Web - Amazon

We provide Linux to the World


We support WINRAR [What is this] - [Download .exe file(s) for Windows]

CLASSICISTRANIERI HOME PAGE - YOUTUBE CHANNEL
SITEMAP
Audiobooks by Valerio Di Stefano: Single Download - Complete Download [TAR] [WIM] [ZIP] [RAR] - Alphabetical Download  [TAR] [WIM] [ZIP] [RAR] - Download Instructions

Make a donation: IBAN: IT36M0708677020000000008016 - BIC/SWIFT:  ICRAITRRU60 - VALERIO DI STEFANO or
Privacy Policy Cookie Policy Terms and Conditions
Pisticci - Wikipedia

Pisticci

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

Wikipedia:WikiProject/Progetto geografia/Antropica/Comuni Pisticci
Portale:Portali Visita il [[Portale:{{{portale}}}|Portale {{{portale}}}]]
Stato: Italia
Regione: Basilicata
Provincia: Matera
Coordinate:
Latitudine: 40° 23′ 0′′ N
Longitudine: 16° 33′ 0′′ E
Mappa
Altitudine: 364 m s.l.m.
Superficie: 231 km²
Abitanti:
17.855 31-12-04
Densità: 77 ab./km²
Frazioni: Marconia, Tinchi, Centro Agricolo, Casinello, Pisticci Scalo 
Comuni contigui: Bernalda, Craco, Ferrandina, Montalbano Jonico, Montescaglioso, Pomarico, Scanzano Jonico
CAP: 75015
Pref. tel: 0835
Codice ISTAT: 077020
Codice catasto: G712 
Nome abitanti: pisticcesi 
Santo patrono: San Rocco 
Giorno festivo: 16 agosto 
Comune
Posizione del comune nell'Italia
Sito istituzionale
Collabora a Wikiquote
«... Bianca sul suo colle argilloso la piccola città silente, sovrana coronatrice del vasto paesaggio tra i fiumi Basento e Cavone, svetta da vie tortuose e chiare. Il sole indugia in lunghi ozii meridiani fra le ospitali case basse e cuspidate, sullo sfondo delle montagne gibbose orlate di agavi aguzze, di secolari ulivi e di fichi d'india...»
(Concetto Valente)

Pisticci è un comune di 17.855 abitanti della provincia di Matera.

Indice

[modifica] Toponimo e Stemma

L'ipotesi più probabile vuole che l'etimologia del nome Pisticci derivi dal greco Pistoikos, luogo fedele (da pistis, fede, e oikos, luogo). Infatti, durante la guerra tra Taranto e Roma nel 291 a.C., Pisticci fu l'unica città metapontina che rimase fedele a Taranto, da qui il nome di luogo fedele, poi latinizzatosi in Pisticium.

L'altra ipotesi è che il nome derivasse dal tardo latino Pesticium o dal basso franco Pestiz che significano terreno pascolativo. Quest'ipotesi è tuttavia screditata dal fatto che la vegetazione presente sulla collina non è molto adatta al pascolo, il che non giustificherebbe l'aver dato il nome alla città per una tale caratteristica.

La M e la P presenti sullo stemma cittadino ricordano il fatto che Pisticci gravitasse nell'area di influenza di Metaponto e anche la spiga di grano ne è un simbolo: infatti la spiga era il simbolo stesso di Metaponto ed era effigiata sulle monete della colonia greca. Il primo stemma cittadino era costituito dalla sola spiga ed è situato sul basamento dell'altare della chiesetta rurale di San Vito.

[modifica] Geografia

Il territorio di Pisticci si estende per 23.000 ettari ed è compreso tra i fiumi Basento, a Est, e Cavone, a Ovest, che separano il territorio pisticcese rispettivamente dai comuni di Bernalda e Montalbano Jonico.

Le tre colline su cui sorge il centro storico, Serra Cipolla, San Francesco e Monte Como, sono situate nella parte occidentale, dove il terreno è prevalentemente argilloso e i versanti delle colline sono caratterizzati da profonde scanalature, i calanchi.

A causa della natura del terreno, Pisticci è stata spesso interessata da fenomeni di dissesto idrogeologico e frane.

Nella parte orientale del territorio invece, si estende un altopiano che digrada dolcemente verso la pianura metapontina e verso gli 8 km di costa, limite comunale sul mar Jonio.

[modifica] Storia

I primi insediamenti in territorio di Pisticci risalgono al X secolo a.C., ad opera degli Enotri, e sono testimoniati da diverse necropoli.

Successivamente l'area venne colonizzata dai Greci e Pisticci divenne un importante centro del territorio di Metaponto. Tra il V e il IV secolo a.C. vi visse e operò il cosiddetto Pittore di Pisticci, primo ceramografo italiota ad aver adottato la produzione di vasi a figure rosse. Successivamente alla sconfitta di Taranto, Pisticci passò sotto la dominazione romana e diventò un importante centro agricolo.

