Un americano alla corte di Re Artù
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Un americano alla corte di Re Artù (A Connecticut Yankee in King Arthur's Court, 1889) è un celebre romanzo dello scrittore e umorista statunitense Mark Twain. Rappresenta uno dei primi (forse il primo) caso di romanzo basato sul tema del viaggio nel tempo.
Il protagonista del romanzo è Hank Morgan, un comune cittadino di Hartford nel Connecticut, che misteriosamente si trova trasportato indietro nel tempo all'Inghilterra del leggendario Re Artù (l'anno esatto è il 528). Hank utilizza le proprie conoscenze tecniche e la propria intraprendenza yankee per farsi strada nella società estremamente superstiziosa, brutale e ottusa in cui è capitato, ma alla fine diventa una vittima dei lati più oscuri della sua stessa mentalità "moderna".
Il romanzo è centrato sulla parodia dell'idealizzazione romantica del Medioevo diffusa nella letteratura del XIX secolo (per esempio nell'opera di Walter Scott); vi si trovano comunque anche momenti di critica pungente al mondo contemporaneo. Con la sua rappresentazione della tecnologia della fine '800 immersa in un contesto fantastico (Hank ottiene successo "inventando" il telegrafo, la bicicletta e via dicendo), Un americano viene talvolta considerato come un precursore del genere fantascientifico steampunk. Fu anche probabilmente la prima opera a svilupparsi intorno al tema del viaggio nel tempo.
[modifica] Adattamenti
Gli adattamenti di questo celebre romanzo in opere teatrali, film, cartoni animati e in altri media sono innumerevoli. Alcuni di questi adattamenti, come il musical A Connecticut Yankee di Rogers e Hart, ripropongono sostanzialmente la storia originale di Twain; altri sono variazioni o parodie, come il film Disney Un ragazzo alla corte di Re Artù (A Kid in King Arthur's Court, 1995). L'idea dell'uomo contemporaneo riportato nel Medioevo dei cavalieri e dei tornei (o in quello mitico di incantesimi e dei draghi) è forse la specializzazione più diffusa del tema dei viaggi nel tempo. Anche il celebre film di Troisi e Benigni Non ci resta che piangere (1985) riprende alcuni dei temi dell'opera di Twain (in questo caso la collocazione storica è il Rinascimento fiorentino).