Acquedolci
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Stato: | ![]() |
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Regione: | ![]() |
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Provincia: | ![]() |
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Coordinate: |
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Altitudine: | 15 m s.l.m. | ||
Superficie: | 12 km² | ||
Abitanti: |
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Densità: | 453 ab./km² | ||
Frazioni: | |||
Comuni contigui: | Caronia, San Fratello, Sant'Agata di Militello | ||
CAP: | 98070 | ||
Pref. tel: | 0941 | ||
Codice ISTAT: | 083107 | ||
Codice catasto: | M211 | ||
Nome abitanti: | acquedolcesi | ||
Santo patrono: | San Benedetto il Moro | ||
Giorno festivo: | 4 aprile | ||
Sito istituzionale |
Acquedolci (o Acquaduci in siciliano) è un comune di 5.436 abitanti della provincia di Messina. Il territorio comunale è delimitato dal torrente Furiano ad Ovest e dal torrente Inganno ad Est. I monti che appartengono al comune sono parte dei Monti Nebrodi.
Indice |
[modifica] Storia
Il nome deriva probabilmente dalle sorgenti d'acqua dolce presenti nel suo territorio. Si attesta inoltre nel '400 la presenza di una tonnara, di un trappeto per la lavorazione dello zucchero e di una torre. Il centro abitato sorse nel 1922, in seguito alla frana che colpì il paese di San Fratello. Questo disastroso evento costrinse la maggior parte della popolazione a trasferirsi nel borgo denominato "la Marina" in ricoveri di fortuna. Il Governo accertatosi della calamità promulgò una legge che prevedeva la ricostruzione dell'abitato di San Fratello in altro luogo, identificato nella frazione "Acquedolci". In pochi anni ad Acquedolci si costruirono gli alloggi popolari, i "padiglioni", l'ufficio postale, il plesso scolastico, il Municipio, la Chiesa Madre, il cimitero ed un'ottima rete idrica e fognaria. La crescita demografica e il definirsi di una cultura locale, fecero in seguito reclamare l'autonomia ottenuta il 12 novembre 1969. La Chiesa Madre aperta al culto nel 1929, ha uno stile neoclassico. Al suo interno ci sono tre navate e si può ammirare il pregevole altare in marmo rosa e la statua in cartapesta dell'Addolorata. Di particolare rilevanza architettonica sono i ruderi di un vecchio castello, la chiesa Parrocchiale e la chiesetta di S. Giacomo. Il castello fu edificato tra il sec. XVII e il sec. XVIII dai principi di Palagonia. La torre fatta costruire dai Larcan De Soto fece parte del complesso di torri d'avvistamento fatte edificare da Carlo V, nel XVI sec., per la difesa delle coste siciliane. La torre finì per costituire la parte importante del castello.
[modifica] La Chiesa Madre
La Chiesa Madre o della Beata Vergine Assunta, fu costruita dopo la frana che travolse il centro abitato del comune di San Fratello, del quale Acquedolci era una frazione fino al dicembre 1969. La chiesa è in stile neoclassico con tre navate e dei pilastri che sorreggono una cornice sulla quale si imposta una volta a botte centrale, le navate laterali sono coperte da un susseguirsi di volte a crociera. I capitelli dei pilastri centrali, simili a colonne, e la cornice sono ampiamente decorati con putti e ornamenti in gesso, e impreziosite con foglia d'oro. Nella volta si aprono 12 finestre; come la finestra del prospetto esse sono ornate da vetrate istoriate, rappresentanti gli Apostoli e la Madonna Assunta. La Chiesa di Acquedolci fu aperta al culto nel dicembre 1929, e inizialmente officiata dai due parroci di San Fratello fino al 1930. Nel marzo 1931 S.E. Monsignor Rossi consacrò la chiesa alla Beata Vergine Assunta. Gli eventi bellici del 1943 non risparmiarono Acquedolci né la chiesa, che rimase senza tetto e il campanile senza orologio. Successivamente venne ricostruita la volta della navata centrale e ricavate due cappelle in fondo alle due navate laterali, oggi arricchite anch’esse con vetrate istoriate. I fedeli provvidero ad ornare la chiesa da subito con statue ed altro. La statua più antica, presumibilmente del XVIII secolo, è quella di San Giuseppe con il Bambino, ospitata nella cappella privata del castello Cupane, e oggi finalmente restaurata. Particolari gli affreschi dell’abside raffiguranti l’Assunzione della Madonna e l’apparizione della Stessa a San Benedetto. Da ricordare anche un’enorme quadro riproducente la crocifissione di Rubens.
[modifica] Economia
Le attività economiche prevalenti sono l'agricoltura e l'artigianato. I prodotti maggiormente coltivati sono i cereali, le olive e gli agrumi. I manufatti tipici sono in legno, ferro e marmo.
[modifica] Amministrazione comunale
Sindaco: Salvatore Oriti dal 28/05/2002
Centralino del comune: 0941 731177
Email del comune: disponibile non disponibile
Ufficio Turistico 0941 731123
[modifica] Evoluzione demografica
Abitanti censiti
[modifica] Voci correlate
- Grotta di San Teodoro
- Pro Loco Acquedolci
[modifica] Collegamenti esterni
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