizione di una persona perché "entri" in una o più particolari categorie definite.
In particolare, la teoria queer rigetta la creazione di categorie ed entità-gruppo artificiali e socialmente assegnate basate sulla divisione tra coloro che condividono un'usanza, abitudine o stile di vita e coloro che non lo condividono, L'Altro. Al contrario, i teorici queer suggeriscono di costruire categorie e gruppi sulla base di associazioni liberamente stabilite dagli individui.
[modifica] Storia
Le prime influenze storiche sulla teoria queer sono quelle di Jacques Lacan, Louis Althusser e Jacques Derrida. Influenza primaria la ebbe Michel Foucault; teorici successivi sono Judith Butler ed Eve Kosofsky Sedgwick. Tra gli italiani spicca Mario Mieli.
Come altre in alcune branche del femminismo, alcune studiose di teoria queer vedono la prostituzione, la pornografia e il bondage o il S/M come legittime e valide espressioni della sessualità umana. Ad esempio, Patrick Califia scrive di come il sadomasochismo incoraggi la fluidità e metta in questione la naturalezza delle dicotomie binarie nella società:
(EN)
«The dynamic between a top and a bottom is quite different from the dynamic between men and women, blacks and whites, or upper- and working- class people. That system is unjust because it assigns privileges based on race, gender, and social class. During a S/M encounter, roles are acquired and used in very different ways. If you don't like being a top or bottom, you switch your keys. Try doing that to your biological sex or your race or your socioeconomic status.»
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(IT)
«La dinamica tra top (chi sta sopra, ma anche chi comanda, attivo) e bottom (chi sta sotto, ma anche chi esegue o subisce, passivo) è assai diversa di quella tra un uomo e una donna, bianco e nero o alta borghesia e ceto operaio. Questi sistemi sono ingiusti perché assegnano privilegi basati su razza, genere e classe sociale. Durante un incontro S/M, i ruoli sono acquisiti e usati in modi molto diversi. Se non piace essere un top o un bottom, basta invertire registro. Si provi a farlo col sesso biologico o con l'etnia o con lo status socioeconomico.»
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(Feminism and sadomasochism - Patrick Califia)
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Questo punto di vista pone tra loro in conflitto branche del femminismo che vedono la prostituzione, la pornografia etc... come meccanismo di oppressione delle donne.
[modifica] Critiche
I critici della teoria queer sostengono che un vasto e crescente corpus di prove fisiologiche, genetiche e sociologiche mostra come, scientificamente parlando, l'orientamento e la classificazione sessuale sono più che semplici costrutti sociali. Secondo questo punto di vista, varie caratteristiche biologiche (alcune delle quali genetiche ed ereditarie) giocano un ruolo importante nel plasmare il comportamento sessuale (parte del più ampio dibattito "natura vs. cultura"). Molti scienziati affermano che le richieste decostruzioniste sulla scienza (non solo su questo argomento) siano pseudoscienza.
Numerosi commentatori e commentatrici rispondono a queste critiche affermando che non tutti gli individui sono nettamente classificabili come "maschi" o "femmine", anche su basi strettamente biologiche. Ad esempio, i cromosomi che determinano il sesso (X e Y) possono esistere in combinazioni atipiche (come nella sindrome di Klinefelter [XXY]). Ciò rende difficoltoso l'uso del genotipo come mezzo per definire esattamente due generi distinti. Gli individui intersessuati possono avere, per varie e diverse ragioni biologiche, genitali ambigui.
Il modo in cui la questione dell'innatezza dell'identità sessuale e di genere è stata rilevante nella ricerca può essere investigato seguendo lo svolgersi delle numerose opere di sessuologia del Dr. John Money, della Johns Hopkins University. I suoi primi lavori indicano che era particolarmente suggestionato dalla tesi per cui l'identità di genere è un costrutto sociale, ma nelle opere successive egli sviluppa una descrizione altamente sfumata di tutti gli input che la ricerca implica nella formazione dell'identità di genere di un qualsiasi individuo.
Gli aspetti biologici non sono altrettanto rilevanti per coloro che vedono il processo di costruzione prendere piede nel linguaggio naturale e nelle categorie che esso plasma tramite il continuo rafforzamento nella mente di ciascuno – ad esempio pronomi che fanno distinzioni di genere. Nel modello psicologico di Jacques Lacan, la fase dello specchio (attorno ai 3 anni, quando un bambino vede sé stesso in uno specchio e crede che l'immagine sia il suo "sé") e lo sviluppo del linguaggio avvengono approssimativamente nello stesso periodo. Pertanto, è possibile che sia il linguaggio a costruire l'intera idea di sé, come pure le distinzioni di genere/sesso. Anche le idee di Ferdinand de Saussure sulle relazioni segno-significante nel linguaggio vengono usate per dimostrare questo concetto: si mostra infatti come nonostante possano esistere delle verità biologiche, la nostra conoscenza e concettualizzazione è sempre mediata da linguaggio e cultura.
Esistono inoltre teorie ibride che combinano nozioni delle teorie sopra esposte su caratteristiche innate e costrutti sociali. Per esempio, si può ipotizzare che abitudini sociali, aspettative e identità siano plasmate da certi "fatti della vita". Questi possono includere strutture innate che vanno da quelle più ovvie (come le differenze tra gli apparati riproduttivi) a quelle più controverse (come l'esistenza di un orientamento sessuale che è fissato all'inizio della nostra vita da fattori genetici, ambientali e simili che determinano il risultato). La ricerca empirica (scientifica) può essere usata per separare la verità dalla congettura e spiegare come questi "fatti della vita" interagiscono con le norme sociali. Il ruolo della Teoria Queer sarebbe quello di esaminare le nozioni biologiche dell'orientamento sessuale e del genere nel contesto della cultura e della storia.
[modifica] Voci correlate
- Eteronormatività
- Gay
- LGBT
- Omosessualità
- Post-strutturalismo
- Queer
- Ruolo di genere
- Studi di genere
- Teoria critica
[modifica] Bibliografia
- Judith Butler. Bodies That Matter. On the Discursive Limits of "Sex". Routledge, New York - Londra, 1993
- Judith Butler. Gender Trouble. Routledge, New York - Londra, 1990
- Teresa de Lauretis. Queer Theory: Lesbian and Gay Sexualities. An Introduction, da Differences, 1991, 3 (II)
- A. Bellagamba, P. Di Cori e M. Pustianaz (a cura di). Generi di traverso. Edizioni Mercurio, Vercelli, 2000
- E. Kosofsky Sedgwick. Between Men: English Literature and Male Homosocial desire. Columbia University Press, New York, 1985
- E. Kosofsky Sedgwick. Epistemology of the Closet. University of California Press, Berkeley, 1990
- Patrick Califia. Feminism and Sadomasochism. Heresies, New York, 1982 ISBN 1573440965