Ocra rossa
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L'ocra rossa è un pigmento naturale di uso assai diffuso derivato da un minerale ferroso chiamato ematite naturale. La formula chimica è: Fe2O3 · nH2O. L'etimologia rimanda alla parola greca sangue, data l'evidente colorazione rossa. Se l'ematite si presenta nera o grigio ferro, la polvere ricavata per il pigmento é, infatti, rosso bruna. Anticamente conosciuta come Ochra o Rubrica, ha diversi sinonimi tra cui i più diffusi sono Morellone, Terra Rossa di Spagna, Rosso di Prussia, Rosso di Norimberga, Majolica, Sanguigna, Terra Rossa di Venezia. Il nome varia anche in funzione della resa del pigmento, strettamente correlata alla presenza o meno di impurità. Può essere ottenuta anche artificialmente per calcinazione dell'ocra gialla, e viene talvolta adulterata con le aniline.
[modifica] Diffusione nell'arte
Data la diffusione dell'ematite in numerosi paesi, anche il pigmento è stato utilizzato da popoli diversi e per espressioni artistiche anche lontane tra loro: dalla preistoria, agli affreschi rinascimentali, all'arredamento (stucchi, colorazione del legno), alla xilografia. È infatti impiegata nelle pitture rupestri, nella colorazione di statuette, negli antichi arredi funebri] come nell'affresco, nella tempera, nell'encausto e nella pittura ad olio, grazie al suo elevato potere coprente.
[modifica] Applicazioni di ieri e di oggi
La sua applicazione spazia dai pigmenti applicabili a pennello, alla classica sanguigna, il bastoncino rosso simile ad un gessetto con cui grandi maestri del rinascimento (Giorgione, Romanino), e oltre tracciavano gli schizzi dei loro affreschi. È pure usatissima nelle tecniche di xilografia occidentale e orientale.
Sebbene reperibile in tubetti già pronti per l'uso nei colorifici qualificati, alcuni artisti tendono a preparare da se il pigmento, per poterne controllare la qualità, l'unicità e per ripercorrere il fascino delle vecchie tecniche pittoriche.