Triste, solitario y final
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Triste, solitario y final | |
Titolo originale: | Triste, solitario y final |
Autore: | Osvaldo Soriano |
Anno (1a pubblicazione) : | 1973 |
Genere: | romanzo |
Sottogenere: | giallo |
EDIZIONE RECENSITA | |
Anno: | 1991 |
Editore: | Einaudi |
Traduzione: | Glauco Felici |
Collana: | ET Scrittori |
Pagine: | 166 |
ISBN: | ISBN 880612515X |
Progetto Letteratura |
Triste, solitario y final è un romanzo di Osvaldo Soriano, pubblicato in Italia nel 1979 da Einaudi. Il titolo è tratto da un romanzo giallo di Raymond Chandler, ed è riferito al personaggio di Philip Marlowe.
[modifica] Personaggi
I due protagonisti sono il detective Marlowe, groggy e in fondo sentimentale sotto una maschera di cinico disincanto, così come lo aveva scolpito Chandler, e lo stesso autore, Osvaldo Soriano. Sullo sfondo si muovono una serie di celebrità di Hollywood (da John Wayne a Charlie Chaplin a Jane Fonda) che vengono coinvolti (e travolti) nelle bislacche indagini dei due protagonisti.
[modifica] Trama
Philip Marlowe, che in passato aveva ricevuto l'incarico dall'attore Stan Laurel di indagare sui motivi del suo declino artistico, decretato da una conventio ad excludendum, da parte delle Major di Hollywood, nei confronti dello stesso Laurel e di Oliver Hardy, viene contattato dal giornalista argentino Soriano, che sta scrivendo un libro sull'attore.
Il detective, accompagnato dall'incauto giornalista, attraversa Los Angeles tra risse in stile "Stanlio e Ollio" e bevute omeriche, senza approdare a tangibili risultati investigativi.
[modifica] Commento
Un romanzo breve ma complesso, che dietro la vivacità e l'ironia fa emergere una vena di tristezza e di profondità, ridando nuova vita a personaggi del passato (immaginari o reali), ma anche evocando la tristezza della solitudine e della sconfitta, l’amicizia virile, l’epopea sgangherata, le sigarette rituali, i gatti adorati e perduti, il whisky, le batoste, le bionde spudorate, i sussulti inopportuni di dignità, il tradimento degli eroi dell’adolescenza e tante altre cose che fanno male e danno senso alla vita.
Nonostante il parossismo e l'assurdità delle situazioni, la cifra stilistica che lo scrittore riesce a sorvegliare è quella dell'equilibrio.
Un equilibrio giocato, molto sopra le righe, tra l'omaggio e la parodia del genere hard-boiled. Ma anche un equilibrio che traspare in controluce, tra le righe, tra l'ammirazione e la critica della società americana