Intorno all'anno 1000 i Normanni costituirono il feudo di Pisticci, posseduto in successione dai Sanseverino, dagli Spinelli, dagli Acquara e dai De Cardenas. Sempre nello stesso periodo, i Benedettini fondarono il cenobio di Santa Maria del Casale, poco distante dall'abitato, sui resti di un antico insediamento basiliano.

Nel 1565 in località Scannaturchi (così nominata proprio dopo l'evento) si combatte una battaglia tra Pirati Saraceni e un manipolo eterogeneo di pisticcesi, professionisti, chierici e contadini. In questi decenni le invasioni dei pirati sono molto frequenti e per questo nel territorio metapontino viene costruita una rete di torri di avvistamento.

Nel Seicento l'abitato contava circa 6000 abitanti e comprendeva i rioni Terravecchia, Santa Maria dello Rito (oggi Loreto), Osannale, Santa Maria del Purgatorio e Casalnuovo. La notte del 9 febbraio 1688, a seguito di un'abbondante nevicata, una frana di enormi proporzioni fece sprofondare i rioni Casalnuovo e Purgatorio, causando circa 400 morti. Dopo la frana la popolazione rifiutò l'offerta del conte De Cardenas, sotto la quale si nascondeva una grossa speculazione, di spostare l'abitato più a valle, dove sarebbero state costruite nuove case per gli abitanti, che in cambio avrebbero dovuto pagare tasse supplementari al conte. Sul terreno della frana furono quindi costruite 200 casette in filari, tutte uguali, bianche, a fronte cuspidata. Il nuovo rione prese significativamente il nome di Dirupo, a ricordo della frana.

Nei primi anni dell'Ottocento fu particolarmente cruenta l'azione del brigantaggio in tutto il territorio. Nel 1808 fu soppresso il regime feudale e nel 1861, entrata a far parte del regno d'Italia, Pisticci diventò municipio: il primo sindaco fu Nicola Rogges. A cavallo tra l'Ottocento e il Novecento si ebbe la prima grande ondata migratoria, soprattutto verso le Americhe.

Durante il periodo del fascismo, Pisticci concorse con Matera per divenire capoluogo provinciale, titolo assegnato alla città dei sassi nel 1927. Nel territorio di Pisticci fu realizzato dal regime un campo di confino per antifascisti, che furono impiegati per disboscare e bonificare la malarica e paludosa pianura metapontina. In onore di Guglielmo Marconi questo campo venne chiamato "Villaggio Marconi" ed oggi è la popolosa frazione di Marconia, che ospita circa la metà dell'intera popolazione comunale e che si è molto sviluppata in seguito ad una grande speculazione edilizia tra gli anni '60 e '70 del Novecento.

Dopo la prima e la seconda guerra mondiale, ci fu nuovamente una forte emigrazione verso il Nord America e la Germania. A metà del Novecento a Toronto si era formata una comunità di oltre 5.000 pisticcesi.

Nel 1975, a seguito di forti piogge, franò una parte del rione Croci, a molti abitanti di quel quartiere fu assegnata una casa a Marconia, il che favorì la speculazione edilizia nella frazione.

Dagli anni '80 fino alla fine degli anni '90 il centro storico ha subito un notevole spopolamento soprattutto dei rioni più antichi, i cui abitanti hanno preferito trasferirsi nella frazione Marconia, che, notevolmente cresciuta ha iniziato ad aspirare all'indipendenza amministrativa, tuttavia osteggiata dalla gran parte della popolazione residente nella frazione stessa. Nei primi anni del XXI secolo, tuttavia lo spopolamento del centro storico si è sostanzialmente fermato e il flusso demografico risulta in controtendenza rispetto agli anni precedenti.

Il 27 aprile 1991 Papa Giovanni Paolo II, in Basilicata, visitò Pisticci dove incoronò la statua di Santa Maria la Sanità del Casale, conservata nell'omonima Abbazia.

Pisticci è uno dei cento comuni della "Piccola Grande Italia".

[modifica] Evoluzione demografica

Abitanti censiti


[modifica] Le Frane

La storia di Pisticci è fortemente legata alle frane che più volte nel corso del tempo ne hanno modificato topografia, toponomastica e storia.

[modifica] Cause

La natura argillosa del terreno predispone la collina su cui sorge l'abitato ad eventi di questo genere, che sono avvenuti anche in altri centri limitrofi che sorgono su alture che presentano le stesse caratteristiche geologiche.

Tuttavia la causa riconosciuta come principale di tali eventi a Pisticci è il fosso detto La Salsa, un piccolo torrente di acqua salmastra che scorre sotto i rioni del centro abitato più interessati dai movimenti franosi e a cui è stato imputato di destabilizzare il terreno.

