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Montepaone - Wikipedia

Montepaone

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

Wikipedia:WikiProject/Progetto geografia/Antropica/Comuni Montepaone
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Stato: Italia
Regione: Calabria
Provincia: Catanzaro
Coordinate:
Latitudine: 38° 43′ 0′′ N
Longitudine: 16° 30′ 0′′ E
Mappa
Altitudine: 361 m s.l.m.
Superficie: 16,9 km²
Abitanti:
4.442
Densità: 262,1 ab./km²
Frazioni: Montepaone Lido, Timponello, Sant'Angelo, Paparo, Frabotto Mannesì 
Comuni contigui: Centrache, Gasperina, Montauro, Palermiti, Petrizzi, Soverato
CAP: 88060
Pref. tel: 0967
Codice ISTAT: 079081
Codice catasto: F586 
Nome abitanti: Montepaonesi 
Santo patrono:  
Giorno festivo:  
Comune
Posizione del comune nell'Italia
Sito istituzionale

Montepaone è un comune di 4.442 abitanti della provincia di Catanzaro.


Indice

[modifica] Geografia

Arroccato come un vecchio castello medievale sulla cima di una collina, s'affaccia sullo scenario limpido del mar Jonio tra Copanello e Soverato. È riconoscibile a distanza dai due campanili paralleli ed alti della Chiesa Parrocchiale.

[modifica] Storia

È parere di tutti gli storici calabresi che Montepaone sorse sulle rovine dell'antica Aurunco.

Si narra che Montepaone sorgesse nell'odierna Contrada Runci, a metà strada tra l'attuale centro e Montepaone Lido; proprio qui si trovano degli antichi ruderi del monastero di San Nicola. Non si sa con certezza quale sia la data di fondazione di Aurunco ma si formulano alcune ipotesi che vogliono Aurunco fondata dalla popolazione degli Aurunci laziali arrivati fin qui e stanziatisi nella piana compresa tra Montepaone Lido e Pietragrande, accanto alla piana di Sajnaro o Sanguinario (confinante, a sud, con il torrente Beltrame).

Qui si affrontarono, in una sanguinosa battaglia, Annibale e i consoli romani Marco Claudio Marcello e Tito Quinzio Crispino durante la seconda guerra punica. Lo storico Giovanni Domenico Tassone ci porta notizia di un documento nel quale si parla dei beni attribuiti alla Certosa di Serra San Bruno e afferma che: "Quel casale, ossia la terra di Monte Pavone, un tempo Arunco fu dato in successione e che in seguito gli abitanti si trasferirono in un luogo più elevato per difendersi dalle incursioni dei Turchi".

Altre testimonianze ci vengono dalle scritture del poeta Giovanni Fiore che scrive: "Un uomo vecchio, qual vantava un'età d'anni cento fece una deposizione al Regio Fisco nella quale affermava che l'oggidì Monte Pavone fosse l'antico Arunco"

Di Montepaone con il suo nome attuale si comincia ad avere notizia a partire dall'anno 1094 quando il conte Ruggero il Normanno cedette al monastero di Santo Stefano del Bosco tre villaggi: Arunco, l'odierno Montepaone, Montauro ed Olibano, l'odierna Gasperina.

Da questo momento in poi si sentirà parlare sempre di Montepaone e non più di Aurunco o Monte Pavone. Interessante per determinare la veridicità della storia di Annibale, potrebbe essere il ritrovamento, nell'ottobre 1951 dopo un alluvione, in una voragine apertasi nel letto del fiume Grizzo, una grande anfora d'argilla contenente un teschio umano appartenente ad un uomo importante ucciso in battaglia e decorato all'onore militare.

Gli storici del periodo pensarono che il teschio fosse quello del console Marcello. Naturalmente è difficile stabilire quale sia la verità a tutti gli effetti; sappiamo però che i soldati romani chiamavano il fiume Grizzo Milites (soldato) perché qui erano rimasti uccisi molti loro compagni, chissà se fra questi non ci fosse anche il console Marcello.

Montepaone Lido ancora oggi conserva, sulla ex S.S. 106, la parte di una colonna che testimonia la battaglia avvenuta.

