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Agip - Wikipedia

Agip

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

Il famoso logo dell'Agip
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Il famoso logo dell'Agip

L'Agip (acronimo di Azienda Generale Italiana Petroli) è una compagnia petrolifera italiana, di proprietà del gruppo ENI.

Indice

[modifica] Storia

Con la legge del 3 aprile 1926 il governo del Regno d'Italia costituisce l'Azienda Generale Italiana Petroli (AGIP), per lo svolgimento d'ogni attività relativa all'industria e al commercio dei prodotti petroliferi. Attraversò difficoltà dopo la crisi del 1929, ma riprese a svilupparsi negli anni Trenta.

Lo scopo principale della società era quello di individuare giacimenti petroliferi in Italia, ma nelle sue funzioni c'era anche il vasto proposito di trovare soluzioni al problema della carenza di petrolio. Infatti, la scarsità di fonti di energia, fu uno dei fattori che rallentarono l'entrata dell'Italia nella moderna società industriale. Il carbone strumento chiave della rivoluzione industriale in Inghilterra, Francia e Germania, in Italia è scarso e di qualità scadente. Per generazioni l'Italia ha dovuto importarlo dall'estero a prezzi che hanno pesato gravemente sulla bilancia valutaria e hanno imposto limiti all'espansione industriale. Le centrali elettriche, incompletamente sviluppate e concentrate soprattutto nel Nord del paese, non hanno mai potuto soddisfare il fabbisogno di energia. I segni geologici di giacimenti di petrolio, promettenti in molte località della penisola e della Sicilia, non hanno mai portato a scoperte interessanti prima della seconda guerra mondiale.

L'AGIP spese somme enormi nelle ricerche dipetrolio e metano in Italia e in Libia, allora colonia italiana, ma era ostacolata da inefficienza, interferenze politiche, mancanza di incoraggiamento e di appoggio da parte del governo.

Nel 1945, dopo la fine della seconda guerra mondiale, l'Agip era divisa in due: nella parte settentrionale (denominata Agip-Alta Italia) venne nominato un commissario straordinario, Enrico Mattei, a cui il governo affidò l'incarico di mettere in liquidazione l'AGIP e le sue attrezzature, che vennero messe in vendita per 60 milioni di Lire, ma non trovarono compratori; a Roma era ancora in carica un consiglio di amministrazione. Nell'ottobre 1945 l'Agip di Roma e quella di Milano furono unificate e Mattei divenne vicepresidente. Convinto delle potenzialità di sviluppo dela compagnia, Mattei invece di seguire le istruzioni impartitegli dal governo, convinto dai tecnici dell'AGIP che le scoperte di idrocarburi da tanto tempo ricercate, stavano per diventare certezza, non liquidò la società; anzi diede nuovo impulso alle perforazioni nella pianura padana e riuscì a riorganizzarla ed a farla crescere sul mercato internazionale, aiutato in questo dalle sue conoscenze politiche (Mattei, ex partigiano cattolico era a quei tempi deputato della Democrazia Cristiana).

Nel 1946 vennero fatte le prime scoperte di metano in quantità più che discreta, nel 1949 furono scoperti i grossi giacimenti di Caviaga e dintorni, infine avvenne la scoperta del più grosso giacimento di petrolio, in presenza del Ministro delle Finanze, Vanoni, e di un numeroso gruppo di giornallistie fotografi. La scoperta avvenne a Cortemaggiore vicino Piacenza ed il nome divenne importante slogan commerciale dell'Agip (SuperCortemaggiore la potente benzina italiana).

Nel 1952, alla nascita dell'Ente Nazionale Idrocarburi (ENI), l'Agip ne costituiva la struttura portante.

Nel 1956 adottò il celebre logo con il cane a sei zampe, ideato da Luigi Broggini, poi stilizzato negli anni 60 da Bob Noorda.

Nel 1977 divenne AgipPetroli, e nel 1981 divenne caposettore del gruppo Eni. Nel 1997 assorbì l'altra compagnia petrolifera di stato Italiana Petroli (IP).

[modifica] Altri progetti

[modifica] Bibliografia

  • Nascita e trasformazione d'impresa. Storia dell'Agip Petroli, Il Mulino, 1993, ISBN 8815042172
  • Daniele Pozzi, Techno-Managerial Competences in Enrico Mattei's AGIP, in Business and Economic History On Line, disponibile in rete qui
  • Matteo Pizzigallo, L'Agip degli anni ruggenti (1926-1932), Giuffrè, 1984, ISBN 8814002746

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