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Discussione:Dialetto salentino - Wikipedia

Discussione:Dialetto salentino

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

Io sono di Galatone e posso garantire che da noi nessuno dice "ieu" o "meu". Semmai si doce "io´" (accentato sulla o) e "mia", indeclinabile.

Aggiungo anche che mi sembra che gli "spunzali" siano i cipollotti, i porri o qualcosa di simile. A.Rita

Indice

[modifica] Precisazioni sui dialetti del salento

Vorrei precisare che con "dialetto salentino" si intendono tutti i vari dialetti della provincia di Lecce e di alcuni paesi delle provincie di Taranto e Brindisi. Se vogliamo parlare dei dialetti di tutto il Salento allora dobbiamo parlare di dialetti del Salento, in quanto essi sono molto variegati tra di loro (specialmente nella cadenza!). Se ben la maggior parte dei dialetti del salento siano simili tra di loro per qualità lessicale e grammaticale, ve ne sono alcuni che presentano differenze sostanziali: è il caso del dialetto tarantino, il quale a differenza della maggior parte degl'altri dialetti del salento, non ha la terminazione tipica in -u, ma bensì in -e muta; lo stesso vocabolario è un intreccio di vocaboli attinenti al napoletano, al sardo ed agli stessi dialetti del salento i quali, a loro volta, hanno importato col tempo termini di origine tarantina, ad esempio verbi come cazzáre e presciàrse o locuzioni come áve (che, ricordo, non deriva dallo spagnolo hace, ma si tratta della terza persona singolare del verbo avére, usato nel dialetto tarantino col significato di "fa", "è da tanto", ecc...). Se non si vuole parlare di queste cose, allora sarebbe bene precisare che il salentino comprende soltanto quei dialetti localizzati nel cuore della provincia leccese, e non tutti quelli che appartengono al Salento Geografico. Beren85 15:10, 21 gen 2006 (CET)

[modifica] salentino

Vorrei precisare che il salentino in quanto tale non è un dialetto a sè (sarebbe impossibile visto che ricopre un territorio enorme) ma un ceppo unico in cui ogni paese presenta particolarità. Esso non corrisponde al Leccese (in quanto si tratta di un dialetto parlato dalla città e da pochi comuni limitrofi). Il tarantino (dialetto parlato a Taranto) è un dialetto chiaramente diverso apartenente a un altro ceppo (il pugliese) sebbene alcuni comuni della provincia appartengano sicuramente al salentino. Per quanto rifuarda la provincia di Brindisi, il salentino è parlato praticamente ovunque tranne a Ostuni (dove il dialetto è già assimilabile al pugliese), Fasano e Cisternino entrambi al nord, che hanno un dialetto sicuramente barese.

utente:Zap

Ed infatti io non ho detto che sia un dialetto a sé, né tantomeno che corrisponda al leccese. Ho detto semplicemente che con il termine salentino si tende ad associare tutta quella parlata che è tipica della provincia di Lecce. Comunque il tarantino non è un dialetto "chiaramente diverso" né figuriamoci se appartiene al "ceppo pugliese" (che fra l'altro inesistente). I punti in comune con gl'altri dialetti del salento sono parecchi, e non solo nel lessico ma che in alcuni costrutti grammaticali (vedi per esempio la traduzione del congiuntivo e del presente con cu + pres.ind. del verbo). La particolarità sta nel fatto che i dialetti della Provincia di Taranto hanno avuto uno sviluppo un po' diverso dagl'altri dialetti del Salento, influenzati molto dal napoletano, ma sempre dialetti del Salento rimangono! Che ad ogni modo per chi non lo sa, il salento geografico comprende tutta la zona che si estende da Metaponto a Capo Santa Maria di Leuca; ma di norma di fanno rientrare comunemente le tre provinvie di Taranto, Brindisi e Lecce. In aggiunta voglio dire che con il progetto del Grande Salento che vede coinvolte proprio le tre province (proprio il 24 di questo mese c'è stata a Brindisi la riunione con i tre sindaci delle rispettive province), l'idea che il salento faccia parte esclusivamente del leccese (e per qualcuno anche del brindisino) debba essere abbandonata.

