Carlo Rovelli

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Carlo Rovelli

Carlo Rovelli, (Verona, 3 maggio 1956), fisico italiano. Frequentò il Liceo classico Maffei di Verona, e si è laureato a Bologna in fisica, conseguendo il dottorato di ricerca a Padova.

Ha insegnato a Pittsburgh, Roma, L'Aquila, Syracuse (USA) e Marsiglia, dove al momento è attivo presso il Centre de Physique Théorique de Luminy.

Rovelli si è interessato soprattutto alla gravità quantistica. In collaborazione con Lee Smolin e Abhay Ashtekar, ha dato origine alla gravitazione quantistica a loop ("loop quantum gravity"), una delle principali ipotesi teoriche per descrivere le proprietà quantistiche dell spazio e del tempo.

Nel 1995, Rovelli e Smolin hanno trovato una base esplicita di stati dello spaziotempo quantitico, catalogati dalle reti di spin ("spin networks") di Roger Penrose. Usando questa base, hanno mostrato che la teoria predice che area e volume dello spazio sono quantizzati. Questo risultato indica l'esistenza di una struttura discreta dello spazio a piccolissima scala.

Per questi lavori, nel 1995 Rovelli ricevuto lo Xanthopoulos Award come "miglior relativista sotto i 40 anni"; nel 1996 il secondo posto al Gravity Research Foundation per il saggio del 1993 "Physics with nonperturbative quantum gravity: radiation from quantum black holes", e nel 2004 è stato nominato all'Institut Universitaire de France.

Nel 1994 ha introdotto la "meccanica quantistica relazionale" (en:Relational quantum mechanics), un'interpretazione della meccanica quantistica basata sull'idea che gli stati quantistici sono sempre relativi ad un osservatore.

Insieme ad Alain Connes ha formulato un modello covariante di campi quantistici, basato sulla "ipotesi del tempo termico". Secondo questa ipotesi il tempo non esiste nella teoria fondamentale ed emerge solo in ambito statistico e termodinamico. Se questa ipotesi fosse corretta, la sensazione dello scorrere del tempo sarebbe un'illusione derivata dall'incompletezza della conoscenza. Come conseguenza, l'onniscienza causerebbe la scomparsa dell'illusione del tempo: per un osservatore onnisciente il tempo non esisterebbe, ed avrebbe una visione atemporale dell'universo: passato, presente e futuro.