A ciò si sono aggiunte in epoche più recenti il disboscamento subito dalla collina; la costruzione scriteriata di nuove case e nuovi piani alle case già esistenti, il tutto spesso abusivo, che ha appesantito il terreno; la costruzione di una rete idrica e fognante assolutamente inadeguata, fu inaugurata nel 1930 ma fu poco dopo chiusa per le notevoli perdite d'acqua dalle condutture, perdite che hanno eroso e destabilizzato ulteriormente il terreno fino alla riparazione completa delle tubature.

In presenza di queste situazioni, ogni volta che si è verificato un evento atmosferico di particolare potenza e durata (forte e abbondante nevicata o alluvione) si sono verificati movimenti franosi della collina.

[modifica] Frana del 1555

É la prima frana registrata e documentata avvenuta a Pisticci. Franarono alcune case del Rione Casalnuovo a seguito di forti piogge.

[modifica] Frana del 1688

É la frana più imponente e che ha influito di più sulla struttura dell'abitato. Dopo un'abbondante nevicata, la notte del 9 febbraio (rimasta nella memoria collettiva come la notte di Sant'Apollonia) il centro urbano di allora, costituito dai rioni Terravecchia, Casalnuovo e Loreto, si spezzò letteralmente in due parti ben distinte: tutto il rione Casalnuovo franò sotto il rione Terravecchia; il movimento franoso si fermò solo quando incontrò l'enorme mole della Chiesa Madre, la cui zona delle fondamenta venne chiamata perciò Palorosso.

Morirono 400 persone e furono travolte case contadine ma anche palazzi gentilizi e tutta la piazza antistante alla Chiesa Madre, che all'epoca era il centro di tutte le attività del paese.

Per la ricostruzione fu proposto dal Conte De Cardenas un luogo di sua proprietà in contrada Caporotondo, poco lontano da Pisticci. La sua speranza era quella rendere suoi affittuari tutti i pisticcesi, che tuttavia decisero di non abbandonare il colle sia per il loro affetto per il paese natale, sia perché avevano capito l'inganno.

[modifica] Frana del 1975

Dopo due secoli in cui non si sono registrati eventi significativi, a causa delle piogge del novembre 1975 franò una parte del rione Croci. Tutta l'area interessata fu evacuata in tempo così non ci furono vittime o feriti.

I disagiati furono ospitati nelle scuole di Pisticci e in seguito furono assegnate delle case nella frazione Marconia: si produsse una grande speculazione edilizia, in quanto molti assegnatari rientrarono abusivamente nelle proprie case del rione Croci lasciando ai figli le case ricevute dopo il disastro.

Alcune case del rione furono dichiarate inagibili e poi abbattue, altre furono rioccupate spessso abusivamente. Lungo tutta la sede della frana fu costruito un grande muro di contenimento in cemento armato. Ancora oggi l'ultima fila di case del rione è come la strada di un paese fantasma, con case disabitate, case demolite solo a metà e porte che non danno sulla strada ma sono sospese in quanto dopo la frana la sede stradale si abbassò di qualche metro.

Oltre al rione Croci franò anche il muro a sostegno del sagrato della Chiesa Madre (la stessa zona interessata dalla frana del 1688) e ancora una volta il movimento franoso è stato fermato dalla mole della cattedrale, che rimase con il portale principale sospeso nel vuoto fino alla ricostruzione della piazza e del muro.

[modifica] La situazione attuale

A seguito dell'ultima frana Pisticci fu inserito dal ministero dell'interno nell'elenco dei comuni da trasferire altrove per dissesto idrogeologico; nacque allora una disputa sul da farsi con tre opzioni prevalenti:

  • il totale trasferimento della popolazione nella frazione di Marconia
  • la costruzione di una nuova città in prossimità della costa
  • il consolidamento del centro storico con opere di contenimento e rimboschimento

Fu la terza opzione quella preferita dalla popolazione, nonostante ciò l'emigrazione nella frazione Marconia non cessò. Furono fatte allora diverse opere di contenimento come muraglioni e i calanchi furono rimboschiti. Per molti anni un vincolo vietò la costruzione di nuove case e la sopraelevazione di quelle esistenti per evitare l'appesantimento del terreno. Questo vincolo oggi non sussiste più.

[modifica] Economia

L'economia pisticcese subì la prima grande trasformazione, da prettamente agricola ad industriale, negli anni '60, quando nella valle del Basento furono scoperti grossi giacimenti di metano, scoperta a seguito della quale venne costruito dall'Eni lo stabilimento petrolchimico ANIC, che però chiuse verso la fine degli anni '70, a seguito della crisi petrolifera mondiale.

