Duomo di Prato
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Il Duomo di Prato dedicato a Santo Stefano, si trova in Piazza del Duomo a Prato.
[modifica] Storia
La Cattedrale è una delle più antiche chiese di Prato. Testimoniata già a partire dal X secolo come pieve di Santo Stefano, era la chiesa principale di Borgo al Cornio, il primitivo insediamento pratese.
La struttura attuale risale al XII secolo (di essa rimangono le fiancate ed il campanile, tranne l'ultima cella costruita nel 1356). Nel corso del Trecento, con l'arrivo della reliquia della Sacra Cintola, l'edificio venne allargato: dapprima fu costruito il transetto (forse su progetto di Giovanni Pisano), poi venne eretta la Cappella della Cintola.
Questa Cappella, la zona più sacra di tutta la città, venne affrescata da Agnolo Gaddi, uno dei più importanti esponenti della scuola di Giotto, e conserva una bella statua della Madonna col bambino di Giovanni Pisano. E' racchiusa in una splendida cancellata bronzea di Maso di Bartolomeo e Pasquino da Montepulciano, uno dei migliori esempi del genere conservatisi fin dal Rinascimento. Gli edifici che si trovavano davanti alla facciata, inoltre, venero demoliti per poter creare una nuova, larghissima piazza, per ospitare la folla in occasione delle ostensioni della sacra reliquia.
Verso gli inizi del XV secolo venne costruita la nuova facciata, sopravanzata alla vecchia: nello spazio rimasto è stato realizzato un corridoio che porta al pulpito esterno, costruito da Michelozzo e decorato da Donatello, fra il 1428 e il 1438. Sulla lunetta sopra la porta principale venne posta una terracotta invetriata di Andrea della Robbia, raffigurante la Madonna fra i Santi Stefano e Giovanni.
Nel corso dello stesso secolo furono affrescate le cappelle del transetto: nella cappella maggiore Filippo Lippi e Fra Diamante dipinsero Storie di Santo Stefano e San Giovanni, mentre nella cappella dell'Assunta (alla destra della maggiore) Andrea di Giusto e un giovane Paolo Uccello dipinsero le Storie della Vergine e di Santo Stefano.
All'interno sono inoltre conservati: il pulpito di Mino da Fiesole e Antonio Rossellino, il terrazzo interno (talvolta detto anch'esso "pulpito" di Maso di Bartolomeo, un crocifisso ligneo di Giovanni Pisano, la statua della Madonna dell'Ulivo dei fratelli Da Maiano; la Cappella Vinaccesi, affrescata nel XIX secolo da Alessandro Franchi; un Cristo deposto ligneo della prima metà del XII secolo; il Monumento Funebre di Inghirami di Bernardo Rossellino e una Madonna della cintola di David e Ridolfo del Ghirlandaio.
[modifica] Curiosità
Sul lato destro è presente una piccola ed essenziale meridiana che indica il mezzogiorno solare apparente, costituita unicamente dallo gnomone (falsostilo) e dalla linea meridiana.
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