Niccolò Accursio Di Leo
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Niccolò Accursio Di Leo - più noto col nome di Accursio Di Leo - (Caltabellotta, 1917 – Palermo, agosto 1997) è stato un attore italiano.
Nel 1942 vinse il concorso (tre posti in tutta Italia) per l'ammissione all'Accademia d’arte drammatica diretta da Silvio D’Amico (era compagno di corso di Vittorio Gassman che lo cita nella sua autobiografia).
Nel 1948 fu aiuto regista di Anton Giulio Bragaglia, e firmò le sue prime regie:"Orfeo" e "La voce umana" di Jean Cocteau. Grande conoscitore degli autori classici, in particolare di Pirandello, ma al tempo stesso assertore di un recupero degli autori siciliani popolari e del teatro dialettale, e della rivalutazione di autori poco rappresentati quali Beniamino Joppolo e Rosso di San Secondo, Di Leo è stato anche attore di cinema apprezzato da registi quali Giuseppe Ferrara e Francesco Rosi.
Appassionato cultore del teatro medievale, delle antiche laudi e Sacre Rappresentazioni, si è distinto per la sua opera di regista di eventi religiosi sul territorio (la Casazza di Collesano, la Dimostranza di San Ciro a Marineo, La Sacra Rappresentazione di Pasqua a Cefalù).
Accursio Di Leo lasciò il teatro "ufficiale", quello professionistico, che non sentiva più vicino alla propria sensibilità, per dedicarsi a un’opera di animazione culturale, dirigendo qualificati corsi di interpretazione scenica in vari centri della Sicilia e seguendo gruppi amatoriali a cui con generosità ed entusiasmo insegnò l'amore per il teatro autentico, quello che vive in primo luogo della parola e dell'emozione che la parola comunica.
Notevole è l'opera di regista teatrale svolta da Accursio Di Leo soprattutto in Sicilia. Nell'autunno del 1970 il suo spettacolo di folklore siciliano "Sicily, land of love" fu rappresentato con successo a New York, Long Island, Boston, e ripreso dal 49° Canale per i siciliani d’America.
Accursio Di Leo ha partecipato alla nascita di varie istituzioni, dallo Stabile di Catania al Piccolo Teatro di Palermo.
Ha recitato anche per la televisione con i fratelli Taviani e in Casa paterna, di Maurizio Di Liberto.
Così lo ricordava Il Giornale di Sicilia con un articolo di Salvatore Rizzo: "Se il teatro siciliano ha potuto fare tesoro del suo patrimonio immenso, tramandando certe sue opere nascoste fino ai nostri giorni e ai nostri giovani, se ha potuto far conoscere oltre lo Stretto l'altra sua faccia che non fosse solo quella ufficiale di Verga, Pirandello, Martoglio ... se nutrite schiere di attori si sono formate sulla pratica della scena, tutto questo è merito di Accursio Di Leo che, impavido come un ventenne, continuava ad allestire e a dirigere, a spulciare tra le pieghe dei testi perché anche i più usurati non fossero assaliti dalla noia della consuetudine, cimentandosi, come investito da una missione laica, nella conservazione di una tradizione tra Ottocento e Novecento ma anche nell'entusiastica sperimentazione di nuovi autori, colti e popolari".
[modifica] Filmografia essenziale:
-Il Principe ribelle, suo primo film, del palermitano Pino Mercanti, 1947.
-Salvatore Giuliano, di Francesco Rosi,1961.
-Il sasso in bocca, di Giuseppe Ferrara, 1970.
-Il caso Mattei, di F. Rosi, 1972.
-Il caso Pisciotta, di Eriprando Visconti,1972.
-Baciamo le mani, di V. Schiraldi,1973.
-Lucky Luciano,di F. Rosi,1973.
-Il viaggio, di V. De Sica, 1974.
-Cadaveri eccellenti, di F.Rosi, 1976.
-Cristo si è fermato ad Eboli, di F. Rosi,1979.
-Tre fratelli, di F.Rosi,1981.
-Cento giorni a Palermo,di Giuseppe Ferrara, 1983.
-Western di cose nostre,di P.Passalacqua, 1984.
-Carmen,di Francesco Rosi, 1984.