Oggi l'economia pisticcese è debole, lo sviluppo è fermo spesso a causa della mentalità clientelare molto diffusa. La disoccupazione, soprattutto giovanile, anche se minore rispetto agli altri centri, resta alta, quindi sussiste ancora il problema dell'emigrazione, soprattutto verso le città del Nord Italia e verso Roma.

Si punta ad interventi mirati di sviluppo come le colture intensive e pregiate del metapontino, sulle aziende della valle del Basento e sul turismo balneare, archeologico e agricolo. Numerosissime sono le attività e le botteghe artigianali, tra cui rinomata la produzione di manufatti della pregiata argilla locale, bianca con inciasioni bluastre.

A Pisticci ha sede la celebre azienda dell'Amaro Lucano dall'anno della sua fondazione, 1894, ad opera di Pasquale Vena.

[modifica] Monumenti

  • Pisticci centro:
Per approfondire, vedi la voce Chiesa Madre di Pisticci.
    • Ruderi del Castello normanno. Resta un torrione quadrato, decorato da una successione di archetti a tutto sesto.
    • Torre dell'acquedotto: enorme torre cilindrica realizzata nel 1930.
    • Torre Bruni: torre cilindrica, ritenuta antichissima, anche se se ne ignora la data di costruzione. Secondo una leggenda per un breve periodo vi trovò anche rifugio Bruto dopo la congiura contro Cesare.
    • Palazzo De Franchi: in stile rinascimentale, è caratterizzato da un loggiato a quattro arcate a tutto sesto. Imponente il portale, costruito in blocchi di pietra bianca, sovrastato dallo stemma nobiliare.
    • Palazzo Rogges
    • Rione Dirupo: una delle 100 meraviglie della "Piccola Grande Italia".
    • Chiesa dell'Immacolata Concezione: piccola chiesa edificata intorno al XVI secolo. Ha pianta a croce latina e uno splendido soffitto ligneo a carena di nave, tutto dipinto a tempera con decorazioni floreali e figure di santi. L'altare è in stile barocco.
    • Chiesetta della Madonna di Loreto: già esistente nel Cinquecento e ampliata nel Ottocento, ospita una statua di Salvatore Sacquegna.
    • Chiesa di Sant'Antonio o del Convento: si affaccia sulla piazza centrale del paese. Fino al 1860 era parte del convento di Santa Maria delle Grazie, i cui locali furono destinati a municipio. Si compone di tre navate e al suo interno vi sono altari barocchi e in marmo di Carrara, affreschi e numerosissimi dipinti tra cui uno di Andrea Vaccaro.
    • Palazzotto o Palazzocchio: costruito tra il 1528 e il 1571 dai mastri Pietro e Antonio Laviola (gli stessi che lavorarono alla Chiesa Madre), venne denominato Palazzocchio per la sua posizione dominante. Ospita un archivio del Cinquecento.
    • Palazzo del tribunale.
    • Chiesa di San Rocco: costruita tra il 1930 e il 1934 su progetto dell'architetto Ernesto Lapadula sulla chiesa preesistente del Purgatorio. Costituita da tre navate ospita un ciclo di affreschi sulla vita di San Rocco realizzato nel 1940 e la statua del santo patrono, laminata in oro. Interessante in quanto primo esempio in Italia di stile novecento applicato ad un edificio religioso.
    • Torre dell'orologio in Piazza Plebiscito.
    • Piazzetta di Sant'Antuono con fontana e chiesetta.
    • Monumento ai Caduti
    • Palazzo Giannantonio: attualmente ospita il comune. Di stampo cinquecentesco è stato tuttavia completato solo nel 1695. Interessanti il portale monumentale con cancello in ferro battuto intarsiato e la corte interna con cisterna.
    • Abbazia del Casale
Per approfondire, vedi la voce Abbazia Santa Maria La Sanità del Casale.

  • Dintorni:
    • Cappella della Madonna delle Grazie: poco distante dal centro abitato, l'interno è riccamente decorato e presenta un imponente altare con statua della Madonna.
    • Area archeologica dell'Incoronata (località di San Teodoro).
Per approfondire, vedi la voce Area Archeologica dell'Incoronata.
    • Castello di San Basilio
Per approfondire, vedi la voce Castello di San Basilio (Pisticci).
    • Piazza Elettra: è la piazza centrale della frazione Marconia, intitolata alla figlia dello scienziato Guglielmo Marconi da cui la cittadina prende il nome, è interessante in quanto tipico esempio di centro abitato fascista nato in seguito alla bonifica delle paludi e presenta quindi la torre littoria al centro circondata dagli edifici del fascio e dalla chiesa, il tutto costrutio secondo le proporzioni auree.
    • Piazza Bologna Marconia - Monumento al Confinato Politico, eretto nel maggio del 1980 a ricordo della colonia confinario di Pisticci, durante il fascismo.

