Tempio di Antas
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Tempio Punico-Romano dedicato all'adorazione del Dio eponimo dei sardi Sardus Pater Babai (Sid Addir per i cartaginesi). Situato ad una decina di chilometri circa a sud del paese di Fluminimaggiore (CI), il tempio si trova in una zona in cui stanziarono Cartaginesi e Romani, attirati dagli abbondanti giacimenti di piombo e ferro presenti nel territorio.
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[modifica] Tempio Punico
Sotto la gradinata di accesso al Tempio Romano sono presenti i resti del precedente tempio Cartaginese dedicato al dio Sid Addir (continuazione del precedente culto nuragico tributato al dio delle acque e della vegetazione). Il primo sacello venne edificato nel 500 a.C. su un affioramento di roccia calcarea (ritenuta sacra) e nel 300 a.C. il tempio venne ristrutturato. Intorno all'altare sono stati ritrovati molti reperti punici.
[modifica] Tempio Romano
Il Tempio Romano venne costruito dall'imperatore Augusto (27 a.C.-14 d.C.) e restaurato durante Caracalla (213-217 d.C.) sull'area del tempio punico. Il Tempio venne scoperto nel 1836 dal generale La Marmora e assunse la forma attuale dopo la ricostruzione avvenuta nel 1967. La parte anteriore del tempio è composta da sei colonne (quattro frontali e due poste ai lati) alte 8 metri circa e aventi capitelli di ordine ionico. Originariamente era anche presente un frontone triangolare. La cella centrale era accessibile tramite due aperture laterali. Nel pavimento della cella è visibile una parte di un mosaico. Infine la parte sacra del tempio è dotata di due recipienti quadrati, profondi circa un metro, i quali contenevano l'acqua utilizzata nei riti di purificazione. Probabilmente era presente una statua del Sardus Pater Babai di circa 3 metri di altezza (a giudicare dalle dimensioni di un dito ritrovato). Nell'area del tempio sono stati repertati soprattutto doni votivi (statue, monete,...).
[modifica] L'area archeologica
Nell'area archeologica intorno al tempio sono inoltre presenti:
- Una piccola necropoli, nella zona antistante il tempio (scoperta nel 1984, oggi le tre tombe ritrovate non sono visibili).
- I resti di un antico villaggio nuragico (1200 a.C-900 a.C.) usato anche in età tardo-romana.
- Le Cave Romane, da cui si estraevano i massi calcarei usati per realizzare il tempio.
- Un antico sentiero che collega l'area archeologica ad una grotta di interesse speleologico. Alcuni ritrovamenti nuragici dimostrano che nella grotta veniva praticato il culto dell'acqua.
Non meno importanti gli antichissimi affioramenti rocciosi che contribuiscono a rendere interessante il contesto naturalistico.
[modifica] Voci correlate
Storia della Sardegna fenicia e cartaginese