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Bandiera irachena - Wikipedia

Bandiera irachena

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

Nome ufficiale:  
FIAV:
Uso: Bandiera civile e di stato
Proporzioni: 1:2


La bandiera dell'Iraq ha avuto quattro differenti disegni dalla creazione dell'Iraq nel 1921. Mentre la situazione attuale non è completamente chiara, la versione attualmente in uso è una variante minore del disegno adottato dal governo di Saddam Hussein nel 1991.

Una nuova bandiera è stata proposta nell'aprile 2004, ma non è stata mai adottata. Nella cerimonia del 28 giugno 2004, quando il governo ad interim dell'Iraq ha prestato giuramento, il palco mostrava una fila di bandiere simili a quella del 1991, ma più grandi e con le stelle e le scritte in arabo più spaziate sulla lunghezza della bandiera. Il testo in arabo (che reca la scritta "Dio è grande") era più stilizzato, nel carattere arabo kufic, contrariamente al testo precedente che era scritto a mano, presumibilmente dallo stesso Saddam Hussein. La bandiera del 1991 venne issata all'ambasciata irachena a Washington DC (capitale degli Stati Uniti), il 30 giugno 2004.

Indice

[modifica] Storia della bandiera irachena

1921-1959 (Proporzioni: 1:2)
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1921-1959 (Proporzioni: 1:2)

[modifica] 1921-1959

L'originale bandiera irachena venne adottata nel 1921, alla formazione della nazione. Era un tricolore orizzontale nero-bianco-verde, con un trapezoide rosso (alcune varianti hanno un triangolo) sul lato del pennone. Due stelle bianche a sette punte poste sul trapezoide denotavano le 14 province del regno. I colori scelti per la nuova bandiera erano quelli dei capi Hasemiti della Rivolta Araba, che fornirono il primo re alla nazione, e sono quindi simili alla bandiera giordana, un altro regno hasemita.

1959-1963 (Proporzioni: 1:2)
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1959-1963 (Proporzioni: 1:2)

[modifica] 1959-1963

A seguito della rivoluzione di Qassim del 1958, che depose la monarchia nel 1959, l'Iraq adottò un tricolore verticale nero-bianco-verde, con al centro della banda bianca una stella rossa ad otto punte con un disco giallo nel mezzo

1963-1991 (Proporzioni: 2:3)
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1963-1991 (Proporzioni: 2:3)

[modifica] 1963-1991

La versione della bandiera precedente a quella attuale venne adottata nel luglio 1963, dopo che il governo Qassim venne rovesciato. Le stelle verdi erano state piazzate in origine per via della proposta unione con Egitto e Siria (Repubblica Araba Unita), le cui bandiere avevano due stelle al centro. Anche queste avrebbero avuto tre stelle se l'unione si fosse completata.

1991-2004 (Proporzioni: 2:3)
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1991-2004 (Proporzioni: 2:3)

[modifica] 1991-2004

L'attuale bandiera nazionale - quella a cui si è ritornati dopo la controversia sulla "nuova bandiera" - venne adottata il 14 gennaio 1991. Il significato delle tre stelle venne cambiata, dal suo significato geografico, alla rappresentazione dei tre cardini del motto del partito Ba'ath, "Wihda, Hurriyah, Ishtirrakiyah" (Unità, Libertà, Socialismo). Saddam Hussein decise di inserire le parole "Allahu Akbar" (Dio è grande) tra le stelle. Si dice (anche se non è confermato) che le parole sulla bandiera siano scritte con la calligrafia di Saddam; molti interpretano il cambiamento come un tentativo di ottenere l'appoggio del mondo islamico, nel periodo immediatamente precedente alla Prima Guerra del Golfo.

Bandiera proposta nel 2004 (in seguito abbandonata)
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Bandiera proposta nel 2004 (in seguito abbandonata)

[modifica] La controversia sulla bandiera del 2004

Il 26 aprile 2004 il governo provvisorio annunciò una nuova bandiera per l'Iraq del dopo Saddam. Il governo dichiarò che aveva scelto, tra 30 proposte, il disegno del noto artista-architetto iracheno Rifat al-Chaderchi (alias Rifat Chadirji).

La bandiera era bianca, con tre strisce parallele blu-giallo-blu che attraversavano il quarto (o terzo) inferiore; le strisce blu rappresentavano i fiumi Tigri ed Eufrate, e la striscia gialla rappresentava la minoranza curda (la ragione di questo simbolismo non è chiara, ma la bandiera del Kurdistan ha un sole giallo). Nel centro del campo bianco campeggiava una mezzaluna crescente islamica, che era dipinta in una insolita tonalità blu.

Per meglio comprendere la controversia, si confrontino le bandiere dei paesi confinanti, le vecchie bandiere irachene e la bandiera proposta.
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Per meglio comprendere la controversia, si confrontino le bandiere dei paesi confinanti, le vecchie bandiere irachene e la bandiera proposta.

Il disegno presentava una decisa rottura con i colori usati in altre bandiere arabe, che hanno una lunga storia - verde e nero sono usati per rappresentare l'Islam e il rosso simboleggia il nazionalismo arabo. Le mezzelune islamiche sono solitamente disegnate in rosso o in verde nell'araldica araba. La predominanza bianco-blu portò immediatamente a controversie a causa della rassomiglianza con la bandiera di Israele, nazione con la quale l'Iraq aveva avuto un considerevole antagonismo (tra l'altro, diverse delle proposte originarie per la bandiera israeliana comprendevano il giallo). Altri critici lamentarono l'omissione dei tradizionali colori del panarabismo e l'omissione della frase "Allahu Akbar", indipendentemente da chi l'aveva introdotta.

Ci fu discussione anche sull'autore, Rifat al-Chaderchi. Apparentemente era il fratello minore di un menbro del governo provvisorio, Naseer al-Chaderchi, e come risultato la sua vittoria nel concorso per il nuovo disegno venne macchiata da accuse di nepotismo; in sua difesa, Rifat dichiarò che non sapeva niente del progetto per una nuova bandiera fino a prima di ricevere una telefonata dal fratello, che lo invitava a disegnarne una, e che il fatto che si trattasse di un concorso non venne menzionato. In aggiunta, poiché Rifat viveva a Londra dai primi anni '80, fu facile per i suoi critici accusarlo di non essere riuscito a catturare il sentimento nazionale dell'Iraq.

Ci sono notizie secondo cui la nuova bandiera venne bruciata da dimostranti a Fallujah il 27 aprile 2004, il giorno prima della sua prevista adozione ufficale. Va notato che la bandiera non era fino ad allora mai stata mostrata pubblicamente, venduta o in altro modo distribuita, quindi i dimostranti avrebbero bruciato bandiere fatte a mano.

Il 28 aprile il presidente del governo provvisorio Massoud Barzani presentò formalmente una versione modificata della bandiera, in cui l'originale tonalità molto chiara di blu, riportata dalla stampa il 26 aprile, era stata cambiata in una tonalità più scura; non è chiaro se questo cambiamento venne fatto per via delle proteste contro il nuovo disegno o, come sostenne il Consiglio, per una rettifica rispetto a quanto riportato precedentemente dalla stampa. Venne spiegato inoltre che la bandiera era un disegno temporaneo, da usarsi nei mesi seguenti fino all'adozione di una bandiera definitiva.

Di fronte alla controversia, l'adozione della bandiera con la mezzaluna blu sembra essere stata abbandonata. Alla cerimonia di passaggio dei poteri, il 28 giugno 2004, venne usata una versione leggermente modificata della bandiera del 1991, che manteneva la scritta Allah akbar (Allah è grande) ma con un carattere stilizzato.

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