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Tursiops truncatus - Wikipedia

Tursiops truncatus

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

Tursiops truncatus

Tursiops truncatus
Classificazione scientifica
Regno: Animalia
Phylum: Chordata
Classe: Mammalia
Ordine: Cetacea
Sottordine: Odontoceti
Famiglia: Delphinidae
Genere: Tursiops
Specie: T. truncatus
Nomenclatura binomiale
Tursiops truncatus
Montagu, 1821
Sinonimi
Tursiops tursio
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Il Tursiope (Tursiops truncatus, Montagu 1821) è un mammifero appartenente alla famiglia dei Delfinidi (Cetacei Odontoceti). E’ il delfino più studiato e quello più utilizzato nei delfinari per la sua grande abilità nel compiere acrobazie fuori dall’acqua. Grazie anche alla influenza dei media, (il famoso delfino del telefilm Flipper era un tursiope), è diventato il delfino per antonomasia.

Indice

[modifica] Habitat

Alcune popolazioni di Tursiope vivono in ambiente pelagico, soprattutto quelle che si trovano in prossimità delle isole oceaniche, mentre altre vivono nelle zone costiere. Il tursiope si distribuisce nei mari temperati e tropicali di tutto il mondo.
Sono state censite popolazioni di tursiopi in mar Mediterraneo, mar Nero, mar Rosso e nel golfo della California. Le specie pelagiche possono compiere delle migrazioni, mentre quelle costiere sono generalmente stanziali.

[modifica] Morfologia e fisiologia

Presentano un corpo fusiforme, simile a quello dei pesci, risultato di un’evoluzione convergente, che assicura loro una grande idrodinamicità, riducendo l’attrito con l’acqua. Come tutti i Cetacei, i tursiopi sono privi di peli, sebbene alcuni sono presenti nei primi mesi di vita. Vi sono delle differenze tra i due tipi di popolazioni: i Tursiopi pelagici hanno corpo più grande e robusto rispetto a quelli costieri, mentre la colorazione è pressoché identica in entrambe le popolazioni, ed appare, in mare, di colore grigio con varie sfumature sul dorso e bianco sul ventre. Sui fianchi il grigio diviene più chiaro. Il maschio è poco più grande della femmina, sono lunghi circa 3 metri e pesano circa 300 kilogrammi. Sul capo è presente un melone pronunciato e un rostro corto e tozzo. Sulla porzione apicale del capo, è presente lo sfiatatoio, attraverso cui il tursiope espelle l’aria respirata e la cui apertura e chiusura è dovuta a muscolatura involontaria. Senza dubbio il senso più sviluppato dei tursiopi è l’udito, unito alla grande capacità di emettere suoni di frequenze diverse, divisi in tre categorie:

  • Click, costituiti da una serie di suoni ad alta frequenza
  • Fischi
  • Scricchiolii

I click sono utilizzati per l’ecolocalizzazione, mentre gli altri per la comunicazione. I tursiopi sono privi di corde vocali, per cui si ritiene che i suoni a bassa frequenza vengano generati mediante la laringe.

[modifica] Comportamento

I tursiopi sono animali sociali, vivono in branchi composti generalmente da 2-6 individui ma non è raro osservare individui solitari, generalmente maschi. Alcuni tursiopi vivono insieme ad altre specie di Cetacei. Sono in grado di compiere delle acrobazie fuori dall’acqua, il cui significato non è ancora chiaro. Tra queste le più comuni sono:

  • leaping: saltare completamente fuori dall’acqua;
  • tailspinning: il delfino “cammina” all’indietro sull’acqua utilizzando la coda come perno;
  • tailslapping: il delfino sbatte la pinna caudale sulla superficie dell’acqua.

