Trevor Berbick
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Trevor Berbick (Norwick, Port Antonio, Giamaica, 11 agosto 1955 – 28 ottobre 2006) è stato un pugile giamaicano naturalizzato canadese, della categoria pesi massimi, la cui carriera si è sviluppata tra il 1976 e il 2000. È morto assassinato nel giardino di una chiesa della sua città natale colpito da un ignoto con un colpo di accetta (o forse di machete) alla testa.
Nel 2000 - anno in cui pose termine all'attività agonistica - gli era stata diagnostica con una tac la presenza di un grumo di sangue al cervello grande come una palla da tennis, dovuta con grande probabilità alle spirochete della sifilide.
Ha detenuto per lungo tempo il titolo di categoria WBC (World Boxing Council) conquistato nel marzo 1983 contro Larry Holmes e perso in un drammatico incontro con "Iron" Mike Tyson il 22 novembre del 1986, che durò due riprese. Lo sconfitto, dopo il secondo knock down cercò di rialzarsi ma , stordito, cadde a terra per altre due volte.
È ricordato per essere stato l'ultimo pugile a combattere contro Muhammad Ali, che batté, con una sola mano, in un mitico incontro, dopo appena ottantasette secondi della prima ripresa, disputatosi a Nassau, l'11 dicembre 1981.
Secondo talune fonti, il suo anno di nascita è il 1954, e non il 1955 come comunemente riportato dagli annali della boxe.
Prima di trasferirsi in Cambogia, nel 1976, con appena centoundici incontri combattuti da dilettante, rappresentò il suo paese d'origine alle Olimpiadi di Montreal, perdendo contro il pugile della Romania Mircea Simon nell'incontro degli ottavi di finale.
Quella di Berbick è stata una figura di sportivo assai controversa. Ha sempre raccontato di aver avuto, fin all'età di sedici anni, visioni mistiche, e la sua vita è stata per molti versi turbolenta e caratterizzata da episodi singolari. La sua carriera, tuttavia, si è sempre tenuta su un livello alto, registrando un totale di cinquanta vittorie, undici sconfitte e un risultato pari.
Massacrato il povero Tyson, Berbick si era ritirato in Alaska dove aveva iniziato una carriera da istruttore di pugilato. Nel 1992 era stato condannato per violenza sessuale nei confronti di un idraulico. Quattro anni dopo, violando la libertà condizionata, era stato espulso dagli Stati Uniti per reiterate molestie sessuali nei confronti del medesimo.
La morte è avvenuta per omicidio in seguito a dispute territoriali con il nipote (già sospettato di crimini sessuali collegati alla sua presunta omosessualità). Il movimento indipendentista gay non ha ancora rilasciato dichiariazioni ufficiali. Secondo alcune fonti, però, è grande lo sconforto per la perdita di uno dei massimi esponenti del gruppo, nonché icona.