Nube interstellare
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Nube interstellare è il nome generico dato alle accumulazioni di gas e polvere in una galassia. Quando non è sufficientemente densa per essere definita nube, è chiamata polvere interstellare o semplicemente polvere. La polvere interstellare è formata principalmente da composti del carbonio e silicio e ha quindi una composizione diversa dalla polvere domestica.
A seconda dalla densità, la dimensione e la temperatura di una determinata nube, l'idrogeno contenuto può essere neutro (Regione H I), ionizzato (Regione H II), o molecolare (nube molecolare).
![Oltre 200 stelle di recente formazione sono sparse in una nube interstellare (NGC 604). Le stelle irradiano il gas con luce ultravioletta strappando elettroni dagli atomi, eccitandoli e producendo una caratteristica fluorescenza nebulare.](../../../upload/thumb/3/37/NGC_604_HST.jpg/300px-NGC_604_HST.jpg)
[modifica] Composizione chimica
L'Analisi della composizione delle nubi interstellari è realizzata studiando la radiazione elettromagnetica che riceviamo da loro. I grandi radiotelescopi analizzano l'intensità di particolari frequenze che sono caratteristiche dello spettro di determinate molecole. Possiamo in questo modo produrre una mappa dell'abbondanza di queste molecole e comprendere le diverse composizioni delle nubi.
Molte nubi interstellari sono fredde e tendono a emettere radiazione elettromagnetica di grande lunghezza d'onda. Nelle nubi calde, ci sono spesso ioni di molti elementi i cui spettri possono essere osservati nella luce visibile e ultravioletta.
I radiotelescopi possono analizzare anche tutte frequenze emesse da un determinato punto, registrando le intensità di ogni tipo di molecola. L'intensità del segnale è proporzionale all'abbondanza dell'atomo o la molecola che corrisponde a quella frequenza.
[modifica] Scoperte di molecole inattese
Fino a poco tempo fa si pensava che il tasso di reazioni nelle nubi interstellari fosse molto lento, con pochi composti prodotti a causa delle basse temperature e densità delle nubi. Tuttavia negli spettri, sono state osservate grandi molecole organiche che gli scienziati non si aspettavano di trovare in quelle condizioni. Normalmente le reazioni necessarie a crearle si presentano solamente a temperature e pressioni molto più alte. Il fatto di averle trovate indica che queste reazioni chimiche nelle nubi interstellari hanno luogo più velocemente di quanto sospettato. Queste reazioni sono studiate nell'esperimento CRESU.