Gloster Gladiator
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Gloster Gladiator | |
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Un Gloster (con le insegne norvegesi del periodo precedente alla seconda guerra mondiale) in volo ai giorni nostri. |
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Descrizione | |
Ruolo | [[ ]] |
Equipaggio | |
Primo volo | [[ ]] [[ ]] |
Costruttore | [[ ]] |
Dimensioni | |
Lunghezza | m |
Apertura alare | m |
Altezza | m |
Superficie alare | m² |
Pesi | |
A vuoto | Kg. |
Massimo al decollo | kg |
Propulsione | |
Motore | [[ ]] |
Potenza | [[ ]] |
Prestazioni | |
Velocità massima | [[ ]] |
Autonomia | [[ ]] |
Tangenza | [[ ]] |
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Progetto:Aviazione |
Il Gloster Gladiator, ultimo dei caccia inglesi biplani, è rimasto nella storia soprattutto per i primi mesi di guerra contro gli italiani, in cui incontrò il suo diretto equivalente, il Fiat C.R.42, tra l’altro equipaggiato dello stesso motore stellare della famiglia Pegasus, da circa 840hp. Il Gladiator, a motivo del tettuccio per il pilota era leggermente più lento, (forse) meglio armato, almeno a giudicare da quanto spesso viene riportato dai piloti, e similmente maneggevole. Circa 900 prodotti, con entrata in servizio attorno al 1937, circa 2 anni prima del Fiat. Uno dei migliori caccia biplani, venne presto superato dalla generazione monoplana, ma poté battersi discretamente nei teatri periferici della Seconda guerra mondiale.