Nel 1594 Montepaone subì un'incursione da parte dei Saraceni di Sinan Bascià Cicala che, convertitosi all'Islam, sottopose a ferro e fuoco molti paesi sulla costa ionica. Si racconta che i Saraceni, oltre a commettere razzie e distruggere tutto, rubarono la campana della chiesa matrice, ma quando la nave salpò a poche centinaia di metri dalla riva affondò.

Ricordati, non solo dai Montepaonesi, sono i terremoti del 5 novembre 1659 e del 5 e 7 febbraio 1783. Dopo entrambi i terremoti il paese ne uscì con gravi danni calcolati allora in 3000 ducati.

Durante il terribile terremoto dell'8 marzo 1783 si verificò anche un maremoto, che durò tutta la notte, seguito da una scossa sentita su tutto il litorale; a Montepaone non ci furono nè vittime nè danni, pare che la popolazione avesse fatto voto alla Madonna Immacolata ed ancora oggi, l'8 marzo, si festeggia la Madre di Gesù.

Agli inizi del 1800 ci fu la breve parentesi della Repubblica Partenopea e Montepaone venne dichiarata Comune nel cantone di Catanzaro.

Bibliografia:

  • Francesco Pitaro, Montepaone, una storia e una leggenda, Calabria Letteraria Editrice, 1991;
  • Francesco Pitaro, Montepaone in archivio, Daniele Editore, 1997;
  • Mario Squillace, Calabria vecchia e nuova, Frama Sud, 1978;

[modifica] Evoluzione demografica

Abitanti censiti


[modifica] Economia

L’artigianato è presente con la lavorazione di canestri e crivelli di vimini. Il patrimonio zootecnico è costituito da animali ovini e bovini. Nel territorio si trovano varie sorgenti ferriginose, ed in passato si allevava il baco da seta e vi si tesseva la stessa.

[modifica] Monumenti e luoghi di interesse

La chiesa parrocchiale, intitolata a Maria S.S. Immacolata, rifatta dopo il 1783, conserva una tela del Seicento, raffigurante la Madonna del Rosario attribuita ad Ippolito Borghese, arredi sacri ed ostensori in argento del settecento.

A circa 7 Km, verso il litorale ionico, si incontra la moderna e ridente Montepaone Lido.

Fino a circa 30 anni fa, era chiamata Muscettola, ed era una piccolissima frazione composta da una stazione ferroviaria, un bar, un negozietto di generi alimentari, pochissime case ed una chiesetta fatta costruire nel 1928 da un possidente del luogo.

Oggi, fornita di Ufficio Postale, Banca di Credito Cooperativo e Delegazione Municipale, è diventata un centro turistico dotato di valide attrezzature alberghiere e ricettive, dove nel periodo estivo, il mare limpido ed incontaminato, attira un gran numero di turisti italiani e stranieri.

[modifica] Cittadini illustri

Tra le più famose personalità a cui Montepaone diede i natali si ricordano: Fra Serafino (Arcivescovo di Otranto), Francesco Antonio Spadea (Vescovo di Aquino e Pontecorvo), San Basilio Scamardì, Saverio Mattei, soprannominato il Beccaria calabrese, il figlio Gregorio Mattei, giacobino e protagonista della Rivoluzione Partenopea insieme al cugino Luigi Rossi, poeta, morti a sacrificio della patria, Gregorio Di Siena, prete e letterato; Mario Squillace, prete, giornalista e scrittore.

[modifica] Riferimenti bibliografici

  • Francesco Pitaro, Saverio Mattei, letterato e giureconsulto calabrese del XVIII secolo, L'Altra Calabria Editrice, 1995;
  • Francesco Pitaro, Gregorio Mattei e Luigi Rossi, martiri della Repubblica partenopea, Edizioni L'Orsa Maggiore, 1999;
  • Francesco Pitaro, La Calabria e la Repubblica napoletana, Seri Tipografica, 2000;
  • Mario Squillace, Il giornale di Montepaone, in Comunità nuova, Anno VII, nn. 13-14, 17 luglio 1978;

[modifica] Feste


[modifica] Amministrazione comunale

Sindaco: Massimo Rattà dal 14/05/2001
Centralino del comune: 0967 43294


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