Femminismo
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Il femminismo è un movimento sorto negli anni '60, con l'intento di modificare radicalmente la divisione sessuale dei ruoli maschili e femminili e quindi di rimettere in discussione, in tutti gli aspetti del vivere associato, una gerarchizzazione umana che assegna un meno o un più ai diversi individui in base a meri rapporti di potere che trovano fondamento proprio nella sessualità maschile e nelle sue proiezioni sociali e politiche.
Il femminismo ha pertanto rimesso in discussione, a partire dall'analisi della propria sessualità (autocoscienza), tutti i settori della società, della quale contestava l'aspetto ed il carattere fortemente maschilista, ed il fatto di essere retta su discriminazioni di sesso individuando i nessi esistenti tutt'oggi tra la sessualità e i poteri. Benché la lotta contro l'ineguaglianza tra uomini e donne sia il fulcro del femminismo, la teoria femminista al suo interno non è omogenea. Vi sono infatti teorie contrastanti riguardo all'origine di questa ineguaglianza, su come lottare per le pari opportunità tra uomini e donne e anche sulla necessità o meno di criticare radicalmente le nozioni di "identità sessuale" e "identità di genere.
[modifica] Storia
Un'antesignana del movimento, più emancipazionista che femminista dato anche il periodo storico, è stata Olympia de Gouges che con la Dichiarazione dei diritti della donna e della cittadina del 1792 pose i suoi contemporanei di fronte al ruolo negato nello spazio pubblico delle donne. Il femminismo divenne un movimento organizzato nel diciannovesimo secolo, come effetto di una più diffusa consapevolezza dell'ingiusto trattamento riservato alle donne e del diffondersi dei movimenti di riforma sociale. Il socialista utopista Charles Fourier coniò il termine féminisme nel 1837. Già nel 1808, egli aveva affermato che l'epansione dei diritti delle donne fosse il principio fondamentale di ogni progresso sociale. La nascita del movimento si fa risalire alla prima Women's Rights Convention a Seneca Falls, New York, nel 1848. Nel 1869, John Stuart Mill pubblicò The Subjection of Women.
Negli anni anni Settanta il movimento delle donne, almeno nella sua parte maggioritaria, ha centrato le sue pratiche politiche dall'analisi della soggettività, che pure permane ancora oggi in alcuni gruppi, a un ambito sociale lottando per la conquista di più ampi diritti civili che hanno portato in Italia all'introduzione del divorzio, alla modifica del diritto di famiglia nel 1975, all'istituzione dei consultori familiari, alla legge sulle pari opportunità, alla liberalizzazione dei contraccettivi e all'approvazione delle leggi che regolano l'aborto, alla costituzione dei Centri antiviolenza e alle Case delle donne.
Enorme la produzione letteraria, filosofica, politica prodotta dalle donne dagli anni '70 a oggi. Prima di allora, molti sono i testi che andrebbero letti e studiati: tra questi rimane a tutt'oggi fondamentale l'opera di Simone de Beauvoir, che ha dedicato alla storia delle donne e agli stereotipi maschili un voluminoso saggio (Il secondo sesso, 1949).
Il femminismo dopo gli anni '70 in Francia e in Italia acquista la connotazione teorico-politica di pensiero della differenza sessuale. Creando luoghi di discussione e di impegno, come sono le librerie delle donne, i centri di documentazione, le associazioni collegate alla ricerca del pensiero e della storia femminile, il pensiero della differenza femminile ha avuto modo di esprimersi e diventare conosciuto, anche nelle Università.
Gli scritti della filosofa francese Luce Irigaray hanno inaugurato questa scuola di femminismo. L'Etica della differenza sessuale è il suo scritto pubblicato negli anni 80. Luce Irigaray già all'epoca di Speculum il suo testo del 1975 era stata tradotta in italiano da Luisa Muraro. È questa autrice fondatrice della Libreria delle Donne di Milano, con altre donne, come Lia Cigarini, ispiratrice di uno dei primi gruppi separatisti di donne, il Demau nel 1966.
Queste donne e altre, come negli anni successivi le filosofe della Comunità Diotima di Verona, hanno costruito e sviluppato il pensiero della differenza sessuale in Italia e la ricerca che lo ha sostenuto. Anche in altri paesi come la Germania e la Spagna, con la Comunità Duhoda di Barcellona, ci sono gruppi che fanno riferimento al pensiero della differenza sessuale.
Molte donne, oggi, vedono il valore delle presenza femminile nella storia non più rivendicando in prima istanza i disagi che ha vissuto con il patriarcato ma analizzando e riconoscendo l'opera di civilizzazione che le donne hanno svolto nei secoli e la diversità del pensiero femminile nelle sue molte espressioni.
Il pensiero della differenza sessuale è una impostazione che tiene conto anzitutto delle pratiche femminili sul lavoro, dell'attraversamento delle relazioni madre-figlia e oggi anche di uno sguardo rivolto al sesso maschile quando vuole interrogarsi sulle differenze fra i sessi.
Le donne che fanno riferimento al pensiero femminile come differenza hanno costruito un percorso che apre nuove strade di conoscenza. Attraverso la rivoluzione femminista, con la sua tacita ed estesa intesa, filosofia, storia, cinema, arte, diritto, psicologia, pedagogia e storia della scienza possiedono nuovi punti di vista, queste conoscenze sono anche entrate nella vita quotidiana cambiando molte modalità di trasmissione delle conoscenze e di interazione sociale, delle quali non sempre la società è cosciente. É quindi una ricostruzione del sapere umano che non dimentica di avere un'origine nella politica, nella vita quotidiana e nel suo concreto impiego nel tempo storico.
[modifica] Voci correlate
- Wikiquote contiene citazioni di o su Femminismo
- Mary Wollstonecraft
- William Thompson
- John Stuart Mill
- Salvatore Morelli
- Movimento di liberazione omosessuale
- Lesbismo
- Maschilismo
- Pari Opportunità
- Sessismo
- Suffragette
- Violenza sulle donne
- Ruolo dei generi