Poi... al nord della Puglia... dialetto barese? O_O Già se si sale solo di un pochettino verso Cerignola, i dialetti cominciano ad aquisire un carettere più campano e molisano. Mah... Beren85

[modifica] Precisazioni

Non dicevo a nord della Puglia, ma a nord della della provincia di BR. Comunque che il Salento corrisponda al territorio delle tre provincie lo so benissmo. Ma tendo a precisare quanto segue:

- Il Salentino non è parlato solo nella provincia di LE in quanto molte espressioni sono uguali per esempio al dialetto di alcuni comuni della provincia di BR e quelli parlati da alcuni comuni dell'estrema punta (Leuca e dintorni) ma meno con il dialetto della città di Lecce ad esempio.
- Il tarantino di Taranto città ha chiaramente espressioni salentine ma il ceppo è un altro (se si parlassero in dialetto stretto un tarantino e un leccese non si capirebbero al 100%).
- Il ceppo pugliese esiste e non è il barese, ma una lingua a cui fanno riferimento diversi dialetti (tra cui il foggiano e il molisano). Appartenente a una famiglia più grande chiamata meridionale alla quale appartengono anche il napoletano, l'abbruzzese, ecc...

Il ceppo salentino appartiene invece alla famiglia del meridionale estremo, insime a dialetti come il calabrese e il siciliano.

[modifica] Dichiarazione universale dei Diritti: nuova traduzione

Mi sono permesso di modificare la versione della Dichiarazione dei Diritti dell'Uomo. Non perchè quella precedente non andasse bene, ma perchè non faceva riferimento ad alcuna località particolare.

Insieme con altri amici di Lecce e di Cavallino (dialetto Salentino Centrale) abbiamo prodotto la versione ora pubblicata.

Rispetto alla precedente, queste sono le modifiche più significative:

  • desinenze dei verbi alla Leccese (nascunu->nascenu)
  • assenza di iotacizzazione (ti->te, teni->tene)
  • Suono intermedio tra d e t meno forte, ladddove l'italiano usa sempre la d (tiritti->diritti). Pertanto, il particolare suono intermedio del Salentino è stato qui trascritto con la d (anche se esiste un apposito segno fonetico nell'alfabeto esteso).

Sono state operate alcune scelte lessicali, anche queste per lo più dovute alla decisione di localizzare in modo più preciso la traduzione:

  • "lo stessi" invece di "pari pari"
  • "cervieddhu" invece di "rascione" e senza articolo. A Lecce, per indicare il possesso di raziocinio si dice "tenere cervieddhru". "Tenere raggione" si riferisce alle controversie come in: "Ho ragione io!".

Abbiamo infine discusso se tradurre "uguali in dignità e coscienza" diversamente da come risultava proposto. Alcuni ritenevano più "dialettale" tradurre: "e tenenu la stessa dignità e li stessi diritti". A maggioranza si è optato per la traduzione ora esposta ("lo stessi pe' dignità e diritti", del tutto simile a quella precedente) perchè meno ambigua nell'indicare che dignità e diritti sono connaturati alla condizione umana. Abbiamo ritenuto che, anche se non avremmo mai sentito un popolano esprimersi così, è ineccepibile che, quanto alla sintassi e al lessico, la frase sia perfettamente dialettale.

[modifica] Opinione

Secondo me per il dialetto utilizzato nella dichiarazione universale dei diritti si dovrebbe usare un salentino "standard" o non di una città particolare. Ovvero usare espressioni e parole più generalmente usate nell'intero Salento. Non è una critica ma una semplice proposta.

[modifica] Risposta

D'accordo in linea generale. Tuttavia ho pensato che questa potesse essere una scelta opportuna perchè mentre quando si parla ci si capisce tutti più o meno al volo lo stesso, dovendo produrre un testo scritto e dovendo traslitterare una lingua che anche come fonetica non sempre è pronunciata in modo identico all'italiano, bisogna decidere una buona volta in che modo esattamente rappresentare ogni parola. Per far questo una decisione va presa. Da questo punto di vista non c'è un unanime consenso "letterario" (non scientifico/linguistico) su come debbano essere trascritti i termini del vocabolario; ciò che abbiamo fatto noi è stato esplicitare i criteri della nostra traduzione, il che penso che possa essere d'aiuto per tutti. A favore della scelta particolare, può esserci l'argomento della presenza di un vocabolario in due volumi "Italiano Leccese - Leccese Italiano" di Antonio Garrisi - Edizioni del Grifo, piuttosto ampio e completo, mentre quello del Rholfs, sui dialetti salentini, cita più espressioni per ogni voce, in base anche alle località. Trovo interessante la questione posta più in basso su un possibile "salentino". Mi propongo di dare un'occhiata ed eventualmente di integrare.

Jackthomas 14:30, 7 giu 2006 (CEST)

[modifica] "Dialetti Salentini", "Dialetto Salentino"...

