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Brigata Sassari - Wikipedia

Brigata Sassari

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

Indice

Scudetto Brigata Sassari
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Scudetto Brigata Sassari

La Brigata Sassari è una Brigata di fanteria meccanizzata dell'Esercito Italiano, parte del 2° Comando delle Forze di Difesa del Centro Sud Italia e delle Isole, con sede a San Giorgio a Cremano, Napoli.

È una delle unità italiane più presente nei teatri operativi in missioni di peacekeeping.

La Brigata Sassari è stata costituita il 1 marzo 1915 in due reggimenti, il 152° Fanteria stanziato a Tempio Pausania (nell'area ex Caserma Fadda) e il 151° Fanteria a Sinnai (Cagliari): la particolarità di questi reparti è che sono composti quasi interamente da sardi, e quindi sono uniti da un forte senso di gruppo. Già in passato vi erano stati gruppi militari formati da conterranei sardi, tra cui il Terçio de Cerdena del periodo aragonese e il Reggimento di Sardegna del periodo Sabaudo.

[modifica] La prima guerra mondiale

Le sedi principali della Brigata Sassari: il Monumento ai Caduti, il Comando nella Caserma La Marmora e la sede del 152° sulla Carlo Felice.
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Le sedi principali della Brigata Sassari: il Monumento ai Caduti, il Comando nella Caserma La Marmora e la sede del 152° sulla Carlo Felice.

La Brigata Sassari venne subito messa in servizio nella prima guerra mondiale, dove combatté sull Isonzo e ottenne la citazione sul bollettino del Comando Supremo come migliore unità, per le sue azioni eroiche negli scontri di Bosco Cappuccio, Bosco Lancia e Bosco Triangolare. Nel 1916 combatté sull'altopiano di Asiago, ricevendo la prima medaglia d'oro per la riconquista dei monti Fior, Castelgomberto e Casera Zebio. In seguito alla Caporetto la Sassari combatté sul Piave per fermare le truppe austriache che già avevano occupato tutto il Friuli e parte del Veneto. Nel 1918 combatté nella battaglia dei Tre Monti prendendo il Col de Rosso, il Col d'Echele e il Monte Valbella, ottenendo una seconda medaglia d'oro.

La Brigata Sassari ebbe in queste azioni un alto numero di vittime, il 13,8% degli effettivi contro il 10,4 della media, marcando 2164 vittime e 12858 feriti e dispersi. Per questo sforzo venne insignita di 6 Ordini Militari di Savoia, 9 medaglie d'oro, 405 medaglie d'argento, 551 medaglie di bronzo, oltre a due Medaglie d'oro al valor militare per ognuno dei due reggimenti. Inoltre, venne scelta per il mantenimento in servizio alla cessazione delle ostilità.

Nel 1926 la Brigata di fanteria Sassari venne rinominata 12a Brigata di Fanteria e vi confluì il 12° reggimento di Fanteria, proveniente dalla Brigata "Casale". Nel 1934 assunse il nome di Brigata di Fanteria Timavo, entrando nella Divisione Timavo.

[modifica] La seconda guerra mondiale

Nel 1939 la Brigata cambiò di nuovo ordinamento, diventando Divisione Sassari, perdendo il 12° reggimento fanteria e acquisendo il 34° reggimento artiglieria. Servì sui Balcani nel 1941 con la II Armata, sfondando le linee jugoslave e prendendo Knin, città che divenne sede del Comando di Divisione fino al 1943, quando la divisione venne messa a difesa di Roma. Prese parte alla difesa di Porta San Paolo insieme alle divisioni Granatieri di Sardegna e Ariete, e il 10 settembre venne respinta e si sciolse.

[modifica] L'impiego moderno

Banda tradizionale della Brigata
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Banda tradizionale della Brigata

Nel 1958 il 152° reggimento di Sassari, nucleo originario della Brigata, riprese la denominazione Sassari poiché le bandiere di guerra erano state salvate. Nel 1962 vi si riunì il 151° reggimento fanteria motorizzato di Cagliari, già ricostituito nel 1951 come reggimento di fanteria e battaglione Sette Comuni. Il 1° dicembre 1988 il 151° battaglione motorizzato Sette Comuni e 152° battaglione motorizzato Sassari vennero riuniti nella neocostituita Brigata Motorizzata Sassari, con la sede del comando nella città di Sassari. Il 1° gennaio 1991 la brigata venne trasformata in "meccanizzata", acquisendo il 45° battaglione fanteria Reggio basato a Macomer. I battaglioni vennero trasformati in 151° reggimento fanteria Sassari e 152° reggimento fanteria Sassari rispettivamente il 30 luglio e il 25 ottobre 1992. Il 1° luglio 1998 il 45° battaglione Reggio, trasformato in reggimento, viene posto alle dirette dipendenze del comando 2° FOD. Il 1° gennaio 2003, per trasformazione del 45° reggimento Reggio, viene costituito a Macomer il 5° reggimento genio guastatori, che torna a far parte della Brigata Sassari. Il 25 ottobre 2006 il comandante, generale Luigi De Leverano, annuncia che la Brigata Sassari verrà trasformata da leggera a media acquisendo un reparto blindato.

