Villa La Magia
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Villa La Màgia si trova nel centro di Quarrata (PT) in Via Vecchia Fiorentina n. 63 ed è stata un'importante Villa Medicea.
[modifica] Storia
Il nucleo originario della villa fu costruito nel Trecento dalla famiglia pistoiese dei Panciatichi, sulla valle dell'Ombrone alle pendici settentrionali del Monte Albano, una serie di colli che segna il confine sud della piana che comprende Prato, Pistoia e Firenze stessa.
Luogo di importanza strategica, qui si svolse uno storico incontro, in occasione di una battuta di caccia, tra il Duca Alessandro de' Medici e l'imperatore Carlo V nel 1536.
La proprietà passò ai Medici solo nel 1583, su interesse di Francesco I, che desiderava incrementare gradualmente le proprietà terriere della casata nel territorio del Granducato.
La posizione era particolamrnte favorevole perché la tenuta di caccia confinava con quelle di Poggio a Caiano, di Artimino, dell'Ambrogiana e di Montevettolini, in un sistema di ville satellite attorno al Monte Albano.
Fu ristrutturata da Bernardo Buontalenti, architetto di corte, con un aspetto piuttosto semplice rispetto ad altre ville. L'edificio base aveva una pianta quadrangolare, con due corpi sporgenti a due angoli diametralmente opposti, senza giardino ma circondato da un ampio parcho, che oggi in parte è stato assorbito dalla crescita del paese di Quarrata.
Un particolarità della villa era il lago quadrato con le sponde murate (oggi colmato) con un capanno, progettato dallo stesso Buontalenti con l'assistenza di Davide Fortini e destinato alla pesca ed alla caccia di uccelli acquatici.
Nel 1585 i lavori erano già ultimati. Il successivo granduca Ferdinando I de' Medici la destinò a Don Antonio nel 1645, figlio illegittimo di suo fratello Francesco e Bianca Cappello, mentre Ferdinando II la vendette a Pandolfo Attavanti, che trasformò quello che era un casino di caccia in villa vera e propria, con un giardino all'italiana con siepi geometriche e parterres, e con decorazioni ad affresco eseguite da Giovan Domenico Ferretti nel 1715.
Nel 1752 la villa passò alla famiglia Ricasoli, poi nel 1766 agli Amati, fino al recente acquisto da parte del Comune di Quarrata, che ha intrapreso un'opera di restauro per aprirla al pubblico.
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