Quinta crociata
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Le Crociate |
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Regnante papa Innocenzo III, il Concilio Lateranense IV aveva deciso l'indizione di una nuova crociata. Federico II, in occasione della sua incoronazione a Rex romanorum, nel 1215, giurò solennemente di prendervi parte, ma poi rimandò più volte, il che provocò tensioni con il papa. Papa Onorio III stabilì infine che la crociata dovesse aver inizio il 1 giugno 1217.
![La cattura di Damietta da parte dei Crociati, dipinto di Cornelis Claesz van Wieringen](../../../upload/thumb/5/5e/Cattura-di-Damietta.jpg/350px-Cattura-di-Damietta.jpg)
In quella data re Andrea II d'Ungheria e il duca Leopoldo VI d'Asburgo partirono verso l'Egitto. I crociati, infatti, avevano stretto un'alleanza con il sultano dei Selgiucidi, che all'epoca dominavano l'Anatolia: mentre i crociati si sarebbero diretti a sud, in Egitto, i Selgiucidi avrebbero mosso le loro truppe verso la Siria, attaccando su due fronti il sultanato degli Ayyubidi. Il 29 maggio 1218 la flotta crociata raggiunse la città di Damietta, porto egiziano sul Mediterraneo, e la cinse d'assedio.
Tra gli attori di questa crociata occorre ricordare San Francesco d'Assisi che si diresse alla corte di al-Malik al-Kāmil, il sultano nipote di Saladino. Qui egli fu ruicevuto con rispetto e persino simpatia, e sembra del tutto incredibile quindi la notizia di San Bonaventura che parla di una sfida (tramite ordalia) fra il Santo e il Sultano per accertare quale fra le due loro visioni religiose fosse quella giusta.
Il 5 novembre 1219 la città di Damietta fu conquistata dai crociati e nell'anno successivo si provvide a rafforzarne le difese. Il 27 agosto 1221 però, i crociati, che si accingevano a penetrare nel delta del Nilo, vennero sconfitti ad al-Mansūra da truppe fresche provenienti dalla Siria e dalla sagace strategia del sultano e di so fratello al-Ashraf di Damasco che minacciarono di rompere le dighe impantanando di fatto il pesante esercito cristiano. Visti i crescenti problemi logistici, Damietta fu sgomberata in settembre, e i crociati si ritirarono senza aver raggiunto alcun risultato.
Federico II, per via della sua mancata partecipazione, si vide addossare la responsabilità del fallimento dell'impresa. con il trattato di San Germano, del 1225, si impegnò ad intraprendere una crociata, al più tardi entro il 1227, la cosiddetta sesta crociata.