Il 12 novembre 2004 due militari della Brigata, il tenente Massimo Ficuciello e il maresciallo Silvio Olla, sono rimaste vittime nel servizio di scorta al regista Stefano Rolla e al suo aiuto Aureliano Amadei. Anche Rolla rimase ucciso.
Il 5 giugno 2006 alle 19.35 ora italiana il caporalmaggiore Alessandro Pibiri, 25 anni, di Selargius (CA), è morto, mentre un secondo, il caporalmaggiore Luca Daga, di Narcao (CI), è rimasto gravemente ferito ed altri tre hanno subito ferite lievi in un attentato presso Nassiriya, durante un servizio di scorta ad un convoglio britannico.
Tutti e sette i militari erano in servizio di peacekeeping nell'ambito della missione Antica Babilonia.

[modifica] Inno ufficiale

L'inno ufficiale della "Brigata Sassari" è scritto in lingua sarda, nella variante logudorese settentrionale.

Collabora a Wikiquote (SC)
«Dimonios
China su fronte
si ses sezzidu pesa!
ch'es passende
sa Brigata tattaresa
boh! boh!
e cun sa mannu sinna
sa mezzus gioventude
de Saldigna

Semus istiga
de cudd'antica zente
ch'à s'innimigu
frimmaiat su coro
boh! boh!
es nostra oe s'insigna
pro s'onore de s'Italia
e de Saldigna

Dae sa trincea
finas' a sa Croazia
sos "Tattarinos"
han'iscrittu s'istoria
boh! boh!
sighimos cuss'olmina
onorende cudd'erenzia
tattarina

Ruiu su coro
e s'animu che lizzu
cussos colores
adornant s'istendarde
boh! boh!
e fortes che nuraghe
a s'attenta pro mantenere
sa paghe

Sa fide nostra
no la pagat dinari
aioh! dimonios!
avanti forza paris.»
Collabora a Wikiquote (IT)
«Demoni
Abbassa la fronte
se sei seduto, alzati!
perché sta passando
la Brigata "Sassari"
boh! boh!
e con la mano benedici e segna
la miglior gioventù
di Sardegna

Siamo i discendenti
di quell'antica gente
che fermava il cuore
al nemico
boh! boh!
Oggi sono nostre le loro insegne
per l'onore dell'Italia
e della Sardegna

Dalla trincea
fino alla Croazia
i "sassarini"
hanno scritto la storia
boh! boh!
seguiamo le loro orme
onorando quell'eredità
"sassarina"

Rosso il cuore
l'animo come il giglio,
questi colori
adornano il nostro stendardo
boh! boh!
e forti come i nuraghi
siamo sempre vigili
per mantenere la pace

La nostra fedeltà
non la si puó comprare
andiamo! Diavoli!
avanti, Forza Insieme!»
(Inno Brigata Sasssari del colonnello Luciano Sechi)

[modifica] Composizione attuale

Mostreggiature e Fregi (per basco) del 151° e 152° fanteria sassari e Mostreggiature del 5° Reggimento Genio Guastatori
  • Comando Brigata meccanizzata Sassari, (Sassari)
  • Reparto Comando e Supporti Tattici Sassari, (Sassari)
  • 151° Reggimento fanteria meccanizzata Sassari (Cagliari)
  • 152° Reggimento fanteria meccanizzata Sassari (Sassari)
  • 5° Reggimento genio guastatori (Macomer)

[modifica] Simboli

  • Colori: Bianco-rosso, con mostrine con stella argentata
Collabora a Wikiquote (SC)
«Su biancu est fide pro non zedere
incontra a s'inimigu, a sos affannos;
su ruju est s'amore pro sos mannos,
pro sa Patria...»
Collabora a Wikiquote (IT)
«Il bianco è la fede per non cedere
di fronte al nemico ed alle avversità;
il rosso è l'amore per antenati,
per la Patria...»
(Colori Brigata Sassari)
  • Grido di guerra: Forza Paris (Forza insieme) che affiancava durante la prima guerra mondiale l'ufficiale «Avanti Savoia».
  • Inno ufficiale: Dimonios (Demoni), parole e musica del colonnello Luciano Sechi

[modifica] Esercitazioni

  • "Forza Paris" (Sardegna, 15 luglio - 22 settembre 1992) per l'addestramento al controllo e al mantenimento di territori brulli

[modifica] Operazioni

  • Operazione Vespri siciliani (Sicilia, 25 luglio 1992 - 8 luglio 1998) intervento di controllo militare per la lotta alla mafia
  • Operazione Joint Guardian (Balcani, 7 ottobre 1999 - 15 marzo 2002) intervento di peacekeeping nella forza multinazionale NATO IFOR
  • Operazione Alba (Albania marzo-luglio 1997) intervento di peacekeeping nella forza multinazionale NATO
  • Operazione Costant Forge (7 ottobre 1999 - 15 marzo 2000), comando della Brigata Multinazionale Nord a Sarajevo
  • Operazione Antica Babilonia (Iraq ottobre 2003-febbraio 2004) intervento di peacekeeping nella forza multinazionale USA
  • Operazione Antica Babilonia (Iraq dicembre 2005-giugno 2006) intervento di peacekeeping nella forza multinazionale USA
  • Operazione Essential Harvest (Macedonia, agosto-ottobre 2001) per la bonifica da armi e munizioni dell'area balcanica

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