Pio Ospedale della Pietà
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Il Pio Ospedale della Pietà era uno dei quattro conservatori (ospedali) veneziani attivi principalmente durante il XVII e XVIII secolo.
Inizialmente nacque, nel 1346, per accogliere i neonati abbandonati o non desiderati, i quali venivani fatti passare attraverso un buco nel muro per essere poi raccolti dalle suore. Ai maschi veniva concesso di rimanere fino all'adolescenza, mentre le femmine potevano rimanere quanto volevano.
Durante il seicento all'interno dell'istituto iniziò a primeggiare l'attività d'insegnamento della musica. Raggiunse i suoi massimi livelli sotto la direzione dapprima di Francesco Gasparini e successivamente del grande Antonio Vivaldi, il quale fu operativo presso la scuola tra il 1703 e 1740 tenendo varie posizioni. Altri celebri maestri che vi operarono furono Giovanni Porta, Nicola Porpora e Gaetano Latilla.
Come per gli altri ospedali veneziani, alla Pietà il genere musicale prevalentemente in voga era l'oratorio. Tuttavia in questo conservatorio vennero sviluppati anche altri generi, come il concerto, e impiegando anche strumenti inusuali (come la viola d'amore, etc.).
Vivaldi scrisse molta musica per essere suonata dalle donne dell'Ospedale della Pietà, le quali davano concerti per essere ascoltati da un pubblico prevalentemente aristocratico. Le figlie di choro, così venivano chiamate costoro, erano circa una sessantina e suonavano e cantavano nascoste dietro una griglia metallica, dato che alcune di loro presentavano deformazioni fisiche (uno dei motivi per il quale venivano abbandonate). Jean-Jacques Rousseau, dopo aver ascoltato una loro interpretazione, fu particolarmente compiaciuto per le loro eccellenti voci e per la loro perfetta esecuzione.