Gli appartenenti alle popolazioni pelagiche possono immergersi fino a 200 metri e possono rimanere sott'acqua per 15 minuti senza respirare, mentre i tursiopi costieri si immergono per massimo 4-5 minuti ad una profondità di circa 30 metri. Raggiungono velocità di circa 30 Km/h

[modifica] Ecolocalizzazione

Per mezzo dell’ecolocalizzazione , i tursiopi sono in grado di riconoscere gli ostacoli e di ricercare il cibo. Quando le onde sonore prodotte dall’animale, i click, raggiungono un ostacolo o una preda, rimbalzano e tornano indietro. I click sono prodotti da tre sacche aeree poste sulla testa. L’aria, per la contrazione dei muscoli dello sfiatatoio passa prima nella sacca superiore, poi a quella intermedia e infine a quella inferiore, producendo uno schiocco che poi viene amplificato dal melone, una massa di tessuto adiposo presente sulla testa. L’eco di ritorno viene captato dal delfino mediante la mascella inferiore e viene trasferito attraverso una sorta di olio fino all’orecchio interno.

[modifica] Alimentazione

E’ una specie opportunista, nutrendosi principalmente di pesci ( acciughe, sgombri, cefali, etc…) e Cefalopodi (calamari, seppie e polpi), ma non disdegnando all’occorrenza i Crostacei. Spesso i tursiopi cooperano tra di loro per cacciare, e sono note anche cooperazioni tra delfini e pescatori. In alcuni casi il tursiope preda anche gli squali: quando il tursiope avvista lo squalo con la sua preda, lo insegue, lo azzana al torace e lo ferisce con le sue resistenti fauci; quindi lo squalo non ha più scampo.

[modifica] Riproduzione

Le femmine dei tursiopi raggiungono la maturità sessuale intorno ai 10 anni, mentre i maschi intorno ai 10-13 anni. La gestazione dura 12 mesi, le nascite avvengono in estate. I tursiopi partoriscono di norma un solo piccolo, che resterà in contatto con la madre per diversi anni. Lo svezzamento completo avviene dopo circa 18 mesi e comunque termina prima della nascita di un secondo piccolo. Nei tursiopi si assiste al fenomeno del babysitting: i piccoli vengono accuditi da una sola femmina, mentre le altre madri vanno a caccia. Si riproducono ogni 2 o 3 anni, cambiando ogni volta partner.

[modifica] Intelligenza

Il cervello dei tursiopi è piuttosto grande e raggiunge dimensioni paragonabili a quello di una scimmia antropomorfa. Come nell’uomo, è costituito da due emisferi, ma presenta una corteccia più sottile. Lo sviluppo del cervello si completa in circa 10 anni. Secondo alcuni autori, la grandezza del cervello del delfino è sinonimo di intelligenza e di potenziali capacità di linguaggio, mentre secondo altri la maggior parte del cervello viene utilizzato dal tursiope per il nuoto e per l’udìto.

[modifica] Dimensioni

Taglia: da 2 a 4 metri di lunghezza; peso: da 150 a 250 kg.

[modifica] Riconoscimento in mare

Possono essere riconosciuti mediante l’avvistamento della pinna dorsale e del dorso, o dagli spruzzi causati dai salti e dal nuoto.

[modifica] Stato di conservazione

Attualmente il numero dei Tursiopi è in diminuizione. Le cause sono imputabili a:

  • Caccia (vietata in Italia)
  • Catture per delfinari (vietata in Italia)
  • Inquinamento
  • Traffico marittimo
  • Riduzione dell’habitat (eccessiva urbanizzazione delle coste)
  • Inquinamento acustico (causa gli spiaggiamenti)

[modifica] Curiosità

[modifica] Il delfino Filippo

Filippo era un Tursiope maschio che dal 1998 si era stabilito nel porto di Manfredonia. Esso aveva un comportamento amichevole nei confronti dell’uomo, e si era staccato dal suo branco per condurre una vita solitaria in compagnia dell’uomo. E’ stato oggetto di studi scientifici volti a meglio comprendere gli aspetti comportamentali di questi animali anche in relazione ai comportamenti degli altri tursiopi presenti in Mediterraneo. Filippo è stato trovato morto nell’agosto del 2004, ucciso da cause ancora ignote.

[modifica] Monkey Mia

In Australia, a Monkey Mia, un branco di tursiopi nuota fino alla riva per prendere il cibo dall’uomo e si lascia avvicinare molto facilmente. Anche questi Tursiopi sono stati studiati, soprattutto dalla ricercatrice Rachel Smolker, che ha poi pubblicato il libro "Vita segreta dei delfini".

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