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Storia dei videogiochi - Wikipedia

Storia dei videogiochi

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

Un'immagine di Tennis for Two (1952)
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Un'immagine di Tennis for Two (1952)

Nonostante il fatto che la storia dei videogiochi si dipani lungo un lasso di tempo lungo oltre mezzo secolo, i videogiochi sono entrati a far parte della cultura popolare solamente negli anni 70.

Indice

[modifica] Gli albori: gli anni 40 e 50

[modifica] 1947: Un videogame a valvole

Il 1947 è l'anno in cui è stato progettato il primo gioco destinato ad essere giocato su di un tubo catodico (CRT). Questo primo semplice gioco è stato progettato da Thomas T. Goldsmith Jr. e Estle Ray Mann. La richiesta all'ufficio brevetti americano è stata depositata in data 25 Gennaio 1947, ed il brevetto #2 455 992 è stato rilasciato il 14 Dicembre 1948. Nonostante la data di registrazione riporti l'anno 1947, è del tutto probabile che il gioco sia stato ideato durante il 1946. Il sistema (all'epoca non esisteva ancora il concetto di hardware e software) utilizzava otto valvole termoelettroniche (quattro triodi 6Q5 e quattro tetrodi 6V6) e simulava, ispirandosi agli schermi radar usati durante la seconda guerra mondiale, il lancio di un missile verso un bersaglio: delle manopole permettavano di regolare la traiettoria e la velocità del punto che rappresentava il missile. A quel tempo la grafica non poteva essere disegnata elettronicamente sullo schermo ed i progettisti decisero di applicare dei piccoli adesivi nei punti in cui si trovavano i bersagli da colpire.

[modifica] 1952: OXO

Nel 1952 all'Università di Cambridge, A.S. Douglas sviluppò OXO, una versione grafica del gioco del tris, per dimostrare una sua tesi sull'interazione uomo-macchina. OXO è stato giocato su di un computer EDSAC, che utilizzava un tubo catodico (CRT) come schermo. Attualmente è possibile giocare a OXO tramite un emulatore per sistema EDSAC.

[modifica] 1958: Tennis for Two

Nonostante i due sopracitati esempi, molti attribuscono l'invenzione del videogioco a William Higinbotham che nel 1958 creò un gioco chiamato Tennis for Two visualizzato su di un oscilloscopio per intrattenere i visitatori del Brookhaven National Laboratory di New York (Un laboratorio di ricerca nucleare). Diversamente da Pong e dai suoi vari cloni, Tennis for Two mostrava un campo da tennis visto lateralmente. Il gioco, lo si intusice dal nome, poteva essere giocato da due persone tramite due plance formate da una manopola per regolare la traiettoria, ed un pulsante per lanciare la palla. Il lancio, per avere successo, doveva scavalcare la rete e la traiettoria della palla era influenzata da un algoritmo che simulava la forza di gravità. Tennis for Two rimase in mostra al Brookhaven National Laboratory per due anni, fino al 1959, anno in cui venne rimosso.

[modifica] Gli anni 60

Molti dei primi videogiochi giravano sui mainframe delle università degli Stati Uniti, ed erano sviluppati da studenti che li programmavano durante il tempo libero. Tuttavia, la scarsa disponibilità dei primi computer ha significato per questi giochi l'inesorabile caduta nel dimenticatoio.

[modifica] 1961: Il primo videogioco largamente distribuito

Nel 1961, un gruppo di studenti del MIT, fra cui Steve Russell, programmò un gioco chiamato Spacewar! sul nuovo computer DEC PDP-1. Il gioco mostrava due astronavi capaci di lanciare missili e consisteva nell'abbattere l'astronave dell'altro giocatore, stando però attenti ad un buco nero piazzato al centro dello schermo che fungeva inoltre da centro gravitazionale, oltre ad altri elementi di disturbo. Il gioco fu presto incluso in tutti i nuovi computer DEC divenendo così il primo videogioco largamente diffuso della storia.

[modifica] 1966: Il prototipo della prima consolle

Nel 1966, Ralph Baer creò un semplice videogioco chiamato Chase che poteva essere visualizzato su di una normale televisione. Baer continuò a lavorare sul progetto, e nel 1968 creò un prototipo di quello che oggi è definiremmo una consolle: il sistema infatti permetteva di giocare vari giochi, inclusi i giochi di tennis e di tiro al bersaglio. In seguito Baer, assieme a Bill Harrison e Bill Rusch inventò la light gun e sviluppò per essa numerosi giochi.

[modifica] UNIX inventato grazie ad un videogioco?

Ken Thompson, uno degli inventori di UNIX assieme a Dennis Ritchie, pare debba l'invenzione del famoso sistema operativo, oltre che al lavoro precedentemente svolto per AT&T alla creazione del sistema operativo MULTICS, anche alle scoperte fatto nel tempo libero mentre sviluppava un videogioco chiamato Space Travel. Purtroppo il gioco non fu mai rilasciato commercialmente (anche per via del fatto che costava all'epoca 75$ per installazione su mainframe).

[modifica] Gli anni 70

[modifica] L'età dell'oro dei videogiochi arcade

Il cabinato di Centipede.
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Il cabinato di Centipede.

[modifica] 1971: Il primo videogioco arcade

Nel 1971, Nolan Bushnell e Ted Dabney crearono il primo videogioco arcade, che poteva essere azionato previo inserimento di una monetina: il gioco era un clone di Spacewar, chiamato Computer Space. La Nutting Associates comprò il gioco, assunse Bushnell, e produsse 1500 esemplari di Computer Space. Il gioco non fu però un grande successo a causa dell'elevata difficoltà.

