Vercingetorige
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Vercingetorige (72 a.C. - 46 a.C.), (gallico Vercingetorix, "re dei grandi guerrieri") fu re degli Arverni, figlio del nobile Celtillo.
[modifica] Eventi storici
Nell'inverno del 52 a.C. scoppiò la ribellione delle tribù galliche contro Roma. Vincendo le resistenze dei nobili degli Arverni, Vercingetorige riuscì a imporsi e farsi nominare Re. Strinse quindi alleanze con le altre tribù galliche e, nominato capo supremo, impose la sua autorità attraverso la dura disciplina e la presa di ostaggi. Adottò la tattica della terra bruciata tagliando risorse e rifornimenti al nemico fino a mettere in serie difficoltà Cesare. L'esercito romano uscì sconfitto dai primi scontri ma presto Cesare riuscì a conquistare la città di Avaricum (Bourges), uccidendo l'intera popolazione (40.000 persone).
La successiva battaglia si combatté a Gergovia e fu un successo delle forze galliche perché Cesare aveva preferito attaccare piuttosto che assediare e affamare la città come nel suo stile. Quando Vergingetorige pensò che Cesare fosse in ritirata abbandonò le caute tattiche fin qui adottate e lo attaccò frontalmente. A causa delle perdite subite si dovette ritirare presso la fortezza di Alesia.
Alesia fu assediata dalle truppe di Cesare. Non valse a nulla il tentativo da parte dell'esercito Gallico di forzare il blocco, così che, dopo una difesa disperata Vercingetorige si arrese consegnandosi al vincitore.
Condotto a Roma, fu imprigionato nel Carcere Mamertino per 5 anni e infine giustiziato nel 46 a.C. dopo aver onorato il trionfo di Cesare.
[modifica] Cultura popolare
Vercingetorige appare nella popolare serie di fumetti francese Asterix.