[modifica] Rioni del centro storico

  • Terravecchia - Costituisce la parte più antica dell'abitato da cui nel 1688 franò l'attuale rione Dirupo. In esso sono ubicati il castello, l'antica porta del paese, la Chiesa Madre, la Chiesetta dell'Annunziata e i ruderi della chiesa della Madonna della Stella e diversi palazzi gentilizi. Vi è situato il torrione dell'acquadotto dell'Agri, di epoca fascista.
  • Osannale - Piccolissimo e inglobato nel rione Terravecchia, è costituito dalla piazzetta omonima e da pochi vicoli adiacenti. Nella piazzetta è situata la Croce delle Palme, una croce in pietra pianca su un lungo basamento cilindrico.
  • Loreto - Alle spalle del rione Terravecchia, prende il nome dall'antica chiesetta delle Madonna dello Rito, locuzione trasformatasi col tempo in Loreto. Vi avevano sede le antiche carceri cittadine.
  • Dirupo (comunemente in dialetto T'rrup) - Ha preso nome dalla rovinosa frana del 1688, sulle rovine della quale fu costruito. Vi è ubicata la chiesetta dell'Immacolata Concezione. A Pisticci t'rrupist (abitante del Dirupo) è sinonimo, usato oggi scherzosamente, di rozzo in quanto la popolazione del rione era costituita soltanto da contadini senza famiglie di professionisti nè tanto meno di nobili.
  • Marco Scerra (comunemente in dialetto Mac'Scerr) - Deve il suo nome al brigante Marco Scerra, proprietario della vigna su cui fu edificato il rione. Alla sua estremità è situata la seconda piazza principale del paese, piazza Plebiscito o più comunemente San Rocco, su cui si affacciano la chiesa del Santo Patrono, la torre dell'orologio e l'agenzia delle entrate.
  • Tredici - Il nome indica il numero delle case che si affacciavano anticamente sull'odierna via Manzoni.
  • Cammarelle - Il nome è quello del proprietario del vigneto su cui il rione fu costruito da circa metà 1900. Attualmente nel rione è in costruzione un parcheggio multipiano.
  • Municipio - Prende il suo nome dalla presenza del vecchio palazzo municipale, oggi sede del tribunale. Occupa la parte centrale dell'abitato con la piazza principale su cui si affaccia il Convento.
  • Picchione (raramente Montebello) - Dalla famiglia sui cui terreni è stato costruito, sviluppatosi a partire dal 1700.
  • Piro - Anticamente detto Contrada del Pero dalla presenza di numerose piante di pero su questi terreni. Si sviluppò a partire dal 1800, è attualmente sede dei servizi del distretto sanitario e della sede attuale del Comune di Pisticci a Palazzo Giannantonio.
  • Croci - Deve il suo nome alle 5 croci lì collocate nel 1752 in occasione di speciali predicazioni missionarie, prima di questo evento il rione aveva il nome di Contrada Belvedere. Tutto il versante sud del rione è sostenuto da un muraglione in cemento armato, costrutito dopo la frana del 1975. Sempre dopo la frana trovarono posto qui la villa comunale e alcune strutture sportive.
  • Le Matine - Comprendono la parte orientale dell'abitato e il nome, termine dialettale per "mattine" deriva proprio dal fatto che questa è la parte del centro urbano esposta al primo sole. É costituito da tre rioni.
    • Matina Soprana - I primi insediamenti vi nacquero nel 1700 nella forma di case sparse, mano a mano inglobate dall'avanzare della città costruita.
    • Matina Sottana - Si sviluppò a partire dall metà del 1800 come prolungamento della Matina Soprana.
    • Matina Nuova - É la parte più nuova del paese. Le prime case furno costruite nel 1880 ma il popolamento vero e proprio avvenne durante il secondo dopoguerra. Vi sono ubicati il Commissariato di Polizia, ila caserma dei Carabinieri, l'Istituto Professionale e il Liceo Classico Giustino Fortunato.