[modifica] 1972: La prima consolle commercializzata

Il prototipo realizzato nel 1969 da Ralph Baeer fu venduto alla Magnavox che introdusse sul mercato, nel maggio del '72, la prima consolle del mondo: la Magnavox Odyssey. Quando nel gennaio del 1972, a Burlingame in California, ci fu una dimostrazione in anteprima della Odyssey, Nolan Bushnell era lì ad osservare: giocò con Video Ping-Pong e lo trovò poco interessante e scarsamente fantasioso, ed infatti decise di produrre un gioco simile, riscuotendo fra l'altro un grande successo.

[modifica] 1972: La nascita della Atari

Bushnell, che non era soddisfatto dagli introiti che gli venivano dalle licenze di videogiochi che vendeva ad altri produttori, decise di fondare la sua propria azienda, la Atari, nel 1972. Il primo videogioco arcade della Atari che ebbe largamente successo fu Pong, rilasciato nello stesso anno. Il gioco riproduceva grossomodo le meccaniche del ping pong: la pallina veniva servita dal centro del campo del giocatore 1 verso il campo del giocatore 2 che doveva muovere la racchetta per controbattere la mossa dell'avversario. Atari vendette 19000 cabinati di Pong, e presto molti imitatori seguirono l'esempio. L'età dell'oro dei videogiochi arcade era iniziata.

[modifica] 1976: La prima controversia pubblica sui videogiochi

Il mondo dei videogiochi colpisce l'opinione pubblica ed inizia a far parlare di se nel 1976 con il gioco Exidy's Death Race, gioco che accese il primo infiammato dibattito sulla violenza gratuita nei videogiochi, per via del fatto che lo scopo del gioco era quello di investire con l'auto dei gremlins del tutto somiglianti a dei pedoni. Questo episodio instillò nell'opinione pubblica la diffidenza per i video giochi, diffidenza che non ha mai cessato di esistere e che ancora oggi accende numerosi dibattiti. Da notare in questo caso la stretta quanto divertente analogia con Carmageddon e sulla modalità con la quale alcuni paesi hanno introdotto questo gioco.

[modifica] 1978: Il culmine dell'età dell'oro

L'industria del videogioco entra nel culmine della sua età dell'oro nel 1978, con il rilascio da parte di Taito di Space Invaders il quale ebbe un tale strepitoso successo che ispirò dozzine di produttori ad entrare nel mercato ed iniziare a produrre videogiochi. L'età dell'oro fu segnata prevalentemente dalla nascita delle sale giochi e dai nuovi videogiochi arcade a colori, e proseguì fino e per tutti gli anni 80 e per buona parte degli anni 90.

Sempre nel 1978, Atari rilasciò Asteroids, che diventò presto il best-seller di Atari, rimpiazzando il precedente detentore del record di vendite Lunar Lander. I primi videogiochi a colori divennero popolari nel 1979 e nel 1980 (ad esempio Pac-Man).

Altri classici degli ultimi anni 70 degni di nota sono Night Driver, Galaxian, e Breakout.

[modifica] Giochi sviluppati per i mainframe universitari

La creazione dei giochi progettati per i mainframe universitari è fiorita nei primi anni 70. Scrivere una storia per questo periodo è piuttosto complesso per una serie di ragioni:

  • Fino agli ultimi anni 70 i programmatori non ricevevano soldi per il loro lavoro. La ricompensa per i progettisti di questo periodo era data dall'ammirazione degli amici e da qualche lettera occasionale proveniente da lontani fan di altre università.
  • Poco è stato scritto a riguardo, se non per i giochi più famosi, per via del fatto che erano giocati su macchine ormai dismesse e salvati su nastri ormai persi.
  • C'erano almeno due grandi scuole di pensiero per gli studenti-progettisti di quel periodo, e le scuole tipicamente avevano accesso solo ad uno o all'altro tipo di hardware e di giochi. Molti attuali siti web dedicati alla storia dei giochi si concentrano solamente su di un sistema o sull'altro, per via del fatto che gli autori non hanno mai avuto accesso al "mondo parallelo" offerto dall'altra piattaforma hardware. I due più grandi sistemi erano:
    • Il sistema PLATO distribuito da Control Data Corporation con il supporto di William Norris, largamento diffuso su mainframe CDC e
    • Il sistema di software sharing DECUS distribuito da Digital Equipment Corporation per le scuole ed altre istituzioni che utilizzavano computer DEC come ad esempio il PDP-10.

Segnalazioni degne di nota per questo periodo, in un approssimato ordine cronologico, includono:

  • 1971: Don Daglow scrisse il primo gioco gestionale di baseball: Computer Baseball per PDP-10 al Pomona College. I giocatori potevano gestire singoli eventi o intere stagioni. Daglow si unì in seguito al team di sviluppo del gioco pubblicato da Electronic Arts nel 1987: Earl Weaver Baseball.
  • 1971: Il gioco di Star Trek fu creato, probabilmente da Mike Mayfield su di un Sigma 7 minicomputer al MIT. Questo fu il titolo più conosciuto e giocato di tutti gli anni 70, basato sulla storia di Star Trek, ed è stato inoltre il primo gioco per il quale è stata realizzato un porting su altre piattaforme. Veniva giocato su di una serie di piccole mappe di settori della galassia stampate su carta o sullo schermo. Una serie di altri giochi basati su Star Trek furono in seguito disponibili su PLATO e DECUS durante tutti gli anni 70.
  • 1972: Gregory Yob scrisse Hunt the Wumpus per il PDP-10.
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