Barabba
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Barabba, secondo i Vangeli brigante ebreo, detenuto dai romani a Gerusalemme, forse per omicidio, negli stessi giorni della Passione di Gesù.
Il nome barabbas tramandato dalla maggior parte dei manoscritti dei Vangeli era in aramaico un patronimico, bar abbas, figlio di Abbas o figlio del padre. Alcuni dei più antichi manoscritti presentano la forma bar rabba(n), figlio del (nostro) maestro. In pochi manoscritti in greco e in siriaco del Vangelo di Matteo il patronimico è preceduto dal nome Iesous.
Nei Vangeli Barabba compare nell'ambito del racconto del processo a Gesù davanti a Ponzio Pilato: Il magistrato romano, non trovando giustificazione alcuna alle pretese di crocifissione fatte dagli accusatori, voleva liberarlo. Secondo i Vangeli sinottici era consuetudine del procuratore romano di liberare un carcerato nel giorno di Pasqua. Secondo il Vangelo di Giovanni si trattava di una consuetudine ebraica. Pilato chiese alla folla quale dei due volessero liberare e si sentì rispondere Barabba.
[modifica] Letteratura
- Ernery Bekessy, Barabba, romanzo
- Pär Lagerkvist, Barabba, romanzo
- da cui è stato tratto il film Barabba (1962) di Richard Fleischer
- Michel de Ghelderode, dramma
[modifica] Riferimenti
Vangelo di Matteo (27,16), Marco (15,6), Luca (23,19), Giovanni (18,40).