Bryan Lefley
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Bryan Lefley (18 ottobre 1948, Grosse Isle, Canada - † 28 ottobre 1997, Bolzano) è stato un giocatore e allenatore canadese di hockey su ghiaccio. Era fratello di Chuck Lefley.
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[modifica] La carriera da giocatore
Giocatore duttile, abile sia come difensore che come ala sinistra, fa la trafila delle giovanili nei Winnipeg Rangers (MJHL) tra il 1964-65 e il 1967-68 e i Vernon Nelson Maple Leafs (WIHL) nel 1968-69.
Venne messo sotto contratto dai New York Rangers, ma viene girato per tre stagioni agli Omaha Knights in CHL prima di poter fare l'esordio in NHL, ma con l'altra squadra dello stato di New York, i New York Islanders, nella stagione 1972-73, in cui si ritaglia un posto da titolare (63 presenze, 10 punti messi a segno).
La stagione successiva non è altrettanto felice: solo 7 presenze in NHL, il resto ancora in CHL, coi Fort Worth Wings (44 punti in 58 partite, suo miglior bottino personale in una stagione).
Ritorna in NHL nel 1974-75, messo sotto contratto dai Kansas City Scouts, ma gioca solo 29 incontri. Il resto della stagione e la successiva le gioca in AHL (Baltimore Clippers, Providence Reds, Springfield Indians).
Torna a calcare il ghiaccio NHL nel 1976-77, quando i Kansas City Scouts vengono spostati a Denver (Colorado Rockies, oggi New Jersey Devils). Dopo due stagioni da titolare, Lefley si trasferì in Europa.
La prima tappa è in Germania, dove per oltre due stagioni gioca a Düsseldorf (miglior risultato, un secondo posto nel 1979-80). A stagione 1980-81 già iniziata si trasferì a Berna, all'SC Bern con cui ha terminato la carriera sul ghiaccio.
In totale, Bryan Lefley ha giocato 228 incontri in NHL, mettendo a segno 7 reti e 29 assist, cui si aggiungono 2 incontri di playoff per la Stanley Cup.
[modifica] La carriera da allenatore
La carriera di allenatore di Lefley comincia laddove era finita quella da giocatore, nella Nationalliga. In Svizzera ha allenato prima a Zurigo, poi a Bellinzona. Ha guidato anche l'Hockey Club Ambrì-Piotta.
Lefley è approdato poi in Italia. In serie A ha allenato dapprima l'Hockey Club Merano, con cui ha vinto lo scudetto 1986 (il primo per gli altoatesini). L'anno dopo non riesce a ripetersi, e preferisce trasferirsi in DEL, a quei Düsseldorf EG con cui aveva giocato alla fine degli anni '70.
Dopo una sola stagione tornò in Italia, questa volta ai Mastini Varese, portando anche loro al vertice, con lo scudetto 1989.
Nel 1993, dopo la deludente spedizione alle Olimpiadi di Albertville chiuse al dodicesimo ed ultimo posto, Lefley accettò l'incarico di allenatore della nazionale italiana.
Con lui in panchina, il Blue Team arrivò sesto (miglior risultato di sempre) ai mondiali giocati in casa (Bolzano, Canazei e Milano) nel 1994, settimo nel 1995 e nel 1996, ottavo nel 1997. Anche alle olimpiadi si vide la mano dell'allenatore canadese, con il nono posto a Lillehammer 1994.
A partire dal 1996 Lefley aveva scelto di occuparsi solo della nazionale, non allenando più squadre di club.
Lefley è morto in seguito ad un incidente stradale nei pressi di Bolzano il 28 ottobre 1997, mentre si stava recando a Bressanone al raduno della nazionale dopo aver assistito ad un incontro fra HC Bolzano e HK Dinamo Mosca.
[modifica] Hanno detto di lui
«Era un signore, un vero professionista, un allenatore preparato e capace.»
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[modifica] Curiosità
Il fan club dell'HC Ambrì-Piotta di Sant'Antonino, il BL15, è dedicato a Bryan Lefley (le iniziali BL) e Dale Mc Court (il cui numero era il 15).