Battaglia di Austerlitz
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Battaglia di Austerlitz | |||||||
---|---|---|---|---|---|---|---|
Parte della Guerra della terza coalizione | |||||||
Lo schieramento degli eserciti: in nero Austriaci e Russi, in bianco i Francesi |
|||||||
|
|||||||
Schieramenti | |||||||
Impero francese | Impero austriaco, Russia | ||||||
Comandanti | |||||||
Napoleone, Louis Nicolas Davout | Franz von Weyrother, Mikhail Illarionovich Kutuzov, Alessandro I di Russia | ||||||
Effettivi | |||||||
75.000 uomini circa | 81.000 uomini | ||||||
Perdite | |||||||
9.000 uomini | 25.000 uomini morti, feriti o catturati |
Guerra della Terza Coalizione |
---|
Wertingen – Haslach-Jungingen – Elchingen – Ulm – Trafalgar – Caldiero – Amstetten – Dürenstein – Schöngrabern – Austerlitz |
Nella Battaglia di Austerlitz (2 dicembre, 1805), durante le Guerre napoleoniche della Terza coalizione, una armata francese di approssimativamente 73 mila uomini comandati da Napoleone sconfisse in maniera decisiva una armata congiunta formata da russi e austriaci e composta da oltre 89 mila uomini, comandata dal generale russo Kutuzov e dal comandante del contingente austriaco il generale von Weyrother. La battaglia fu seguita dalla firma del Trattato di Lunéville, e dalla dissoluzione del Sacro Romano Impero. Austerlitz (l'attuale città di Slavkov u Brna nella Repubblica Ceca) si trova in Moravia, tra i fiumi Goldbach e Littawa, approssimativamente a 20 Km da Brno.
La battaglia di Austerlitz fu preceduta da una significativa sconfitta del generale austriaco Mack a Ulm. Con una rapida concentrazione di forze che non aveva precedenti, Napoleone era riuscito ad accerchiare Mack, che si ritrovava con la Foresta nera alle spalle. Il 20 ottobre Mack si era arreso quasi senza combattere, aprendo la strada verso la capitale austriaca Vienna.
Ad Austerlitz Napoleone usò una manovra inusuale, andando all'assalto dai fianchi. Furono i russi a rompere gli indugi attaccando il fianco destro; Napoleone lo sguarnì un poco, rivitalizzandolo di tanto in tanto per non farlo collassare. Mentre il nemico era occupato con questo logorio del fianco destro Napoleone ordinò un assalto frontale e diretto all'ormai debole centro del nemico, scatenando ben 17 mila uomini. Le forze di Kutuzov, che si aspettavano un contrattacco dalle ali, furono sorprese dall'attacco centrale e, dopo un duro combattimento, furono messe in rotta. Con il centro in rotta, le due ali della coalizione furono tagliate fuori e poco dopo incominciarono a ritirarsi fino a fuggire disordinatamente. Quando Napoleone vide la fanteria russa ripiegare sugli stagni di Monitz e sul lago Satschan, ordinò alla propria artiglieria di sparare sulle lastre di ghiaccio da cui erano ricoperti. Moltissimi soldati russi e austriaci annegarono nelle acque ghiacciate del lago.
Dopo la conta delle perdite il successo francese risultò devastante: 9 mila tra morti feriti e catturati contro gli oltre 25 mila dell'armata austro-russa.
Dopo la battaglia i russi si ritirarono dall'Austria e gli austriaci furono costretti a firmare il 26 dicembre il Trattato di Pressbourg concedendo molti territori ai francesi.
La battaglia di Austerlitz è spesso detta Battaglia dei tre Imperatori simboleggiando lo scontro tra l'Imperatore Napoleone I, lo Zar Alessandro I di Russia, e l'imperatore del Sacro Romano Impero Francesco I.