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Battaglia di Poitiers (1356) - Wikipedia

Battaglia di Poitiers (1356)

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

Battaglia di Poitiers
Parte della guerra dei cent'anni

Il re francese durante la battaglia prima di essere catturato
Data: 19 settembre 1356
Luogo: vicino a Maupertuis,
3 km a sud di Poitiers
Esito: decisiva vittoria inglese
Schieramenti
Inghilterra Francia
Comandanti
Edoardo il Principe Nero Giovanni II di Francia
Effettivi
7.000 uomini 15.000/20.000 uomini
Guerra dei cento anni
SluysCrécy – Calais – PoitiersAuray – Nájera – Montiel – La Rochelle – Agincourt – Rouen – Baugé – Meaux – CravantVerneuilOrléansPatayCompiègne – Gerbevoy – FormignyCastillon

La Battaglia di Poitiers è stata combattuta il 19 settembre 1356 durante la Guerra dei cent'anni. Edoardo, principe di Galles (chiamato Edoardo il Principe Nero, dal colore scuro dell'armatura che lo proteggeva), figlio primogenito di Edoardo III, saccheggiava l'area a nord dei possedimenti inglesi in Guascogna per togliere ai francesi ogni possibilità di continuare la guerra in quell'area.

Indice

[modifica] Giovanni il Buono

Le sue forze (circa settemila uomini) furono però attaccate presso il villaggio di Maupertuis, tre chilometri a sud di Poitiers, da una armata francese più numerosa (composta da quindici-ventimila soldati) comandata dal re Giovanni II di Francia detto anche Giovanni II il buono. L'intento dei francesi era quello di distruggere l'armata inglese e impedirle di ritirarsi a Bordeaux. Dopo un tentativo di ritirata, Edoardo fu costretto a togliere l'assedio a Tours.


[modifica] Edoardo il Principe nero

Veterano della Battaglia di Crécy, a cui partecipò il 26 agosto del 1346 quando aveva soli sedici anni, Edoardo il principe nero adottò uno schema tattico simile al precedente. Scelse per le sue truppe una posizione fortemente difensiva, in un pianoro circondato da numerosi ostacoli naturali, quali un crepaccio sulla sinistra e un bosco alle spalle. I carriaggi furono posizionati lungo una vecchia strada romana per assicurare protezione al lato destro rimasto più debole.

Tutti gli uomini scesero da cavallo e furono organizzati in due - o forse tre - unità di "Lance" con gli arcieri (dotati del tradizionale arco lungo) sistemati in una formazione a «V» su entrambi i fianchi. Il Principe nero tenne una piccola unità di cavalleria, comandata da Captal de Buch, nascosta nei boschi retrostanti.

Le forze di attacco francesi erano divise in quattro parti. In prima linea circa trecento cavalieri scelti, capitanati dal generale Lord John Clermont e da Lord Arnold d'Audrehem, insieme a mercenari tedeschi (armati di picche). Lo scopo di costoro era caricare gli arcieri inglesi ed eliminare la minaccia che questi rappresentavano. Erano seguiti da tre gruppi di cavalleria (in questo caso scesa da cavallo) comandati dal Delfino di Francia (Carlo V), dal duca di Orleans e dallo stesso re Giovanni II.

[modifica] La battaglia

Gli scontri ebbero inizio intorno alle otto del mattino. Da principio gli inglesi simularono un cedimento della loro ala destra e ciò provocò una carica affrettata dei cavalieri francesi contro gli arcieri inglesi. Questa era la reazione che gli inglesi si aspettavano e attaccarono prontamente il nemico, specialmente i cavalli, con una pioggia di frecce. I risultati furono devastanti e provarono ancora una volta che gli attacchi di cavalleria pesante avevano fatto il loro tempo. L'attacco dei cavalieri francesi era seguito dalla fanteria del Delfino, che incominciò a combattere ma fu poi costretta a ritirarsi per ricompattarsi.

La successiva ondata di fanteria (quella del duca di Orleans), vedendo che gli uomini del Delfino non stavano attaccando, si voltò indietro e fu presa dal panico. Rimasero quindi solo le forze comandate dal re stesso.
Queste costituivano una formidabile forza d'assalto, e gli inglesi avevano terminato le frecce: gli arcieri affiancarono la fanteria nella battaglia e molti, in entrambi i gruppi, recuperarono dei cavalli per formare un'improvvisata cavalleria. Il combattimento fu duro, ma il Principe nero aveva nascosto nel bosco una riserva mobile che fu in grado di aggirare ed attaccare i francesi sul fianco e nelle retrovie.

[modifica] L'esito finale

I francesi ebbero paura dell'accerchiamento e cercarono la fuga. Re Giovanni fu catturato insieme ai suoi più stretti collaboratori. Il risultato fu una sconfitta decisiva per i francesi, non solo in termini militari, ma anche economicamente: la Francia fu costretta a pagare un riscatto equivalente al doppio delle entrate annuali del paese per riavere indietro il suo re.

[modifica] L'"altra" battaglia di Poitiers

Nota: A metà strada fra Poitiers e Tours era stata combattuta nel 732 un'altra importante battaglia, anch'essa ricordata, oltre che come battaglia di Tours, come "Battaglia di Poitiers": in quella circostanza l'esercito di Carlo Martello affrontò le truppe arabe che avevano occupato la Spagna fermandone l'espansione.

[modifica] Bibliografia e collegamenti esterni

  • Chronicles - Jean Froissart
  • Desmond Seward - The Hundred Year's War (Atheum, New York, 1978)
  • Sir Bernard Burke - Genealogical History of the Dormant, Abeyant, Forfeited and Extinct Perrages of the British Empire (Harrison, Londra, 1883)
  • David Farris - Plantagenet Ancestry of Seventeenth Century Colonists (seconda edizione, New England Historical Genealogical Society, Boston, 1999)
  • David Greene - The Battle of Poitiers 1356

link in lingua inglese:


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