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Minimoog - Wikipedia

Minimoog

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

Minimoog
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Minimoog

Il Minimoog è un sintetizzatore monofonico analogico inventato da Robert Moog. Fu messo in commercio nel 1970 dalla Moog Music, e fu uno dei primi sintetizzatori di prezzo accessibile, leggeri e largamente disponibili sul mercato.

Indice

[modifica] Struttura

Il Minimoog aveva sei sorgenti di suono. Cinque di queste (tre oscillatori elettrici con forme d'onda selezionabili, un generatore di rumore, e una linea di input dall'esterno) passavano attraverso un mixer attraverso cui si poteva regolare indipendentemente il volume di ciascuna delle sorgenti. Il suono risultante veniva portato a un filtro e a un amplificatore, ciascuno dei quali aveva il proprio generatore di inviluppo ADSR. Il filtro stesso poteva essere fatto oscillare, e costituiva quindi una sesta sorgente sonora. Inoltre, il terzo oscillatore poteva essere usato come un oscillatore a bassa frequenza.

Il Minimoog può essere suonato usando la sua tastiera built-in (44 tasti), che include dischi per il controllo del tono ("bender") e della modulazione, o facendo entrare un segnale esterno e modificandolo con i generatori di inviluppo. Tali generatori iniziano un nuovo inviluppo solo quando l'ultimo tasto è stato sollevato e viene premuto il prossimo, una caratteristica importante per il fraseggio.

I dischi di modulazione e bender furono una delle innovazioni più apprezzate dai musicisti della scena rock dei primi anni '70. A differenza di dispositivi analoghi che si trovano oggi nei sintetizzatori digitali, i dischi non erano a molla; il tastierista doveva quindi riportarli nella posizione centrata a mano (nel caso del bender, per esempio, per ripristinare la tonalità originale dello strumento). Il bender era estremamente sensibile; in effetti, proprio a causa della sua natura analogica, si può dire che il più piccolo spostamento del disco corrispondeva a un proporzionale mutamento di tono. Di conseguenza, il disco si prestava a essere usato anche per effetti come un leggero vibrato.

[modifica] Uso

Il compositore jazz Sun Ra fu uno dei primi artisti a usare il Minimoog, avendo ricevuto nel 1969 un prototipo dallo stesso Moog. Molti usi del bender furono inizialmente scoperti da Jan Hammer nel suo lavoro con la Mahavishnu Orchestra e con Jeff Beck (specialmente nell'album Wired). Molti tastieristi si ispirarono proprio alle tecniche di Hammer.

Il Minimoog fu molto apprezzato negli anni '70s e '80 in contesti quali la musica elettronica, il progressive rock e altri. Fra gli artisti che usarono questo strumento in modo significativo si possono citare:

Il Minimoog è noto per produrre suoni di basso estremamente ricchi e potenti. Nonostante l'avvento dei sintetizzatori digitali, questo strumento è ancora oggi piuttosto richiesto e utilizzato nella musica rock, pop ed elettronica.

[modifica] Principali riferimenti discografici

[modifica] Il Minimoog Voyager

Nel novembre del 2001, la Moog Music annunciò una versione aggiornata del Minimoog. Il nuovo strumento doveva avere numerose funzionalità tipiche dei sintetizzatori moderni, ma al contempo conservare la notevole qualità del suono dell'originale. Nel 2002, annunciarono che il nuovo Minimoog si sarebbe chiamato "Minimoog Voyager".

Oltre alla circuiteria del Minimoog originale, il Voyager poteva memorizzare 128 impostazioni, aveva una touch pad per il controllo della modulazione, un LFO dedicato, due bus di modulazione (uno controllato col classico disco e uno con un pedale), due diversi generatori di inviluppo ADSR (uno per il filtro e uno per l'amplificatore), una tastiera sensibile alla pressione, e input/output MIDI, e altre migliorie volte a fornire una più grande libertà espressiva al musicista.

Le prime 600 unità del minimoog, con l'autografo di Robert Moog, furono vendute su prenotazione a un prezzo di 3.495 USD. L'edizione standard viene venduta tuttora a 2.995. Le finiture dello strumento sono disponibili in diverse qualità di legno.

[modifica] Bibliografia

T. Pinch e F. Trocco, 2002, Analog Days. The Invenction and the Impact of the Moog Synthetizer, Harvard University Press.

[modifica] Voci correlate

  • Robert Moog
  • Moog
  • Polymoog
  • Sintetizzatore analogico
  • Sintetizzatore digitale

[modifica] Collegamenti esterni

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