Glocalizzazione editoriale
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La glocalizzazione editoriale è il frutto di un processo di glocalizzazione (dalla contrazione dei termini globalizzazione e localizzazione) relativa al territorio italiano che coinvolge più gruppi editoriali di quotidiani italiani.
L'obiettivo è quello di avere dei quotidiani nazionali o super-regionali con edizioni locali radicate in territori ristretti, con redazioni e produzioni che potrebbero essere dei giornali a sé stanti, andando oltre la pagina locale, che molti quotidiani nazionali avevano.
I percorsi per arrivare a questa forma di quotidiano sono tre.
Il primo è quello praticato dalla Poligrafici editoriale, che consiste nel prendere quotidiani regionali di prestigio storico (nello specifico Il Resto del Carlino di Bologna, La Nazione di Firenze e Il Giorno di Milano) affiancando una redazione nazionale con un marchio preciso (in tal caso "Quotidiano Nazionale"). Per la forte caratterizzazione storica delle testate, i giornali mantengono edizioni con pagine locali distinte per zona.
Il secondo percorso è quello praticato dai giornali nazionali. Repubblica da anni ha al suo interno un supplemento quotidiano interno e in un unico corpo col quotidiano per alcune città e relative zone. Da molto meno il Corriere della Sera ha costituito e sta costituendo giornali fisicamente separati con redazioni e temi regionali (Corriere del Mezzogiorno, Corriere del Veneto). Differenza fra i due: Repubblica parte dai capoluoghi, mentre il Corriere dai territori regionali.
Il terzo percorso è quello del gruppo Finegil (controllato dal Gruppo editoriale L'Espresso), il quale ha impostato una serie numerosa di quotidiani locali con nome proprio (nella maggior parte dei casi si tratta di quotidiani già esistenti confluiti nel gruppo, cioè acquistati, oppure di testate storiche riprese), alcuni con tirature limitate, in un elevato numero di zone. Un'unica redazione nazionale e tante redazioni locali. Questa strada è simile a quella praticata da molte decine di anni dal gruppo Athesis, che pubblica in questo modo Il giornale di Vicenza e L'Arena di Verona, da non molti anni allargato a Brescia con una testata locale. Da sottolineare che per accordi nati, o imposti, da un unico raccoglitore pubblicitario, non vi sono sovrapposizioni fra le due catene.
Infine esistono gli accordi per realizzare i cosiddetti "giornali-panino": un giornale locale fortemente radicato in un territorio si vende in tandem (abbinamento obbligatorio) con un giornale nazionale non particolarmente diffuso in zona perché rivolto a un target con preciso orientamento politico oppure perché, pur essendo nazionale, è distribuito per la quasi totalità nella regione di pubblicazione. È la strada percorsa da La Stampa e da Il Giornale.