[modifica] Frazioni

  • Marconia - nata come colonia confinaria durante il fascismo, conta ora circa 8.000 abitanti, alla pari con il centro storico.
Per approfondire, vedi la voce Marconia di Pisticci.
  • Tinchi - Il nome deriva dalla Contrade delle Tinghe su cui il borgo è costruito. Sorge sulla strada provinciale Pisticci-Mare e conta circa 1000 abitanti. Vi è situato l'Ospedale di Pisticci che serve l'area est del metapontino e il Carcere Circondariale.
  • Centro Agricolo - Borgo di poche decine di abitanti, adiacente a Tinchi. Anche esso ha origine da una colonia confinaria fascista, più piccola di quella di Marconia, di cui rimangono ancora i caseggiati disposti intorno ad una piazza.
  • Pisticci Scalo - Nacque negli anni '60 come quartiere residenziale dello stabilimento petrolchimico ANIC, negli anni dell'industrializzazione della Val Basento. Conta circa 1.500 abitatnti e vi sono situate diverse industrie, lo scalo ferroviario e l'aviosuperficie Enrico Mattei. Attualmente è in fase di progettazione la costruzione dell'aeroporto di Basilicata.
  • Casinello - Piccolo borgo di poche decine di abitanti a ridosso della Strada Statale 106 Jonica. La popolazione cresce durante la stagione estiva.
  • Marina di Pisticci - Ha la denominazione di frazione ma è più un insieme di case sparse in mezzo ai complessi dei villaggi turistici compresi tra i lidi di San Basilio e San Teodoro (più comunemente 48, dal nome del casello ferroviario adiacente).

[modifica] Infrastrutture e Servizi

[modifica] Trasporti

  • Autoguidovie - il paese è collegato da servizi navetta con tutti i centri limitrofi, i capoluoghi di provincia lucani, l'aeroporto di Bari-Palese e durante la stagione estiva è attivato un regolare servizio navetta Pisticci Scalo-Pisticci-Marconia-Mare. Inoltre servizi di pullman di linea effettuano i collegamenti con le principali città d'Italia.
  • Ferrovie - hanno corso parallelo alle due strade statali. Sono presenti due scali ferroviari: la stazione di Marconia e la stazione di Pisticci Scalo.
  • Aeroporti - a Pisticci Scalo è ubicata l'aviosuperficie Mattei, destinata nei prossimi anni a diventare l'Aeroporto di Basilicata

[modifica] Servizi

Pisticci è sede di:

  • Comando Compagnia dei Carabinieri (sia a Pisticci che a Marconia)
  • Commissariato di Polizia di Stato
  • Giudice di Pace
  • Sezione staccata del tribunale di Matera
  • Sezione staccata dell'agenzia della Camera di Commercio di Matera
  • Guardia Forestale
  • Carcere Circondariale (Tinchi di Pisticci)
  • Presidio Ospedaliero (Tinchi di Pisticci)
  • Ufficio delle entrate Ministero delle Finanze
  • Sede territoriale di Acquedotto Lucano
  • Distretto Sanitario di II livello

La sede del Palazzo di Città è ubicata a Pisticci centro, nelle frazioni di Marconia e Pisticci Scalo sono presenti le delegazioni comunali.

[modifica] Scuole

Tra il Pisticci centro e le frazioni si contano un asilo nido, 4 scuole materne, 4 scuole elmentari, 2 scuole medie.

L'istruzione superiore è garantita dal Liceo Classico Giustino Fortunato e dall'Istituto Professionale ubicati a Pisticci e dall'Istituto Agrario e dall'Istituto Alberghiero presetni a Marconia.

In alcuni locani dell'edificio dell'Istituto Agrario di Marconia sono ospitati i corsi telematici della facoltà di Economia e Commercio dell'Università di Bologna.

[modifica] Parrocchie

In tutto il territorio comunale operano 6 parrocchie suddivise come segue:

Pisticci

  • Chiesa Madre
  • Sant'Antonio (Convento)
  • Cristo Re

Pisticci Scalo

Tinchi

Marconia

[modifica] Cultura

Numerose sono le associazioni culturali e i circoli in tutto il territorio comunale. Sono molti gli eventi organizzati durante tutto l'arco dell'anno; l'evento di maggior rilevanza per la comunità sono comunque le feste patronali del 15, 16 e 17 agosto.