Scusate non sarò un linguista ma questa discussione su quanto debba essere sminuzzato il salentino, se bisogna proprio atomizzarlo a livello di singoli gruppi familiari o meno mi sembra francamente poco interessante. Anche l'incipit di questa voce mi sembra umiliante e riduttiva del valore del salentino:

"La parola salentino può essere considerata come un'etichetta più che come una parola che indichi una lingua unitaria in tutto il Salento. Spesso, infatti, differenze anche sostanziali rendono quasi incomprensibili abitanti di paesi anche poco distanti fra di loro".

Bah... certo che ci sono varianti locali, certo che il tarantino è una parlata di confine, ma resta il fatto che la lingua romanza che si parla in Salento ha una sua identità, abbastanza separata dal pugliese, specie nella pronuncia ed è invece affine al calabrese e al siciliano, con cui forma un gruppo linguistico unitario.

Per cui io ritengo giusto parlare di "dialetto salentino", nel senso di dialetto del romanzo siculo-calabro-salentino, che non ha una lingua standardizzata di riferimento perchè non si è voluto elevare questa lingua all'ufficialità, all'insegnamento scolastico ecc. come è successo per le lingue regionali italiane.

Poi è chiaro che sulle singole parole ci sono varianti locali importanti, ma perchè mettersi a parlare di 10, 100, 1000 dialetti salentini?? Tutte le lingue che sono state lasciate fuori dalla porta dell'ufficialità e delle accademie sono fatte di tante varianti locali ma non è vero che le differenze siano così radicali.

Anche sul fatto che il Salento linguistico non corrisponda esattamente al Salento geografico o a quello politico-amministrativo, embè?

Io penso che sia il caso di discutere di costruire una sezione salentina del progetto linguistico di wikimedia "WiktionaryZ", che al momento è ospitato qua:

http://epov.org/wd-gemet/index.php/Wikidata_M2:Main_Page

Chi fosse interessato mi contatti pure.

Come vedete sono già all'opera gruppi per il "napoletano" (termine seconde me un po' discutibile con cui identificano la lingua romanza campano-lucano-abruzzese-molisano-pugliese) e il "siciliano" (termine anche questo secondo me discutibile con cui dovrebbe identificarsi la lingua romanza di cui il salentino sarebbe un dialetto). Sarebbe il caso di discutere su come possa inquadrarsi il salentino e come farlo convivere proficuamente con lingue affini come il siciliano senza essere fagocitato indebitamente. Fatto questo sarebbe per me interessante pubblicare testi salentini su wikisource come ad esempio le poesie di grandi autori come Giuseppe de Dominicis. Di letteratura in lingua/dialetto salentina ce n'è e proviamo a darle il giusto valore invece di perderci in dispute per spaccare l'atomo. Vi segnalo anche che stiamo cercando di fare anche una sezione in greco salentino (griko):

http://epov.org/wd-gemet/index.php/Portal:el-ITA

Mi scuso se le mie parole sono sembrate troppo polemiche ma era quello che sentivo di dire. Spero di poter contribuire a questa meritoria pagina per quanto, come ripeto, le mie competenze siano limitate.

Frangisko 16:02, 8 apr 2006 (CEST)

[modifica] Quattro grandi aree dei dialetti salentini

Non sono uno studioso ma uno studente di Manduria che studia a Lecce, per cui ho modo di conoscere molti ragazzi (che purtoppoparlano un dialetto ormai italianizzato) del Salento, dove per salento indico la zona a sud della linea Lizzano-Grottaglie- Francavilla f. -San vito dei Normanni. Ebbene ho notato che quasi ogni paese ha un suo dialetto particolare, anche solo distanti pochi km esempio sono Francavilla-oria (3km), Maruggio-Torricella (4km), Manduria-sava (3km) per restare nella mia zona. Altra cosa strana: il dialetto di Maruggio,Sava,Oria,Latiano,Mesagne, Brindisi sono praticamente uguali (quasi). Ho notato comunque che esitono 4 grandi zone dialettali: Alto salento: da Lizzano-Grottaglie- Francavilla f. -San vito fino a Avetrana-cellino-Torchiarolo Salento centrale (escludendo i comuni grecali e Lecce) Salento del capo : zona che nopn conosco molto bene. Salento Jonico (porto cesareo - Galatina-Casarano) Io riesco a capire una persona di Casarano , gallipoli, Lecce, ma non uno di Poggiardo o Carpignao.


[modifica] mio parere

Sottoscrivo quanto sopra utente:Zappuddu

[modifica] autori in lingua salentina

La voce non fa menzione dei vari autori e delle opere in lingua salentina. Non sarebbe il caso, oltre che all'aspetto prettamente linguistico, di dedicare una parte della voce agli autori? --Alinardo 09:28, 4 nov 2006 (CET)

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