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Embrione - Wikipedia

Embrione

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

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Un embrione è un individuo, animale o pianta, in una fase di sviluppo in cui non possiede ancora tutti gli organi dell'adulto. In particolare, nella specie umana viene definito embrione un individuo a partire dal concepimento fino al termine dell'ottava settimana di gestazione; dalla nona in poi viene chiamato feto (fonte: enciclopedia medica).

Indice

[modifica] Embriologia umana

Il termine embrione viene utilizzato spesso con qualche confusione, considerando i nomi delle sue fasi di sviluppo (zigote, morula, blastula, gastrula) come se fossero delle altre entità da esso distinte (cfr. invece la voce "embryo" in Wikipedia English). Questa confusione è un riflesso del dibattico culturale riguardo alla dignità dell'embrione e sul tema dell'aborto (cfr. bioetica). Alcuni dunque ritengono di definire come embrione l'uovo fecondato nel corso delle otto settimane successive al concepimento (dunque dall'inizio), altri soltanto a partire da due settimane dalla fecondazione. Per rendere ragione dei diversi punti di vista, ne descriveremo tutte le fasi, lasciando al lettore la scelta di dove iniziare a leggere. A partire dalla nona settimana di gravidanza (circa due mesi) viene chiamato feto.

Lo sviluppo dell'embrione è regolato internamente dai geni ereditati dai genitori ed esternamente da fattori quali l'alimentazione della madre ed eventuali farmaci da lei assunti durante la gravidanza.

A partire dalla nona settimana di gravidanza (circa due mesi) abbiamo il feto, che, possedendo gli stessi organi dell'adulto, è una fase giovanile.

[modifica] Prime due settimane

L'embrione si sviluppa a partire da un ovocita fecondato da uno spermatozoo (v. fecondazione). All'inizio, è una sola cellula di dimensioni appena visibili a occhio nudo. Nel tragitto attraverso la tuba di Falloppio fino all'utero la cellula si divide in due. Queste cellule si dividono ulteriormente formando alla fine un ammasso sferico di cellule, al centro del quale si sviluppa una depressione. Le cellule formano due gruppi: uno porta alla formazione del rivestimento della parte della sfera, l'altro si espande formando l'embrione stesso.

Intorno al sesto giorno la sfera di cellule si attacca alla mucosa dell'utero e quindi vi si annida. Nel punto di attacco lo strato esterno delle cellule trae il suo nutrimento dal sangue della madre. Lo strato esterno diverrà poi la placenta.

All'interno dell'ammasso cellulare si formano due bolle una di fianco all'altra. Tra esse si forma un disco piatto consistente di strati di cellule da cui deriveranno tutti i tessuti e gli organi del bambino. Intorno all'embrione in crescita si sviluppa il sacco amniotico.

[modifica] Terza settimana

...

[modifica] Quarta settimana

In questa fase il disco embrionale assume una conformazione cilindrica; è unito alla placenta che si sta formando grazie al peduncolo addominale.

Tale processo prende il nome di delimitazione e consiste nell'avvolgimento dell'embrione su sé stesso sia in senso latero-laterale che cranio-caudale, processo che fa sì che da una struttura piana esso divenga tubolare e chiuso sia superiormente che inferiormente.

Compaiono la testa e le mascelle. Il cuore pulsa e spinge il sangue nel circolo sanguigno. Inizia la formazione delle strutture che daranno origine agli arti.

[modifica] Bibliografia

  • Robert Spaemann. "Persone. Sulla differenza tra «qualcosa» e «qualcuno»", a cura di Leonardo Allodi, Biblioteca Universale Laterza, 2005, ISBN 88-420-7119-6

[modifica] Voci correlate

[modifica] Collegamenti esterni


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