[modifica] Feste e Fiere

  • 17 gennaio: Piazza Sant'Antuono, festa di Sant'Antonio Abate con falò e benedizione degli animali.
  • Febbraio - Marzo: "Carnevale Pisticcese", sfilate di carri e gruppi in maschera organizzate dalla Proloco Pisticci.
  • Marzo - Aprile: riti e processioni della settimana santa e allestimento dei "sepolcri" nelle chiese.
  • Giugno: festa di Sant'Antonio da Padova.
  • Luglio:
    • LucaniaFilmFestival, rassegna internazionale di cortometraggio.
    • Raduno regionale di bande da giro.
    • Varie manifestazioni culturali, sportive e spettacoli.
    • Fine Luglio, festività in onore della Madonna di Fatima e Cristo Re.
    • 26 luglio - Sagra dell'anguria e festa di Sant'Anna nella frazione di Casinello.
  • Agosto:
    • 1° agosto, sparo di mortaretti e giro della Banda di Pisticci per le vie della città alle ore 6.00 per segnalare l'inizio ufficiale delle festività e dell'"agosto pisticcese".
    • 1-10 agosto, manifestazioni culturali e spettacoli organizzati dalla Proloco Pisticci.
    • 8 agosto, Premio "Dirupo d'Oro", assegnazione del premio a personalità lucane distintesi nel mondo in vari settori professionali, organizzato dalla Proloco Pisticci.
    • 1-14 agosto, "Lammieinmusica", rassegna di musica popolare organizzata dall'associazione "Allelammie".
    • 12 agosto, alla mattina fiera-mercato, retaggio dell'antica fiera del bestiame, alla sera fiera dei prodotti tipici con assaggi di specialità pisticcesi e lucane.
    • 15-16-17 agosto, feste patronali in onore di della Madonna dell'Assunta, di S. Rocco e di S. Vito; processioni, concerti bandistici, gare pirotecniche, illuminazioni, manifestazioni culturali e sportive, spettacoli di musica leggera. 17 a sera processione del carro trionfale trainato dai cavalli.
    • 18 agosto, serata conclusiva delle feste patronali con concerto di un cantante.
    • Manifestazioni culturali e sportive fino alla fine del mese.
    • Fine agosto - Feste di San Pietro e San Leonardo nei pressi delle rispettive chiesette rurali con bancarelle e spettacoli.
  • Settembre:
    • Festività in onore della Madonna delle Grazie (Frazione Marconia), Madonna di Loreto, Madonna di Viggiano.
  • Dicembre:
    • Festa dell'Immacolata Concezione, patrona del paese insieme a San Rocco.
    • Concerti di musica sacra e popolare a cura della Proloco Pisticci.
    • Mostra dei presepi.

[modifica] Bande Musicali

Operano tre bande musicali:

  • Gran Concerto Bandistico Città di Pisticci, che he le sue origini nel 1870, è molto rinomato e si è classificato ai primi posti in numerosi concorsi per bande.
  • Associazione Culturale Bandistica "Guglielmo Marconi" Città di Marconia, diretta dal M° Prof. Michelangelo Liccese - Presidente Onorario Principessa Elettra Marconi.
  • Banda Città di Marconia

[modifica] Principali associazioni culturali

  • Allelammie
  • Associazione culturale teatrale "La Nuova Frontiera"
  • Associazione folcloristica "La Pacchianella"
  • Associazione NIM

[modifica] Dialetto

Il dialetto pisticcese è un tipico dialetto meridionale dell'area lucana, di derivazione prevalentemente greca e latina con influenze di spagnolo e francese derivanti dalle varie dominazioni subite.

É definito un dialetto cantante perché caratterizzato da una fonetica che inclina spesso alla cantilena.

Il dialetto stretto non viene quasi più parlato, sostituito dalla forma inflazionata dall'Italiano presente oggi. Rimangono tuttavia molti elementi del dialetto puro, soprattutto alcuni termini o forme verbali.

Pisticci in dialetto di dice Pstizz.

[modifica] Cucina

La cucina tradizionale è la tipica meridionale: piatti semplici della tradizione contadina con pasta fatta in casa, verdure e ogni cosa commestibile producibile dal maiale.

I tipi di pasta tipici sono le tapparédde (a forma di rombo), i rucchélé (ruccoli, gnocchetti concavi), i tagghiariédde (tagliolini), maccheroni ai ferri e orecchiette.

Le verdure tipiche sono feve e cicorie, lambasciùne (cipolline).

I dolci tipici natalizi sono le pettole, le ‘ncartagghiate (cartellate), i porcedduzzi (porcellini).

[modifica] Abito tradizionale

  • Il costume femminile

Il vestito tipico delle donne pisticcesi era la pacchiana. L’abito era formato da una gonna di panno scuro a pieghe larghe chiamata vunnèdd legata da una cinta (u cinte), che poggiava sulle anche e sulla quale è presente u senale di seta nera, ad un corpetto finemente ricamato (u sciupp). Bianco era il colore della sciarpett, una stola che scendeva per le spalle e copriva il seno, come bianco era il colore delle maniche della camicia, gonfie, finemente orlate di pregiati merletti, eventualmente avvolti da un nastro di seta nero, u lutte. Completavano il vestito u sciuppe , corpetto in velluto ornato di frange e ricami e u panne, copricapo di lana o seta.

  • Il costume maschile

Il vestito tipico dell'uomo era composto da pantaloni di stoffa di fustagno corti, allacciati sotto il ginocchio con una ghette; una giacca ampia alla cacciatora in fustagno e velluto; una camicia di tela con pistagna senza colletto coperta da uno smanicato. Completava l'abbigliamento un cappello a tese dure. D'inverno si usava come riparo dal freddo un mantello a ruota.

[modifica] Sport

Gli impianti sportivi sono distribuiti tra Pisticci e la frazione Marconia: entrambi i centri dispongono di uno stadio, un palazzetto dello sport, dei campi di calcetto e da tennis e di una piscina olimpionica comunale.

  • Calcio
    • Polisportiva CS Pisticci - Campionato di Eccellenza Basilicata - Stadio: Gaetano Michetti di Pisticci - Colori sociali: giallo e blu
    • Atletico Marconia - Campionato di Eccellenza Basilicata - Stadio: Comunale di Marconia - Colori sociali: rosso e blu
  • Tennis
    • Circolo Tennis Pisticci - Serie A1 campionato nazionale a squadre femminile
  • Ciclismo
    • A.S. Bicisport - Campionato regionale lucano

A Marconia di Pisticci terminò la settima tappa del Giro d'Italia 1984, vinta da Urs Freuler.

[modifica] Curiosità e leggende

  • L'abitato di Pisticci ha la forma di una "S", formando una sorta di anfiteatro naturale, caratteristica per la quale, data la sua posizione strategica e dominante, è denominata "il balcone sullo Ionio" o "L'anfiteatro sullo Ionio".
  • Una leggenda narra che nel XV secolo i Monaci Benedettini dell'abbazia di Santa Maria del Casale di Pisticci scavarono un tunnel lungo e tortuoso dal Castello di San Basilio fino all'abbazia. Il tunnel era utilizzato per proteggersi da eventuali attacchi nemici, probabilmente dei Saraceni, o per sfuggire agli attacchi epidemici di malaria e colera.
  • Altra versione della leggenda dice il tunnel sotterraneo percorreva sotterraneamente il paese, collegando tra loro l'abbazia del Casale, La chiesa del Convento e la Chiesa Madre.
  • Ugo de Pagani (de Payens), il fondatore dell'Ordine dei Templari, soggiornò nel Castello di San Basilio con il suo esercito di cavalieri Crociati prima del viaggio verso la Terra Santa. Nel giugno 2005, una squadra di archeologi, di storici medievali con la testimonianza di giornalisti, si è interessata a questo evento storico appurandone la veridicità.
  • Una leggenda narra che nella Torre Bruni trovò rifiugio Bruto dopo la congiura di Cesare.
  • Nel 1555 Pisticci fu risparmiato dalla peste che imperversava nel Regno di Napoli e che aveva fatto strage nei paesi vicini; molti videro San Rocco sopra la parte più alta del paese nell'atto di benedirlo. Per essere stati risparmiati dalla peste, i pisticcesi lo proclamarono patrono.
  • La zona prospiciente all'ingresso al paese dalla strada che porta al mare è denominata "le Varre". In particolare hanno assunto questa denominazione le due ultime due curve prima dell'entrata nel centro urbano. Infatti erano talmente ripide che i carri per salire dovevano mettere la varre (sbarre) tra le ruote e andare avanti a poco a poco; inoltre tutte le persone a bordo tranne le donne e i bambini dovevano scendere, per evitare che la carrozza si ribaltasse o andasse indietro, in quanto i cavalli non ce la facevano da soli a superare la pendenza.
  • Una leggenda narra che i monaci Basiliani, arrivati al bivio di Santa Croce (che da una strada entra nel paese, dall'altra porta sull'altura del Casale, ormai inglobata nel centro abitato), dato che i cavalli non rispondevano più ai comandi e rimanevano fermi, diedero le redini alla statua della Madonna che avevano portato con loro; allora i cavalli portarono il carro sull'altura, dove venne costruita l'abbazia.

[modifica] Personalità legate a Pisticci

[modifica] Collegamenti esterni

Our "Network":

Project Gutenberg
https://gutenberg.classicistranieri.com

Encyclopaedia Britannica 1911
https://encyclopaediabritannica.classicistranieri.com

Librivox Audiobooks
https://librivox.classicistranieri.com

Linux Distributions
https://old.classicistranieri.com

Magnatune (MP3 Music)
https://magnatune.classicistranieri.com

Static Wikipedia (June 2008)
https://wikipedia.classicistranieri.com

Static Wikipedia (March 2008)
https://wikipedia2007.classicistranieri.com/mar2008/

Static Wikipedia (2007)
https://wikipedia2007.classicistranieri.com

Static Wikipedia (2006)
https://wikipedia2006.classicistranieri.com

Liber Liber
https://liberliber.classicistranieri.com

ZIM Files for Kiwix
https://zim.classicistranieri.com


Other Websites:

Bach - Goldberg Variations
https://www.goldbergvariations.org

Lazarillo de Tormes
https://www.lazarillodetormes.org

Madame Bovary
https://www.madamebovary.org

Il Fu Mattia Pascal
https://www.mattiapascal.it

The Voice in the Desert
https://www.thevoiceinthedesert.org

Confessione d'un amore fascista
https://www.amorefascista.it

Malinverno
https://www.malinverno.org

Debito formativo
https://www.debitoformativo.it

Adina Spire
https://www.adinaspire.com